Vado e Torno_2024-02

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2024
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periscopio
post Brexit, intelligenza artificiale, trattorie in crisi
Seimila chilometri in più: le
navi che fanno la spola tra
Singapore e Rotterdam devono
affrontare questo percorso
extra, passando dal Sudafrica
ed evitando il Canale di
Suez, da metà dicembre 2023
quando i ribelli Houthi dello
Yemen hanno incominciato
ad attaccare sistematicamente
il traffico in transito nello
stretto di Bab-el-Mandeb in
Mar Rosso.
È un problema che non riguarda
soltanto gli armatori,
18 dei quali (tra i primi Msc e
Maersk) hanno già sospeso il
passaggio dal Mar Rosso. Ridisegnare
le rotte non allunga
il percorso solo in termini di
chilometri, da 16 e 22 mila.
«Ogni nave che che decide
di circumnavigare il Capo di
Buona Speranza, aggirando
l’Africa, allunga il viaggio
di 14-15 giorni. E se le navi
sono impiegate più tempo salgono
anche i costi, e non solo
quelli del carburante, ha sottolineato
alla stampa Alessandro
Pitto, presidente di Federspedi
(la federazione delle imprese
di spedizioni internazionali).
Sulle principali piattaforme il
costo del trasporto dall’Asia
al Nordeuropa di un container
da 40 piedi è cresciuto fino a
4 mila dollari, con un più 170
per cento rispetto ai primi di
dicembre».
Non solo, c'è poi l'effetto devastante
sui porti e sul mondo
dell’autotrasporto italiano.
Detto che da Suez via nave
transitano ogni anno 154
miliardi di import-export italiano,
nel momento in cui il
comandante di una portacontainer
partita dalla Cina 'mette
la freccia a sinistra' e punta
sul Sudafrica saltando Suez,
spesso quando arriva all’altezza
di Gibilterra si guarda
bene dall’entrare nel Mediterraneo
e fare rotta su Barcellona,
Marsiglia e Genova.
Al contrario, per recuperare le
due settimane di ritardo pun-
...E LE MERCI PRENDONO IL VOLO
Diretta conseguenza della crisi del Mar Rosso (di
cui parliamo anche qui sotto) è l'aumento dei
volumi del trasporto aereo, con un incremento
che già a gennaio è stato calcolato nell'ordine del
5 per cento e che potrebbe crescere ancora.
LA LOGISTICA ITALIANA E LA CRISI DI SUEZ
Quei porti all'asciutto
Rotte alterate, ritardi siderali e costi elevati sono
le conseguenze dell'instabilità nel Mar Rosso.
A pagare il conto anche i principali scali italiani
GIÀ QUATTRO LE GRANDI navi portacontainer
che hanno disertato il porto di Genova nella
seconda metà di dicembre 2023.
ta direttamente su Rotterdam,
lasciando a bocca asciutta terminal
e trazionisti di Spagna,
Francia e Italia.
Solo per ciò che riguarda gli
scali del sistema Genova, nella
seconda metà di dicembre
2023 sono almeno quattro
DOMINA IL TRATTORE STRADALE
ALTRI ALLESTIMENTI
20,4%
FURGONE
3,1%
CASSONE
3,8%
RIFIUTI
4,1%
FURGONE ISOTERMICO
4,4%
CASSONE RIBALTABILE
6,1%
SCARRABILE
6,4%
.
le grandi portacontainer che
hanno dato buca, un segnale
d’allarme davvero preoccupante
se si considera che
nei primi 11 mesi dell’anno i
traffici da Genova via Suez,
diretti in Estremo Oriente,
Oceania e Africa Orientale,
CABINATO CON RALLA
51,7%
Immatricolazioni di camion (over 3,5 ton) in Italia per tipologia
di allestimento. Fonte: Anfia; periodo gennaio-dicembre 2023.
hanno rappresentato circa 10
milioni di tonnellate di merce
su 44 milioni complessivi.
E, soprattutto che, fino a
dicembre, erano ben cinque
i collegamenti settimanali tra
Genova ed Estremo Oriente.
Matilde Casagrande
6 L'autista
7
8
9
perde
il controllo
Bologna Città
30 all'ora
Addio Relais
routiers?
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urbani a Parigi
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