Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
UN DISCORSO SEMISERIO SULL’UOMO 37<br />
portare: «A fio-fis sei fatto, non ti si può scippare<br />
parola dalla bocca manco con le tenaglie!» Il vedovo<br />
inconsolabile s’aspettava da me soddisfazioni che<br />
non potevo dargli. Aveva dunque ragione a darmi<br />
dell’introverso? Certo che aveva ragione, ma non secondo<br />
l’opinione corrente, che vuole l’introverso ripiegato<br />
su sè stesso e incapace di comunicare. Jung 31<br />
è di parere diverso, e nel capitolo dedicato al problema<br />
della ‹‹rinascita›› e del ‹‹karma›› dichiara:<br />
«Mentre l’occidentale sente il bisogno di portare<br />
a compimento il significato del mondo, l’orientale<br />
tende al compimento del significato nell’uomo.<br />
L’occidentale è prevalentemente estroverso, l’orientale<br />
prevalentemente introverso.»<br />
A questo punto non ci penso due volte: mi di-<br />
31 Carl Gustav Jung, Tipi psicologici: «L’estroverso non ha particolari<br />
difficoltà nella sua personale esternazione, si impone senza volerlo, fa<br />
valere la sua presenza senza rendersene conto perché per sua natura tende<br />
a trasferirsi nell’oggetto. [...] L’introverso è insicuro e indeciso nei rapporti<br />
con l’esterno, e ne è consapevole al punto che osa mostrarsi al pubblico solo<br />
con un prodotto a suo avviso perfetto. [...] L’estroverso dipende interamente<br />
dalle condizioni dell’ambiente in cui si trova ad operare. [...] Le condizioni<br />
oggettive in determinati luoghi o periodi storici possono essere anormali<br />
[...] In tale contesto l’estroverso può anche avere successo, però lo ha finché<br />
non rovina insieme a tutto il suo ambiente.»