You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
UN DISCORSO SEMISERIO SULL’UOMO 69<br />
Religioso non aveva saputo darle. Ecco il problema<br />
che gli aveva posto la Weil:<br />
«Se la Chiesa non mette a punto una dottrina soddisfacente<br />
riguardo ai fatti ritenuti miracolosi, per<br />
colpa sua molte anime si perderanno perché, credendo<br />
che Dio intervenga spesso nel tessuto delle cause<br />
seconde, gli imputeranno la responsabilità di tutte le<br />
atrocità in cui non interviene.»<br />
Indagare sul miracolo, dovrebbe essere uno<br />
degli obbiettivi primari di una religione. La riposta<br />
che Padre Couturier non aveva saputo darle, la<br />
diedero i Catari alla Weil. Negando l’onnipotenza<br />
di Dio nel temporale, i Catari lo sollevavano della<br />
responsabilità di fare il male due volte, permettendolo<br />
prima e punendolo poi. I fatti straordinari tuttavia<br />
avvengono 64, c’è poi tutta una serie di coinci-<br />
64 I Catari non credevano al miracolo, e in caso di thaumata manifesti, li<br />
attribuivano alla psiche, secondo la modalità intrinsecista di Plotino: panta<br />
eisw (pànta èiso = tutto avviene dentro). Analoga opinione sembrava<br />
manifestare papa Benedetto XIV allorché nel suo trattato De Canonizatione<br />
scriveva: «Non solo i Santi, ma anche pazzi, idioti, depressi, e perfino animali<br />
possono avere cognizione di cose che devono avvenire, di cose passate, di<br />
eventi presenti che avvengono in luoghi lontani, visioni in cui appaiono<br />
persone defunte o viventi in luoghi lontani, senza che esse dipendano dalla<br />
santità né da entità demoniache.»