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Untitled - i segni dell'auser

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Gli anni di Frygianus/Frediano, vescovo della chiesa di Lucca<br />

Fig. 11. Il tratto di mura tardorepubblicane con restauri in ciottoli esplorato nel 2005 in Lucca, Via delle Conce.<br />

μεταπύργια φαινόμενοι ἐβά��οντο λίθοις τε καὶ τοξεύμασιν καὶ διετέμνετο ἔστιν οὗ ἡ τοῦ περιβό�ου<br />

οἰκοδομία καὶ ἅπασα ἰδέα κακοῦ περιεστήκει τὴν πό�ιν.<br />

Più che dall’attacco, tuttavia, i Lucchesi sono convinti dall’attività delle fazioni interne – in<br />

particolare dall’impegno profuso dagli ostaggi generosamente liberati da Narsete – ad aprire<br />

le porte all’esercito imperiale, dopo tre mesi d’assedio, e senza conseguenze ulteriori per<br />

la città.<br />

L’attacco descritto da Agathias – forse sotto la suggestione letteraria o della manualistica<br />

tattica – è condotto nell’applicazione letterale delle tecniche poliorcetiche, con le torri investite<br />

da palle di fuoco e pietre scagliate contro le mura, fino a smantellarle. Gli scavi<br />

condotti in Via delle Conce nel 2005 hanno portato in luce, nel settore occidentale delle<br />

mura tardorepubblicane, un ampio lacerto di mura restaurate tumultuariamente con un<br />

tessuto di ciottoli, sul superstite zoccolo di blocchi in calcare bianco messi in opera con la<br />

tecnica dell’opera poligonale ‘di IV maniera’ che caratterizza i livelli di fondazione delle<br />

mura coloniali (fig. 11); ovvia e seducente, sebbene non verificabile, l’ipotesi che questo<br />

sia il tratto attaccato da Narsete, e che i restauri debbano essere attribuiti al successivo,<br />

tumultuario recupero di un livello minimo di efficienza della cerchia urbica 34 .<br />

La proposta trova conforto nel ritrovamento di un ripostiglio di monete bizantine, recuperato<br />

in anni recenti dalla lettura comparata delle Memorie storiche sopra le antichità di Lucca stese<br />

da Libertà Moriconi sul finire del Seicento, e da appunti manoscritti di Francesco Maria<br />

Fiorentini 35 . Il ritrovamento avvenne nel 1638 o 1639, durante la demolizione delle mura<br />

romaniche nel settore meridionale del lato occidentale, a sud di Porta San Donato, in un<br />

contesto non meglio definibile; sono descritte monete di Valentiniano II, un tremisse di<br />

Zenone, un tremisse di Giustino I e un’emissione di Giustiniano, probabilmente identificabile<br />

in un tremisse (fig. 12), che riporta agli anni dell’assedio 36 . Cedendo al gusto del<br />

romanzo storico, si potrebbe ipotizzare che le monete fossero il gruzzolo accumulato da un<br />

militare delle truppe assedianti, affidato alla protezione della terra per non essere mai più<br />

34 LTAM IV, pp. 317 ss.<br />

35 CIAMPOLTRINI 1991 B, pp. 195 ss., con i riferimenti a L. MORICONI, copia manoscritta in ARCHIVIO DI<br />

STATO DI LUCCA, Manoscritti, 35, pp. 62 ss.; F.M. FIORENTINI, in BIBLIOTECA STATALE DI LUCCA, Manoscritti,<br />

1260, fogli non numerati (Origines Lucenses).<br />

36 Si veda ARSLAN 1994, p. 515.<br />

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