Untitled - i segni dell'auser
Untitled - i segni dell'auser
Untitled - i segni dell'auser
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
Fig. 18. Saggi 1999 nel Cortile Carrara: la struttura 336 e lo strato<br />
335 in corso di scavo.<br />
Fig. 20. Saggi 1999 nel Cortile Carrara: la struttura 345.<br />
Fig. 21. Saggi 1999 nel Cortile Carrara: la struttura 357.<br />
Spazi dei vivi, spazi dei morti. Paesaggi urbani del VI e VII secolo<br />
Fig. 19. Saggi 1999 nel Cortile Carrara: le strutture<br />
345 e 336 (prospetti).<br />
mentato fosse medievali e d’età moderna (335, 333, 322); si tratta di un terreno argilloso,<br />
nerastro per la componente antropica e la presenza di carboni, ridotti a minutissimi frammenti,<br />
ceramiche, pietrame ugualmente di piccole dimensioni.<br />
Lo strato – sul quale lo scavo si esaurì – sembra formare il piano di vita dell’area modulata<br />
dopo la costruzione della struttura 336 (fig. 18), in ciottoli fluviali e frammenti laterizi<br />
caoticamente gettati entro malta biancastra, che venne attestata sulla parete occidentale di<br />
una vasca di forma trapezoidale, scavata solo in parte (figg. 19-21). Questa è costruita con<br />
un paramento di laterizi legati da malta giallastra, integrati nelle assise inferiori anche da<br />
ricorsi di ciottoli, che riveste una massa cementizia con frammenti laterizi e ciottoli gettati<br />
entro malta grigiastra (346-347-357). Il limitato sviluppo dello scavo ha pregiudicato la<br />
stessa possibilità di definire la funzione della vasca, colmata da un sedimento limoso-argilloso<br />
(344) pressoché sterile. L’ipotesi più ovvia, nonostante l’assenza di rivestimento delle<br />
pareti, è che la struttura fosse un contenitore idrico, con il ruolo di mera cisterna – con<br />
copertura a volta perduta o lignea – o per attività artigianali.<br />
39