Untitled - i segni dell'auser
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Parte II<br />
Da aree di vita contigue – probabilmente<br />
il complesso di cui<br />
facevano parte le strutture indiziate<br />
dal saggio nel settore<br />
meridionale – dovrebbero essersi<br />
formati, per progressiva<br />
accumulazione, i sedimenti<br />
limosi che seppelliscono il battuto<br />
430, distinti in un livello<br />
inferiore, caratterizzato dalla<br />
colorazione nerastra e dalla<br />
presenza ancora di scaglie di<br />
calcare e pietrame (427), e in<br />
uno superiore (413), limoso,<br />
bruno scuro (fig. 32).<br />
I pochi materiali finiti nei due<br />
strati riportano genericamente<br />
agli anni fra V e VI secolo:<br />
sono presenti frammenti di<br />
sigillata africana con decorazione<br />
stampigliata negli stili<br />
Hayes Aii-Aiii (fig. 33, 1 e 6);<br />
forme aperte con decorazione<br />
in rosso (fig. 33, 2-3). Poco<br />
aggiungono frammenti di vetro<br />
(fig. 33, 4) e di lucerne di<br />
produzione africana tipo Atlante<br />
Xa1 (fig. 33, 7) o di imitazione<br />
del tipo africano Atlante VIII<br />
(fig. 33, 5) 53 , oltre all’anfora<br />
Keay LII (fig. 33, 8) 54 . La sequenza<br />
dei livelli di vita è interrotta<br />
dall’impiego dell’area<br />
come sepolcreto.<br />
Il sedimento 413 è inciso da<br />
tombe provviste in alcuni casi<br />
di un sommario rivestimento<br />
53 Per il tipo, supra, nota 30; per i motivi applicati sulla spalla, si veda BARBERA – PETRIAGGI 1993, pp.<br />
356 ss., nn. 1+8+18+107 A; per la morfologia del piede dell’esemplare di fig. 33, 5, si veda la tipologia<br />
proposta ivi, pp. 146 ss. (Tipo I).<br />
54 Supra, note 38-39.<br />
44<br />
Fig. 28. Saggi 1999 nel Cortile Carrara: planimetria del saggio nella trincea<br />
occidentale.<br />
Fig. 29. Saggi 1999 nel Cortile Carrara: il battuto pavimentale 430.