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Untitled - i segni dell'auser

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Parte II<br />

colature, di una bassa<br />

coppa/scodella con fondo<br />

piano, sulla cui datazione<br />

si esprimevano ancora<br />

dubbi al momento dell’edizione<br />

della sequenza<br />

stratigrafica 57 – si dispiega<br />

una necropoli con tombe<br />

rigorosamente orientate<br />

est/ovest, su file parallele,<br />

se non contigue (369,<br />

344, 367, 366; fig. 41).<br />

Le tombe, a cassa, sono<br />

accomunate anche dalla<br />

tecnica costruttiva: sono<br />

costruite entro una profonda fossa, con spallette provviste<br />

di un accurato paramento, prevalentemente di<br />

laterizi provenienti dalla spoliazione di strutture della<br />

prima età romana, legati dalla compatta malta biancastra<br />

o grigiastra che talora viene distribuita anche a<br />

formare un velo di intonaco; di spoliazione sono, verosimilmente,<br />

anche le bozze di calcare che li integrano.<br />

Laterizi di recupero, di regola integri, formano anche il<br />

piano di deposizione – sostituiti in un caso da un letto<br />

di calce – e la copertura, dove vengono collocati per<br />

piano o ‘alla cappuccina’, suggellati da un velo di malta<br />

(figg. 42-43) 58 .<br />

Con il termine di riferimento proposto dai livellamenti<br />

che preparano la necropoli è coerente anche il solo oggetto di corredo, riferibile alla prima<br />

deposizione della tomba 344, reimpiegata– caso isolato nel sepolcreto – per una seconda<br />

inumazione. L’ago crinale d’argento, con testa conicheggiante dorata (fig. 44), incontrato<br />

sul lato destro del cranio dell’inumata, di cui verosimilmente fermava l’acconciatura con<br />

treccia raccolta ‘a corona’, è ben documentato in deposizioni funerarie del VII secolo, anche<br />

d’ambito regionale 59 , ed è agevolmente riconducibile alle tipologie prodotte dalla bottega<br />

romana i cui scarichi sono stati recuperati nei livelli di VII secolo della Crypta Balbi 60 .<br />

Possono dunque essere serenamente superate le cautele che condizionavano l’edizione dello<br />

scavo, per la prudenza allora imposta dalla possibile continuità ancora nei secoli centrali<br />

57 CIAMPOLTRINI 2003 A, pp. 150 ss., figg. 5, 3; 7-8: sistema ‘Galli Tassi fase II b’.<br />

58 Per una edizione particolareggiata si rinvia a LTAM II, pp. 602 s., nota 8.<br />

59 Si veda LTAM II, pp. 603 s., note 13-17, con il riferimento a MÖLLER 1976-1977, pp. 18 ss., per l’interpretazione<br />

funzionale; CIAMPOLTRINI 1995 B, pp. 585 s.<br />

60 Roma 2001, pp. 352 ss. (M. RICCI).<br />

48<br />

Fig. 38. Saggi 1999 nel Cortile Carrara: buche per palo 432.<br />

Fig. 39. Saggi 1999 nel Cortile Carrara:<br />

boccaletto dallo strato 405.

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