VIRGILIO E STESICORO Una ricerca sulla Tabula Iliaca Capitolina *
VIRGILIO E STESICORO Una ricerca sulla Tabula Iliaca Capitolina *
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124 Giampiero Scafoglio<br />
virgiliana, già antieconomica di per sé, è difficilmente applicabile<br />
alla copia romana di una creazione artistica greca, data alla luce<br />
assai prima dell’Eneide.<br />
* * *<br />
Alla luce di questa discussione si possono trarre alcune conclusioni,<br />
riguardanti le fonti poetiche della <strong>Tabula</strong> <strong>Iliaca</strong> <strong>Capitolina</strong>,<br />
la trama dell’Iliupersis di Stesicoro e finalmente l’intertestualità<br />
dell’Eneide.<br />
La parte centrale della <strong>Tabula</strong> <strong>Iliaca</strong> è ispirata all’Iliupersis di<br />
Stesicoro, come dice l’apposita iscrizione. Tuttavia la rappresentazione<br />
scultorea si attiene alle proprie fonti poetiche in maniera<br />
relativamente fedele, non pedissequa: talvolta se ne distacca per<br />
soddisfare le esigenze tecniche ed estetiche della resa figurativa o<br />
per conformarsi a un’autonoma tradizione iconografica (come<br />
dimostra la scena di Menelao ed Elena, corrispondente a un’immagine<br />
ricorrente nell’arte antica invece che alla più peculiare e peregrina<br />
versione svolta da Stesicoro). Di conseguenza la <strong>Tabula</strong><br />
<strong>Iliaca</strong> suggerisce le linee generali della trama dell’Iliupersis, non ne<br />
consente una ricostruzione precisa e puntuale, perché conserva una<br />
pur moderata libertà (questa condizione, riconosciuta già per<br />
l’Iliade, si può forse estendere con l’opportuna prudenza anche<br />
all’Etiopide di Arctino e alla Piccola Iliade di Lesche).<br />
Un’acquisizione interessante, che emerge dall’analisi della tavola,<br />
è la tematica eziologica, finalizzata a mettere la leggenda troiana<br />
in relazione con una colonia della Magna Grecia (l’ipotesi di<br />
Elimo in Sicilia non è che una provocazione; in più poteva essere in<br />
gioco il Capo Miseno): una tematica svolta o accennata probabilmente<br />
nella conclusione dell’Iliupersis. Proprio questo elemento,<br />
che poneva Enea in primo piano almeno nel finale del poemetto,<br />
può aver favorito il prototipo figurativo greco da esso derivante,<br />
scelto come modello del bassorilievo scolpito nel periodo augusteo<br />
(magari con un proposito politico-propagandistico). Del resto,<br />
questo è un problematico trait d’union col poema virgiliano.<br />
La rappresentazione della <strong>Tabula</strong> <strong>Iliaca</strong> possiede con l’Eneide<br />
alcune analogie, che non si lasciano imputare senza forzature all’influenza<br />
virgiliana, per le ragioni già esposte. Il racconto del libro II<br />
dell’Eneide quindi si può ricondurre, quanto meno nei punti coincidenti<br />
col disegno del bassorilievo (alcuni dei quali si pensa co-