La camorra perde il pizzo
Il Giornalista, n.53 - Scuola di Giornalismo - Università degli Studi di ...
Il Giornalista, n.53 - Scuola di Giornalismo - Università degli Studi di ...
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
IMMA SOLIMENO<br />
Un’enciclopedia multimediale che<br />
raccoglie in un corpus unitario le<br />
opere del regista che meglio di<br />
tutti ha saputo interpretare lo spirito<br />
del dopoguerra in Italia. Un<br />
dono che <strong>il</strong> figlio Renzo Rossellini,<br />
anch’egli regista e produttore, ha<br />
voluto fare proprio all’Università<br />
di Salerno. <strong>La</strong> motivazione è presto<br />
detta: «Mio padre è nato a<br />
Roma nel 1906 – ha raccontato<br />
Renzo Rossellini – ma <strong>il</strong> suo amore<br />
per la Campania e per <strong>il</strong> Sud<br />
Italia era enorme. Ecco perché ho<br />
scelto di donare l’enciclopedia<br />
all’Università di Salerno, uno dei<br />
più importanti Atenei italiani,<br />
rivolta ad una parte del Paese,<br />
detta depressa, forse economicamente,<br />
ma certamente non dal<br />
punto di vista intellettuale».<br />
L’Enciclopedia Audiovisiva della<br />
Storia di Rossellini, un repertorio<br />
esaustivo e affascinante delle<br />
opere del grande autore, è uno<br />
strumento ut<strong>il</strong>e a tutti gli studiosi<br />
di cinema e non solo dell’Ateneo<br />
salernitano, che da questo momento<br />
potranno viaggiare metaforicamente<br />
nell’immaginario rosselliniano.<br />
L’incontro con Renzo<br />
Rossellini si è svolto nell’ambito<br />
della seconda edizione della Master<br />
Class F<strong>il</strong>midea, nell’aula<br />
delle lauree Nicola C<strong>il</strong>ento con <strong>il</strong><br />
preside della Facoltà di Lettere e<br />
F<strong>il</strong>osofia Luca Cerchiai, i professori<br />
Pietro Cavallo, Luigi Frezza,<br />
Pasquale Iaccio e Maria Passaro<br />
e ha visto la presenza dell’assessore<br />
alla Cultura di Salerno,<br />
Ermanno Guerra.<br />
Una speranza è la molla che ha<br />
spinto <strong>il</strong> produttore Renzo Rossellini<br />
a realizzare un’enciclope-<br />
SPETTACOLI Domenica 25 dicembre 2011<br />
Il figlio Renzo ha donato all’Università di Salerno l’enciclopedia multimediale delle pellicole del padre<br />
Le utopie del maestro Rossellini<br />
«<strong>La</strong> sua speranza: diffondere la conoscenza attraverso i potenti nuovi media»<br />
A destra<br />
Renzo Rossellini,<br />
i prof. Luigi Frezza,<br />
Luca Cerchiai,<br />
Maria Passaro,<br />
l’assessore alla Cultura<br />
di Salerno<br />
Ermanno Guerra<br />
dia multimediale che raccogliesse<br />
f<strong>il</strong>m e documentari del padre: «<strong>La</strong><br />
sua speranza, che è anche la mia,<br />
- si legge nell’introduzione - è che<br />
i potenti nuovi media siano effettivamente<br />
usati per la diffusione<br />
della conoscenza, in tutto <strong>il</strong> mondo».<br />
È stato infatti <strong>il</strong> maestro<br />
Rossellini <strong>il</strong> primo a definire <strong>il</strong> criterio<br />
di “cinema ut<strong>il</strong>e”: un’arte che<br />
potesse parlare alla società e al<br />
singolo individuo e interpretare la<br />
realtà, svelando le luci e le ombre<br />
del secolo appena trascorso.<br />
L’enciclopedia multimediale si<br />
articola come una sorta di macchina<br />
del tempo, in un viaggio<br />
virtuale nel cinema di Roberto<br />
Rossellini, attraverso tre f<strong>il</strong>oni che<br />
19<br />
<strong>il</strong> figlio ha chiamato “Utopie”:<br />
l’Utopia della pace, l’Utopia contro<br />
i pregiudizi di qualsiasi natura,<br />
l’Utopia di liberare l’uomo dall’ignoranza,<br />
attraverso la conoscenza<br />
offerta dai nuovi mezzi di<br />
comunicazione.<br />
Al primo f<strong>il</strong>one appartengono i<br />
f<strong>il</strong>m girati durante la guerra e nel<br />
dopoguerra: dalla lezione del Neorealismo,<br />
emerge <strong>il</strong> desiderio del<br />
regista di sconfiggere la violenza e<br />
di far trionfare la pace. Al secondo<br />
f<strong>il</strong>one appartengono tutti i f<strong>il</strong>m nei<br />
quali Rossellini ha voluto far trasparire<br />
un messaggio di uguaglianza.<br />
«Mio padre è stato l’unico<br />
regista della sua epoca a non<br />
mostrare mai una donna nuda –<br />
ha spiegato Renzo Rossellini - Il<br />
rispetto per <strong>il</strong> genere femmin<strong>il</strong>e è<br />
<strong>il</strong> punto focale di molte sue<br />
opere». Al terzo f<strong>il</strong>one, appartengono<br />
i f<strong>il</strong>m storici e per la televisione,<br />
emblematici di un’utopia<br />
che si ponga come obiettivo quello<br />
di sollevare l’uomo dalla miseria<br />
dell’ignoranza. Si tratta di un contributo<br />
enorme per un cinema che<br />
continua a offrire spunti di riflessione<br />
alle nuove generazioni.<br />
Eppure, quando parla del maestro,<br />
un po’ di malinconia traspare dalle<br />
parole di Rossellini: «Mi sento<br />
orfano da quando mio padre è<br />
morto nel 1976. Ma in realtà sono<br />
contento che sia morto prima di<br />
vedere quello che la tv stava diventando<br />
negli anni successivi. Non ci<br />
sarebbe stato posto per lui nella<br />
Rai degli anni ’80, che inseguiva in<br />
basso le neotelevisioni private. A<br />
mio padre sarebbe toccato emigrare.<br />
Oggi la tv non è più uno<br />
strumento per diffondere la conoscenza<br />
ma la stupidità».