La camorra perde il pizzo
Il Giornalista, n.53 - Scuola di Giornalismo - Università degli Studi di ...
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L’ARTICOLO Domenica 25 dicembre 2011<br />
5<br />
«Figlio di una stagione<br />
culturale e politica,<br />
iniziata negli anni ’80,<br />
segue l’esempio<br />
del modello anglosassone<br />
di un’Authority<br />
per le comunicazioni»<br />
Nato nel 2009 in Campania, è l’organo di garanzia su base regionale delle emittenti locali<br />
Corecom: tv sotto scacco<br />
Lezione del presidente Lino Zaccaria ai praticanti della Scuola di giornalismo<br />
per offrire una panoramica sulle attività dell’ente che fa capo all’Agcom<br />
IMMA SOLIMENO<br />
Istituito ufficialmente in Campania nel<br />
2009, <strong>il</strong> Corecom è l’organo di governo,<br />
garanzia e controllo sul sistema delle<br />
comunicazioni in ambito regionale. Le<br />
sue competenze riguardano principalmente<br />
le televisioni e solo in minima parte<br />
la carta stampata.<br />
Eletto un anno fa, Lino Zaccaria ne è <strong>il</strong><br />
presidente: ex giornalista del Il Mattino e<br />
per anni caporedattore centrale, attualmente<br />
svolge anche l’incarico di rappresentante<br />
della Campania nel Consiglio<br />
Nazionale dell’Inpgi.<br />
«Vengo qui non nella veste di giornalista, ma<br />
per offrirvi una panoramica sulle attività del<br />
Corecom, <strong>il</strong> cui compito primario è far capire<br />
che esistiamo – ha spiegato Lino Zaccaria<br />
ai praticanti della Scuola di giornalismo di<br />
Salerno – Perché non tutti sanno che cosa sia<br />
quest’organo. Il Corecom è figlio di una stagione<br />
culturale e politica italiana, che si può<br />
datare intorno agli anni Ottanta: in quegli<br />
anni, sull’esempio del modello anglosassone,<br />
si decise di creare un’Autority di vig<strong>il</strong>anza a<br />
livello nazionale. In Italia, l’Autority garante<br />
per la comunicazione è l’Agcom».<br />
Eppure, un’autorità nazionale non poteva<br />
essere vicina al singolo cittadino, al territorio.<br />
«Per questo si scelse di creare piccole<br />
Authority a livello regionale che<br />
assumessero alcuni compiti dell’Agcom –<br />
ha spiegato Zaccaria - L’obiettivo della<br />
legge 9 del 2002 era garantire <strong>il</strong> controllo<br />
del mondo delle comunicazioni a livello<br />
regionale e non solo nazionale». In Italia i<br />
Corecom sono 21, uno per ogni regione,<br />
aggiungendo uno per la provincia autonoma<br />
di Trento e uno per Bolzano.<br />
Ovviamente, le leggi nazionali non sono<br />
leggi fotocopia della legge nazionale, anzi<br />
nascono in perfetta autonomia per rispettare<br />
le esigenze dei singoli territori di appartenenza.<br />
D’altro canto, non è raro che sorga un<br />
problema di conformità con la legge nazionale,<br />
e per questo in molti casi bisogna correre<br />
ai ripari con un allineamento. È pur vero<br />
però che l’Authority Agcom ha sede istituzionale<br />
proprio in Campania, e questa difficoltà<br />
per la nostra regione non si presenta.<br />
Il Corecom in Campania è costituito da 9<br />
componenti: un presidente, un vicepresidente<br />
e 7 funzionari. Si procede per deleghe: <strong>il</strong><br />
presidente le distribuisce, affidando ad<br />
ognuno un settore nel quale intervenire.<br />
Di solito dura in carica quanto dura la legislatura<br />
del Consiglio regionale.<br />
I compiti del Corecom si dividono in funzioni<br />
proprie, che fanno capo alla legge regionale,<br />
nel nostro caso a quella della Campania e<br />
in funzioni delegate dall’Agcom.<br />
Tra le funzioni proprie: vig<strong>il</strong>are sul rispetto<br />
della “par condicio”, introdotta in Italia nel<br />
2000. Si tratta di una formula mutuata dal<br />
diritto commerciale e romano, secondo cui<br />
si devono mettere sullo stesso piano, agli<br />
occhi dei creditori, i debitori. «In Italia, fu<br />
l’allora Presidente della Repubblica Oscar<br />
Luigi Scalfaro a usare per primo la parola<br />
“par condicio” – ha spiegato Zaccaria - chiedendo<br />
per tutti i partiti parità di condizioni<br />
durante la campagna elettorale». In ambito<br />
regionale, <strong>il</strong> Corecom vig<strong>il</strong>a per garantire, in<br />
periodo elettorale, le stesse opportunità di<br />
accesso ai mezzi di comunicazione, principalmente<br />
nelle reti televisive, per i singoli<br />
candidati, a prescindere dal peso del loro<br />
partito. «Si tratta di un controllo che per<br />
legge era stato delegato all’Agcom – ha spiegato<br />
<strong>il</strong> presidente del Corecom - Ma avendo<br />
questa sede nazionale, si è deciso di dislocare<br />
le competenze. È ovvio che questo vale<br />
anche in caso di referendum: si tratta di dare<br />
voce a chi è pro referendum e chi contro. Il<br />
dosaggio è più complesso quando si ha che<br />
fare con diversi partiti».<br />
Il Corecom non ha però poteri d’intervento<br />
diretti: si procede per segnalazioni delle parti<br />
interessate. Dopo la denuncia, <strong>il</strong> Corecom<br />
provvede a chiamare la guardia di finanza<br />
che sequestra la cassetta e apre un’istruttoria<br />
per analizzare se le accuse sono fondate. Si<br />
chiede l’assoluzione o la sanzione all’Agcom<br />
che, nella maggior parte dei casi, si attiene<br />
alle decisioni del Corecom.<br />
Un’altra funzione propria di questo organismo<br />
di controllo è organizzare <strong>il</strong> calendario<br />
delle tribune politiche in periodo elettora-<br />
le, accordandosi con la Rai della Campania<br />
e con le singole televisioni private.<br />
Infine, sempre in tema di campagna elettorale,<br />
<strong>il</strong> Corecom concorda con le tv i<br />
messaggi politici autogestiti che devono<br />
essere divisi equamente tra i partiti. Dopo<br />
aver verificato l’effettiva messa in onda<br />
degli spot elettorali, stab<strong>il</strong>isce l’importo<br />
dei rimborsi spettanti alle emittenti.<br />
«Una funzione che a prima vista può sembrare<br />
marginale ma che risulta determinante<br />
in termini quantitativi fa capo alla<br />
legge 448/1998, in base alla quale <strong>il</strong><br />
Corecom è obbligato a redigere una graduatoria<br />
tra le emittenti televisivi private,<br />
che desiderano ricevere i contributi». Si<br />
tratta di un bando annuale, prima del<br />
quale le tv regionali presentano le domande<br />
con <strong>il</strong> fatturato nei b<strong>il</strong>anci e <strong>il</strong> numero<br />
di giornalisti e impiegati assunti.<br />
«A volte, si tratta di una vera e propria<br />
guerra tra poveri – ha detto Zaccaria - e<br />
quindi, nel nostro lavoro, bisogna affrontare<br />
<strong>il</strong> problema con equità, rettitudine<br />
e onestà».<br />
Altro compito del Corecom è svolgere attività<br />
di consulenza per <strong>il</strong> Consiglio e la<br />
Giunta regionali: in particolare, esprime<br />
pareri sui provvedimenti regionali riguardanti<br />
<strong>il</strong> settore delle telecomunicazioni.<br />
Infine, sempre per quanto riguarda le funzioni<br />
proprie, <strong>il</strong> Corecom partecipa alle<br />
attività del gruppo di lavoro istituito con<br />
decreto del direttore generale alla qualità<br />
dell’ambiente della Regione Campania,<br />
insieme all’Arpac, per <strong>il</strong> controllo dell’inquinamento<br />
elettromagnetico.<br />
Ci sono poi una serie di funzioni di competenza<br />
dell’Agcom che vengono delegate<br />
ai Corecom: in primo luogo, la tutela dei<br />
minori. Il Corecom valuta eventuali abusi<br />
che riguardano i bambini nell’ambito<br />
delle trasmissioni delle emittenti locali.<br />
Le tv sanzionate per queste violazioni<br />
non possono accedere al contributo previsto<br />
dalla legge 448.<br />
Il Corecom vig<strong>il</strong>a che non vengano pubblicati<br />
sondaggi 15 giorni prima l’inizio<br />
delle elezioni e sull’obbligo di rettifica,<br />
che non concerne solo la stampa ma<br />
anche le televisioni.<br />
Infine, si svolge nella sede del Corecom,<br />
al centro direzionale di Napoli, <strong>il</strong> contenzioso<br />
tra i singoli e le reti di telefonia.