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MODELLO ORGANIZZAZIONE GESTIONE CONTROLLO D LGS 231/01

Snia S - ICAP-SIRA Chemicals & Polymers SpA

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ICAP-SIRA S.p.A. 15/05/2<strong>01</strong>3<br />

4.2 PROTOCOLLI DI <strong>CONTROLLO</strong> SPECIFICI<br />

4.2.1 ATTIVITÀ SENSIBILI ALLA COMMISSIONE DEI REATI CONTRO IL PATRIMONIO E<br />

NEI RAPPORTI CON LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E CON L’AUTORITÀ GIUDIZIARIA<br />

Fatte salve le definizioni di soggetto “attivo” ai fini delle fattispecie di reato contemplate<br />

dal D. Lgs. <strong>231</strong>/20<strong>01</strong> e delle conseguenti prescrizioni del Modello di Organizzazione<br />

Gestione e Controllo della Società, qualificate:<br />

dall’art. 357 del codice penale in riferimento al pubblico ufficiale, inteso come colui<br />

il quale “esercita una pubblica funzione legislativa, giudiziaria o amministrativa” 8 ;<br />

dall’art. 358 del codice penale in riferimento all’incaricato di pubblico servizio,<br />

inteso come colui il quale “a qualunque titolo, presta un pubblico servizio” 9 ;<br />

l’accezione con cui intendere la Pubblica Amministrazione e la conseguente configurazione<br />

dei soggetti attivi in essa operanti deve intendersi, ai fini del presente Modello, come<br />

estensiva.<br />

Dottrina e giurisprudenza hanno, infatti, affrontato il tema della qualificazione degli “Enti<br />

pubblici” e dei soggetti in essi operanti in tutti i casi in cui la natura “pubblica” dell’Ente<br />

non sia configurata direttamente dalla legge, derivando da tali analisi definizioni allargate<br />

rispetto a quella di “Ente pubblico in senso stretto” 10 .<br />

Tali definizioni vertono sulla valutazione di una serie di elementi, da realizzare “in<br />

concreto” e non solo “in astratto”, rispetto alla natura, alle attività e alle funzioni<br />

attribuite alle diverse tipologie di soggetti con cui la Società si trova ad interloquire.<br />

Tra tali elementi, che devono costituire oggetto di analisi da parte di tutti i destinatari dei<br />

presenti protocolli e che, nel dubbio, devono essere interpretati secondo un principio<br />

estensivo di prudenza, si menziona a titolo esemplificativo e non esaustivo:<br />

• il fatto che l’attività dell’Ente sia finanziata in modo maggioritario dallo Stato, dalle<br />

Regioni, dagli Enti Locali, da altri enti pubblici od organismi di diritto pubblico o che la<br />

gestione dello stesso sia sottoposta al loro controllo ovvero condotta con organismi di<br />

amministrazione, direzione o vigilanza costituiti in misura non inferiore alla metà da<br />

componenti designati dai medesimi soggetti;<br />

8 Dallo stesso articolo la “funzione pubblica amministrativa” è definita come “disciplinata da norme di diritto pubblico e da<br />

atti autoritativi e caratterizzata dalla formazione e dalla manifestazione della volontà della pubblica amministrazione o dal<br />

suo svolgersi per mezzo di poteri autoritativi o certificativi”;<br />

9 Per “pubblico servizio” deve intendersi “un’attività disciplinata nelle stesse forme della pubblica funzione, ma caratterizzata<br />

dalla mancanza dei poteri tipici di quest’ultima e con esclusione dello svolgimento di semplici mansioni di ordine e della<br />

prestazione di opera meramente materiale”;<br />

10 L’Ente Pubblico è definito, tra l’altro, dall’art. 1 comma 2 del D. Lgs. 165/2000 laddove si precisa che “per amministrazioni<br />

pubbliche si intendono tutte le amministrazioni dello Stato, ivi compresi gli istituti e scuole di ogni ordine e grado e le<br />

istituzioni educative, le aziende ed amministrazioni dello Stato ad ordinamento autonomo, le Regioni, le Province, i Comuni,<br />

le Comunità montane, e loro consorzi e associazioni, le istituzioni universitarie, gli Istituti autonomi case popolari, le Camere<br />

di commercio, industria, artigianato e agricoltura e loro associazioni, tutti gli enti pubblici non economici nazionali, regionali<br />

e locali, le amministrazioni, le aziende e gli enti del Servizio sanitario nazionale, l'Agenzia per la rappresentanza negoziale<br />

delle pubbliche amministrazioni (ARAN) e le Agenzie di cui al decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300”.<br />

Modello di Organizzazione Gestione e Controllo ex D. Lgs. <strong>231</strong>/20<strong>01</strong> Pag. 50

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