1978 Volume VI, 1-2-3, 1º, 2º - Acta Reumatológica Portuguesa ...

L'a'ssorbimento delle capsule da 100 mg e delle compresse da 200 mg é rapido
e completo anche con la somministrazione dopo pasto.
Con la posologia usualmente impiegata in terapia non sono state osservate variazioni
nel tempo del comportamento farmacocinético del fármaco.
Non sono state rilevate sostanziali differenze di velocità di eliminazione delTindoprofene
fra soggetti volontari sani e pazienti affetti da artrite reumatóide.
IL SISTEMA PROSTAGLANDINICO NEL LIQUIDO SINOVIALE
PRIMA E DOPO TRATTAMENTO ANTIFLOGÍSTICO CON
INDOPROFENE E CON UNO STEROIDE CORTISONICO
Di MUNNO, 0.; BOMBARDIERI, S.; PATRONO, C.
Cattedra di Patologia Medica 3R e Servizio di Reumatologia dell'Universita
di Pisa, Istituto di Farmacologia dell'Universita Cattolica di Roma — Italia
É stato ipotizzato che gli antiflogistici agiscano mediante una inibizione del sistema
prostaglandinico: quelli non steroidei inibendo la cido-ossigenasi, i cortisonici riducendo
la disponibilità di acido arachidonico. Per verificare «in vivo» tale ipotesi sono stati
misurati mediante RIA i livell'i sinoviali di PGE2, PGF25t e trombossano B2 (TBX2) in
9 pazienti con artrite reumatóide o artrite psoriasica, prima e dopo trattamento con
indoprofene (1200 mg/die) o 6-metil-prednisolone (4-6 mg/die). Negli stessi campioni
venivano determinati globuli bianchi, protéine, fosfatasi acida, CH50. In tutti i campioni il
TBX2 era indosabile, onde è poco verosimile che sia implicato nella flogosi articolare. Nei
4 pazienti trattati con indoprofene vi era una marcata riduzione delia PGE2 (da 153.5+77.9
a 14.17 + 9 pg/ml) e delie PGFa (da 265+9.4 a 16.4 + 4.3 pg/ml). Nei 5 pazienti trattati con
6-metH-prednisolone le PGE2 e PGF2 risultavano ridotte in 2, invariate od aumentate
in 3; le variazioni apparivano consensuali al numero dei globuli bianchi sinoviali. É da
segnalare in tutti i pazienti una significativa riduzione del CH50 dopo trattamento
(da 103.7+84.9 a 72.2 + 72.5 ue/ml; p