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1978 Volume VI, 1-2-3, 1º, 2º - Acta Reumatológica Portuguesa ...

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per la localizzazione di eventuali depositi di immunoglobuline (Ig), componenti del complemento<br />

(C), fibrinogeno (Fg) e suoi derivati. I principal! reperti sono stati:<br />

— deposizione di Ig e C alia giunzione dermo-epidermica (GDE) in forma granulare,<br />

linear© o nodulare;<br />

— deposizione di Ig, C e Fg nei vasi dermici;<br />

— deposizione extravascolari di Fg.<br />

Occasionalmente è stata repertata la presenza di fluorescenza specifica nei nuclei<br />

delle cellule dell'epidermide o nel citoplasma di elementi cellulari infiltranti il derma.<br />

La deposizione massiva di Ig di classe IgG alia GDE è stata osservata prevalentemente<br />

in casi di LES attivo. La deposizione anche di C si verificava particolarmente<br />

nei casi con interessamento renale.<br />

Deposizioni quasi esclusivamente di Ig di classe IgM alia GDE sono state riscontrate<br />

in casi di LES inattivo ed anche nell'AR.<br />

La deposizione di Ig e C con o senza Fg è stata osservata in casi di AR con o<br />

senza vasculite clinicamente manifesta ed in casi di angioite leucocitoclástica. Deposizioni<br />

extravascolari di Fg costituivano I'unico reperto in casi di angioite non di tipo leucocitoclastico.<br />

Lo studio delle biopsie cutanee con la técnica deH'immunofluorescenza diretta si<br />

è rivelato un metodo semplice e valido per I'individuazione e la valutazione dell'attivita<br />

delle malattie «con» o «da» immunocomplessi.<br />

STUDIO DEGLI ANTICORPI ANTINUCLEARI NELLE<br />

CONNETTI<strong>VI</strong>TI REUMATICHE<br />

FANTINI, F.; ZENI, S.; GERLONI, V.<br />

Cattedra di Reumatologia deirUniversità di Milano — Italia<br />

(Direttore Prof. C.B. Ballabio)<br />

Sono stati confrontati i risultati di 3 diverse metodiche per I'individuazione e la<br />

titotazione dei diversi tipi di anticorpi antinucleari:<br />

— la técnica deU'emoagglutinazione passiva (EAP) con emazie sensibilizzate con<br />

DNA nativo;<br />

— la técnica delia controimmunoelettroforesi (CIE) con DNA nativo come antigène;<br />

— la técnica deH'immunofluorescenza indiretta (IFI) con substrato costituito da<br />

sezioni criostatiche di fegato di ratto rispettivamente non trattate, prelavate in fisiológica<br />

tamponata (per la dissoluzione degli antigeni nucleari estraibili o ENA) e pretrattate<br />

con ribonucleasi, rilevando ii pattern della fluorescenza a 3 diluizioni dei siero (1/8,<br />

1/32, 1/128).<br />

II pattern periférico all'IFI è stato osservato solo con sieri di pazienti affetti da<br />

LES In questi casi sia 1'EAP che la CIE hanno dato risultati positivi, confermando la<br />

presenza di anticorpi anti-DNA nativo. EAP e CIE hanno fornito risultati positivi anche<br />

in casi senza pattern periférico: in generale la CIE sembra comportarsi in maniera piú<br />

sensibile e p.ij specifica rispetto all'EAP. La positività relativamente frequente di questi<br />

due tests al di fuori dei casi di LES, ad esempio nell'AR e nella sclerodermia, suscita il<br />

dubbio circa I'eventuale contaminazione deli'antigene utilizzato con DNA denaturato.<br />

La presenza di anticorpi diretti contro gli ENA è dimostrabile in diverse condizioni<br />

morbose, tuttavia la presenza escfusivamerrte di anticorpi anti-RNP, confermata dalla<br />

netta riduzione della fluorescenza di tipo punteggiato con il pretrattamento delle sezioni<br />

con ribonucleasi, sembra appannaggio di una forma ben caratterizzata, contraddistinta da<br />

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