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Allergie e reazioni avverse in Odontostomatologia - Associazione ...

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CAPITOLO 8 REAZIONI AVVERSE A PRESIDI DA CONTATTO<br />

Cl<strong>in</strong>ica<br />

Le sedi colpite sono le mani e, talvolta, gli avambracci. La cute <strong>in</strong>teressata si presenta secca, prurig<strong>in</strong>osa<br />

e possono essere presenti fissurazioni di varia entità. Nelle fasi acute prevale l’eritema, la vescicolazione<br />

e l’essudazione.<br />

Diagnosi e diagnosi differenziale<br />

La diagnosi è anamnestica e cl<strong>in</strong>ica. La diagnosi differenziale si pone con quadri simili a eziologia<br />

allergica.<br />

Terapia<br />

La prevenzione è di primaria importanza per le dermatiti da contatto professionali di tipo irritante<br />

e prevede, laddove possibile, l’identificazione e l’elim<strong>in</strong>azione degli irritanti presenti <strong>in</strong> ambiente<br />

di lavoro o la sostituzione con sostanze meno irritanti. È, <strong>in</strong>oltre, previsto l’uso di guanti protettivi<br />

a scarso potere irritante. Si preferiscono dis<strong>in</strong>fettanti con m<strong>in</strong>ore capacità irritante come i composti<br />

dell’ammonio e iodo-povidone, l’ipoclorito di sodio e la clorexid<strong>in</strong>a a basse concentrazioni<br />

(non superiori all’1%). La prevenzione primaria e secondaria hanno come scopo, essenzialmente,<br />

il mantenimento dell’<strong>in</strong>tegrità del film idrolipidico acido di superficie e dello strato corneo della<br />

cute. Si consiglia l’utilizzo di detergenti cutanei a scarso potere aggressivo e quanto più possibile<br />

lenitivi (liquidi a base di alchileteresolfati o esteri sulfosucc<strong>in</strong>ati), oppure l’ord<strong>in</strong>ario sapone da<br />

bucato (o di Marsiglia). Preparati emollienti, <strong>in</strong>oltre, dovrebbero essere impiegati giornalmente al<br />

f<strong>in</strong>e di ridurre la secchezza cutanea. Anche se circa l’utilità delle creme barriera, “guanti <strong>in</strong>visibili”,<br />

vi sono pareri discordanti, la maggior parte degli Autori è sostanzialmente favorevole al loro<br />

uso regolare.<br />

La terapia prevede impacchi freddi di soluzioni debolmente antisettiche e topici corticosteroidei<br />

nelle fasi acute. Nelle forme secche sono utili le creme o gli unguenti emollienti. Nelle forme ipercheratosiche<br />

si impiegano cheratolitici a base di vasel<strong>in</strong>a e acido salicilico al 3-10%.<br />

STOMATITE IRRITATIVA DA CONTATTO<br />

Def<strong>in</strong>izione<br />

La stomatite irritativa da contatto rappresenta una particolare e fastidiosa localizzazione del processo<br />

flogistico nel cavo orale, da attribuire al contatto irritante con alcuni materiali. La mucosa orale è<br />

più resistente agli irritanti primari rispetto alla cute, tuttavia, si possono osservare quadri cl<strong>in</strong>ici differenti<br />

a seconda soprattutto del tipo di sostanze responsabili della stomatite da contatto.<br />

Eziopatogenesi<br />

La stomatite irritativa da contatto può essere legata all’azione di stimoli chimici (nitrato d’argento,<br />

fenolo). Arsenico e pasta iodoformica (FIGG. 8.2, 8.3), nel passato utilizzati durante la terapia endodontica<br />

quali agenti necrotizzanti, si sono dimostrati capaci di causare stomatiti irritative da contatto,<br />

scatenate anche da presidi di dis<strong>in</strong>fezione del cavo orale utilizzati per via topica (clorexid<strong>in</strong>a gel)<br />

o contenuti <strong>in</strong> dentifrici e colluttori [colluttori iodati e contenenti clorexid<strong>in</strong>a (FIGG. 8.4, 8.5)] e dal<br />

perossido di carbamide (FIG. 8.6). Quest’ultimo viene utilizzato nello sbiancamento dei denti vitali,<br />

attivando e sostenendo i processi di ossidoriduzione che degradano i pigmenti presenti nello smalto<br />

<strong>in</strong>terprismatico. Possono essere causa di stomatiti irritative da contatto anche i prodotti di cosme-<br />

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