Allergie e reazioni avverse in Odontostomatologia - Associazione ...
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CAPITOLO 4 REAZIONI ALLERGICHE (RALL): QUADRI CLINICI PARTICOLARI<br />
La glossite migrante è significativamente più frequente <strong>in</strong> pazienti psoriasici (14%) rispetto alla<br />
popolazione generale (6%). Alcuni Autori identificano l’importanza della familiarità ed ereditarietà<br />
nella manifestazione della patologia; quest’ultima sembra, <strong>in</strong>fatti, essere correlata a una maggiore<br />
espressione di antigeni HLA-B15, DR5 e DRW6, suggestivi di un’implicazione immunologica nell’eziopatogenesi<br />
della malattia. Tale patologia è molto frequente nei pazienti con diatesi allergica<br />
(atopici, poll<strong>in</strong>osici). Esiste la presenza di un’associazione positiva tra glossite migrante benigna,<br />
asma e r<strong>in</strong>ite allergica. In tal caso, la patologia sarebbe espressione di un meccanismo di ipersensibilità<br />
allergica di tipo I o IV.<br />
CLINICA<br />
Cl<strong>in</strong>icamente le lesioni della glossite migrante possono essere dist<strong>in</strong>te secondo la seguente classificazione:<br />
• tipo I: lesioni limitate unicamente al dorso della l<strong>in</strong>gua con fasi attive e di remissione (forma<br />
migrante);<br />
• tipo II:<br />
– a: lesioni ricorrenti nella stessa sede (forme fisse, non migranti),<br />
– b: macchie bianche giallastre ricorrenti nella stessa sede senza aree rosse;<br />
• tipo III: come quelle tipo I ma con lesioni estese ad altre aree della mucosa orale (stomatite a carta<br />
geografica);<br />
• tipo IV: come quelle di tipo III senza lesioni alla l<strong>in</strong>gua (l<strong>in</strong>gua a carta geografica ectopica).<br />
La patologia si manifesta con aree multifocali, eritematose, circondate da un orletto biancastro e<br />
rilevato (FIG. 4.14). La superficie centrale corrisponde alle zone di atrofia papillare. I bordi sono,<br />
<strong>in</strong>vece, composti da papille filiformi rigenerate e neutrofili frammisti a cherat<strong>in</strong>a. È caratterizzata da<br />
remissioni prive di esiti cicatriziali e riesacerbazioni, localizzate <strong>in</strong> siti immediatamente adiacenti<br />
alla pregressa area colpita e atte a identificare il tipico pattern migratorio.<br />
Solitamente as<strong>in</strong>tomatica, talvolta la glossite migrante determ<strong>in</strong>a nel paziente sensazione di bruciore,<br />
algia localizzata o fastidio, riesacerbati dall’assunzione di alimenti speziati, acidi (succo di<br />
limone, olio, pomodoro) o da bevande alcoliche. Ciò ha condotto Marks et al. a ipotizzare un’eziopatogenesi<br />
flogistica, associata a uno stato di aspecifica atopia, capace di scatenare la patologia.<br />
Il paziente può riferire s<strong>in</strong>tomi di alterazione del gusto (disgeusia) e ipersalivazione. Istopatologicamente<br />
(FIG. 4.15) si apprezza la riduzione <strong>in</strong> numero e dimensioni delle papille filiformi. A livello<br />
dei marg<strong>in</strong>i delle lesioni sono presenti segni di ipercheratosi e acantosi. La perdita dello strato di<br />
cherat<strong>in</strong>a è caratteristico delle aree centrali della lesione. Nell’epitelio sono presenti neutrofili e l<strong>in</strong>fociti.<br />
È presente un <strong>in</strong>filtrato <strong>in</strong>fiammatorio composto, a livello della lam<strong>in</strong>a propria e nel connettivo<br />
sottostante, da plasmacellule, l<strong>in</strong>fociti e neutrofili.<br />
FIGURA 4.14 Glossite eritematosa migrante cronica<br />
con tipiche lesioni figurate circondate da<br />
orletto biancastro a marg<strong>in</strong>i rilevati <strong>in</strong> paziente<br />
privo di s<strong>in</strong>tomatologia e con familiarità per atopia.<br />
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