Allergie e reazioni avverse in Odontostomatologia - Associazione ...
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CAPITOLO 6 PROTOCOLLI DI DIAGNOSI E DI GESTIONE DEL PAZIENTE ALLERGICO<br />
TABELLA 6.1 Test allergologici <strong>in</strong> vivo più comuni (segue)<br />
Reazioni <strong>in</strong>desiderate In confronto all’SPT, il test <strong>in</strong>tradermico presenta una maggiore sensibilità. Tuttavia, di contro,<br />
risulta essere meno specifico e maggiormente pericoloso per possibili <strong>reazioni</strong> generali e severe.<br />
72<br />
Patch test o test epicutaneo<br />
A cosa serve Rappresenta la prova diagnostica elettiva nella dermatite allergica da contatto, riproducendone<br />
la modalità di sensibilizzazione.<br />
Come si esegue Consiste nell’applicazione, sul dorso del paziente, di un cerotto contenente supporti su cui è adagiato<br />
materiale aptenico (sostanze da testare). In base alla storia cl<strong>in</strong>ica possono essere utilizzate<br />
serie precostituite standard, “per es. serie Sidapa” , serie aggiuntive, “per es. serie odontoiatrica”,<br />
o anche materiale aptenico preparato estemporaneamente.<br />
Interpretazione dei risultati L’apparato testante viene rimosso dopo 48 ore dalla sua applicazione. La prima lettura viene eseguita<br />
30-60 m<strong>in</strong>uti dopo la rimozione dei patch. Una seconda lettura si effettua a 72 ore (un<br />
giorno dopo la rimozione dei cerotti) o a 96 ore (due giorni dopo la rimozione dei cerotti).<br />
Si può, <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e, effettuare un’ultima lettura una settimana dopo l’applicazione del patch. Il motivo<br />
pr<strong>in</strong>cipale per cui si effettuano le letture a distanza di tempo variabile è che esiste una percentuale<br />
importante di <strong>reazioni</strong> positive tardive che, al momento del distacco dei cerotti, 48 ore<br />
dopo l’applicazione, si presentano come <strong>reazioni</strong> negative o dubbie. Inoltre, confrontare i risultati<br />
di una lettura tardiva con quelli della prima lettura può essere di aiuto per differenziare una<br />
forma irritativa (evidente a 48 ore e <strong>in</strong> fase di regressione entro 1-2 giorni) da una forma allergica<br />
(evidente dopo 48-72 ore e anche oltre con fase di regressione di lunga durata).<br />
Tutte le positività devono essere valutate criticamente e di ciascuna bisogna stabilire la correlazione<br />
con le manifestazioni cl<strong>in</strong>iche <strong>in</strong> atto.<br />
Reazioni <strong>in</strong>desiderate In corso di patch test si possono verificare <strong>reazioni</strong> anche di notevole entità. Tra queste, quelle<br />
più severe sono le <strong>reazioni</strong> da assorbimento sistemico dell’aptene con riacutizzazione della dermatite<br />
esistente o pre-esistente.<br />
Si possono, <strong>in</strong>oltre, manifestare <strong>reazioni</strong> a carico di altri organi caratterizzate da asma bronchiale<br />
e angioedema; sono <strong>reazioni</strong> IgE-mediate che compaiono dopo l’applicazione del test epicutaneo<br />
<strong>in</strong> pazienti già sensibilizzati.<br />
Test di provocazione orale/Incremental Challenge Test<br />
A cosa serve Il test di provocazione e l’<strong>in</strong>cremental challenge test con il farmaco sospetto serve per <strong>in</strong>dividuare<br />
un farmaco responsabile di una reazione. Il test di provocazione orale e l’<strong>in</strong>cremental challenge<br />
test con il farmaco alternativo è utilizzato per identificare farmaci alternativi <strong>in</strong> caso di pregresse<br />
<strong>reazioni</strong> a farmaci quali: antibiotici, ant<strong>in</strong>fiammatori non steroidei e anestetici locali. In<br />
questo caso, il farmaco da testare deve essere strutturalmente differente da quello responsabile<br />
della reazione, non deve cross-reagire con questo e deve essere scelto <strong>in</strong> modo attento <strong>in</strong> base<br />
sia alla storia del paziente sia alla bassa <strong>in</strong>cidenza di <strong>reazioni</strong> allergiche nella popolazione generale.<br />
Come si esegue Consiste nella somm<strong>in</strong>istrazione a dosi crescenti di un farmaco, sfruttando la via orale o quella<br />
cutanea, f<strong>in</strong>o al raggiungimento della dose terapeutica.