Allergie e reazioni avverse in Odontostomatologia - Associazione ...
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CAPITOLO 2 REAZIONI ALLERGICHE (RALL) DA CONTATTO<br />
TABELLA 2.4 Pr<strong>in</strong>cipali sostanze ad attività allergizzante contenute nei dentifrici e colluttori<br />
• Antisettici e preservanti (mercuriali, formaldeide,<br />
diclorofene, parabeni)<br />
• Miglioranti (aldeide c<strong>in</strong>namica, eugenolo)<br />
• Coloranti anil<strong>in</strong>ici o azo-derivati<br />
Anestetici locali<br />
La benzoca<strong>in</strong>a e la tetraca<strong>in</strong>a sono due anestetici locali, spesso ritrovati <strong>in</strong> componenti odontoiatrici,<br />
che possono sensibilizzare l’odontostomatologo attraverso la manipolazione e il contatto dei prodotti<br />
che li contengono (garze, pomate, soluzioni). Appartengono al “gruppo para”, sostanze<br />
immunologicamente correlate che hanno una struttura chimica simile e che cross-reagiscono tra di<br />
loro. Al gruppo “para” fanno riferimento, oltre a benzoca<strong>in</strong>a e tetraca<strong>in</strong>a, altri anestetici locali quali<br />
la proca<strong>in</strong>a e la piperoca<strong>in</strong>a, coloranti per capelli, sulfamidici, diuretici benzotiazidici e ipoglicemizzanti<br />
orali.<br />
L’allergia da contatto provocata da questi anestetici colpisce preferenzialmente i polpastrelli (che<br />
si presentano ipercheratosici e fissurati) delle prime tre dita delle mani dei dentisti.<br />
Gli altri anestetici locali sono meno frequentemente causa di sensibilizzazione da contatto; dermatiti<br />
allergiche da contatto alla lidoca<strong>in</strong>a sono state occasionalmente riportate <strong>in</strong> letteratura con<br />
possibili <strong>reazioni</strong> crociate alla mepicavaca<strong>in</strong>a e alla dibuca<strong>in</strong>a.<br />
Dentifrici e colluttori<br />
Contengono numerose sostanze a potere sensibilizzante (TAB. 2.4): antisettici e preservanti, miglioranti,<br />
coloranti anil<strong>in</strong>ici o azo-derivati, detergenti, composti dell’ammonio quaternario, sostanze<br />
antiplacca e anticarie. Le <strong>reazioni</strong> più comuni a questi prodotti sono senso di dolore o bruciore del<br />
cavo orale, afte della mucosa orale, cheiliti e dermatiti da contatto allergiche periorali, sostenute<br />
soprattutto dall’aldeide c<strong>in</strong>namica e dall’azulene.<br />
CLINICA<br />
Dermatite allergica da contatto<br />
La dermatite allergica da contatto professionale, che riguarda il personale odontoiatrico, colpisce<br />
quasi sempre le mani, <strong>in</strong> particolar modo i palmi, il dorso, le dita o l’<strong>in</strong>tera mano. Possono essere<br />
<strong>in</strong>teressati le unghie, anche da sole, e gli avambracci. Il viso è colpito <strong>in</strong> caso di allergeni aereotrasmessi<br />
(per es. vapori di mercurio). È caratterizzata da eritema, edema e vescicolazione <strong>in</strong> fase di<br />
acuzie oppure da ipercheratosi e fissurazioni localizzate soprattutto ai polpastrelli. Il processo può<br />
assumere caratteristiche vescico-bollose quando si diffonde a tutta la mano. Spesso è presente prurito<br />
con fenomeni di ipoestesia.<br />
Il metilmetacrilato, che è <strong>in</strong> grado determ<strong>in</strong>are un eczema allergico professionale, penetra facilmente<br />
i guanti di gomma e può causare talvolta, oltre alla sensibilizzazione, anche una neuropatia, localizzata<br />
solitamente alle dita, con tipiche manifestazioni parestesiche che possono durare anche mesi.<br />
Va ricordato, <strong>in</strong>oltre, che le particelle di cromo, rilasciate dalle leghe metalliche, possono determ<strong>in</strong>are,<br />
oltre a una dermatite allergica da contatto, anche la comparsa di lesioni ulcerative di piccole<br />
dimensioni che tendono a cronicizzare e che possono <strong>in</strong>teressare non solo le articolazioni delle dita<br />
ma anche il volto e il collo.<br />
26<br />
• Detergenti (alchil-solfati)<br />
• Composti dell’ammonio quaternario<br />
• Sostanze antiplacca e anticarie (floruri)