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Massimo Tommolillo - Words on line

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sia una creatura che n<strong>on</strong> rispetta le regole? Imprevedibile, inc<strong>on</strong>trollabile: un mostro. Ci rifletta Lorenzo, un<br />

mostro n<strong>on</strong> è nient’altro che una creatura che si ritrova al di fuori del proprio ambiente, ma vuole comportarsi<br />

ancora sec<strong>on</strong>do le proprie regole, ignorando quelle dell’ambiente stesso.»<br />

«Come seduce gli uomini? C<strong>on</strong> il canto, come le nostre sirene delle leggende, o c<strong>on</strong> la sua bellezza<br />

sensuale?»<br />

«N<strong>on</strong> credo si tratti solo di bellezza. Il viandante poteva trovare ovunque belle fanciulle meno mortali di<br />

lei, n<strong>on</strong> le pare? No, io credo che l’uomo... stiamo sempre parlando di leggende se ne ricordi, credo che<br />

l’uomo sia c<strong>on</strong>sapevole del rischio che corre avvicinandosi a lei, ma che sia anche c<strong>on</strong>vinto che potrà uscire<br />

vincitore dallo sc<strong>on</strong>tro e c<strong>on</strong>quistare un amore totale, eterno: come quello che può dare il morso di un<br />

vampiro.»<br />

Mary lo fissò come a chiedergli se poteva c<strong>on</strong>sentirsi una digressi<strong>on</strong>e.<br />

«Mi spieghi meglio,» lo chiese ma c<strong>on</strong>fusamente dentro di lui sapeva già di che stava parlando.<br />

«Senta Lorenzo, noi n<strong>on</strong> facciamo che parlare di questo famoso amore, eterno, indistruttibile. Lo<br />

aspettiamo, lo cerchiamo, senza ci sembra di n<strong>on</strong> vivere… Film, libri, poesie, da sempre si basano su questo<br />

sentimento sfuggevole, l’esperienza però ci dice che n<strong>on</strong> è questa la verità. C’è solo un amore che risp<strong>on</strong>de a<br />

questo ideale irraggiungibile: quello che si brucia in un tempo intenso e breve di totale abband<strong>on</strong>o, di<br />

erotismo e che si c<strong>on</strong>clude c<strong>on</strong> la morte. La Rusalka è questo che promette e mantiene. È bellissima,<br />

disinibita, sensuale. Lei prende tutto, ma da tutto.»<br />

«Sembra molto c<strong>on</strong>turbante. Un invito al quale n<strong>on</strong> si può rinunciare… La vittima della Rusalka n<strong>on</strong> ha<br />

alcuna speranza di sfuggirle, da come lei la descrive.»<br />

«Proprio così. È il vecchio amore e morte. Uccide c<strong>on</strong> una promessa di piacere intenso e vitale, ma la<br />

Rusalka n<strong>on</strong> è un essere vivente; è un n<strong>on</strong> morto. Per questo motivo, molto spesso è parag<strong>on</strong>ata al vampiro<br />

russo, l’umpir, in quanto entrambi s<strong>on</strong>o dei n<strong>on</strong> morti, che cercano di trascinare gli altri nella loro<br />

c<strong>on</strong>dizi<strong>on</strong>e. Sia il Vampiro che la Rusalka erano c<strong>on</strong>siderati un pericolo per i villaggi, poiché i primi si<br />

diceva che portassero morte e pestilenze. Le Rusalki erano accusate di sedurre gli uomini per poi annegarli.<br />

Entrambi n<strong>on</strong> s<strong>on</strong>o passati attraverso l’altro lato, ma poss<strong>on</strong>o fare proseliti. Il loro rimpianto di vita, si<br />

manifesta nel dare ad altri la loro n<strong>on</strong> vita.»<br />

«Quindi un tempo è stata una d<strong>on</strong>na vivente. Come è diventata poi una Rusalka?»<br />

«Spesso si trattava di una d<strong>on</strong>na che si era suicidata annegandosi, e le ragi<strong>on</strong>i del suicidio potevano essere<br />

diverse: una potrebbe riguardare la mancata fertilità della d<strong>on</strong>na, che n<strong>on</strong> può avere figli e quindi n<strong>on</strong> può<br />

adempiere il suo destino femminile di maternità, o potrebbe darsi che sia rimasta incinta senza essere sposata,<br />

cosa che era vista come un orribile peccato e f<strong>on</strong>te di vergogna. Una d<strong>on</strong>na così sarebbe stata c<strong>on</strong>siderata, mi<br />

aiuti… come dire: un rifiuto.»<br />

«La società l’avrebbe rifiutata, e lei sarebbe stata una reietta?»<br />

«Sì, sì credo che si possa dire così. In questa leggenda c’è molto c<strong>on</strong>dizi<strong>on</strong>amento sociale. La regola<br />

bu<strong>on</strong>a, quella accettabile per la d<strong>on</strong>na, è quella di fare figli all’interno del matrim<strong>on</strong>io. Se n<strong>on</strong> ne sei capace o<br />

lo fai senza essere sposata, sei una rifiutata.»<br />

«La leggenda sublima il tutto e trasforma la poverina in un mostro.»<br />

«Sublima?»<br />

«Lasci stare, termine professi<strong>on</strong>ale… La prego, prosegua pure nel racc<strong>on</strong>to, è molto affascinante.»<br />

Mary gli lanciò uno sguardo in tralice.<br />

«N<strong>on</strong> è proprio un racc<strong>on</strong>to comunque, cosa stavo dicendo?… Se una d<strong>on</strong>na, per i motivi che le spiegavo<br />

prima, è intenzi<strong>on</strong>ata a commettere suicidio annegandosi, le Rusalki fanno da assistenti al suicidio. Esse lo<br />

facilitano affinché le d<strong>on</strong>ne suicide, possano diventare Rusalki esse stesse. In pratica danno loro il coraggio<br />

che in quel momento potrebbe venire a mancare. Ma attenzi<strong>on</strong>e: esse n<strong>on</strong> istigano la d<strong>on</strong>na alla morte, la<br />

aiutano solo. Se la d<strong>on</strong>na che sta per suicidarsi è incinta, il bambino n<strong>on</strong> nato può svilupparsi nel ventre della<br />

Rusalka ma, una volta nato, il bimbo chiederà a qualche passante di essere benedetto cristianamente, affinché<br />

possa finalmente salire in cielo. A essere sincera, ho il sospetto che questo aspetto n<strong>on</strong> faccia parte della<br />

leggenda originale, ma sia stato aggiunto in un sec<strong>on</strong>do momento, quando la religi<strong>on</strong>e cristiana prese il posto<br />

di quella politeistica. Ci s<strong>on</strong>o molti precedenti in tale senso.»<br />

«Del tipo?»<br />

«Ad esempio la Pasqua: si trattava di una festa pagana che prevedeva una serie di rituali per l’arrivo della<br />

Primavera. I cristiani costruir<strong>on</strong>o molte delle loro tradizi<strong>on</strong>i in questo modo, per modificare le credenze<br />

precedenti credo; più o meno come, qui in Europa, eressero chiese sui vecchi templi pagani.»<br />

«Mi parli ancora delle Rusalki… Questo è il loro comportamento c<strong>on</strong> le d<strong>on</strong>ne. E c<strong>on</strong> gli uomini?»<br />

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