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Massimo Tommolillo - Words on line

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Domovoi sta piangendo disperato, preannunciando una sicura morte, che cosa possiamo fare io e te?»<br />

I medici alle prime armi o quelli che amano innalzarsi come aquile sull’ignoranza dei loro pazienti, n<strong>on</strong><br />

usano la parola s<strong>on</strong>niferi, ma l’espressi<strong>on</strong>e, ben più sofisticata di “ipnoinducenti”. Il termine rimanda a<br />

subdole forzature e a un s<strong>on</strong>no coatto che arriva furtivo, come quei rapinatori che depredano le loro vittime<br />

dopo averle ipnotizzate o drogate.<br />

Lorenzo c<strong>on</strong>osceva perfettamente gli effetti di tutti i farmaci che in qualche modo aiutano il s<strong>on</strong>no, dal<br />

placebo ai più potenti barbiturici, ed era proprio questo che desiderava: un s<strong>on</strong>no che lo cogliesse di<br />

sorpresa, un s<strong>on</strong>no che n<strong>on</strong> avesse bisogno della sua complicità poiché, n<strong>on</strong>ostante tutti i tentativi fatti,<br />

quella sera proprio n<strong>on</strong> gli riusciva di abband<strong>on</strong>arvisi.<br />

E, cosa più strana di tutte, anche quella stanchezza avvolgente che pareva dovesse ormai accompagnarlo<br />

per sempre, si era dileguata, lasciandolo solo un po’ vuoto, ma c<strong>on</strong> una acuta e vigile sensazi<strong>on</strong>e di lucidità.<br />

L’avvicinarsi della sera aveva portato sempre più, una sensazi<strong>on</strong>e di fremente eccitazi<strong>on</strong>e. La gola arida e<br />

un lieve sentore di tremito interno, gli ricordavano l’emozi<strong>on</strong>e dei primi appuntamenti; quelli ai quali<br />

arrivava sempre c<strong>on</strong> troppo anticipo.<br />

Tastando c<strong>on</strong> la mano sotto al cuscino, afferrò il crocefisso che aveva chiesto, quel pomeriggio, a una<br />

suora dopo aver lasciato il Professore. La religiosa era una di quelle che facevano assistenza ai disabili,<br />

spesso era lei che ne accompagnava qualcuno alle varie visite ambulatoriali, lì all’ospizio.<br />

Lavorando in un ambiente tanto vicino al suo, la suora doveva sapere del suo dichiarato ateismo, ma alla<br />

richiesta di Lorenzo, n<strong>on</strong> aveva mostrato alcuno stupore; aveva tirato fuori dalla capiente tasca un rosario e<br />

glielo aveva c<strong>on</strong>segnato c<strong>on</strong> un sorriso; probabilmente, si era detta, che le vie del Signore s<strong>on</strong>o veramente<br />

imperscrutabili.<br />

Lorenzo, sgattaiolò fuori dal letto cercando di n<strong>on</strong> svegliare Emma e si diresse in soggiorno.<br />

Probabilmente anche la vicinanza della moglie frenava l’arrivo del s<strong>on</strong>no. In f<strong>on</strong>do doveva inc<strong>on</strong>trare – ma<br />

poi perché ne era tanto sicuro? – una creatura femminile, per la quale provava un ambiguo sentimento di<br />

attrazi<strong>on</strong>e e paura.<br />

In qualsiasi modo fossero andate le cose, n<strong>on</strong> voleva trovarsi accanto a Emma. Certo avrebbe potuto<br />

parlarle, provare a spiegare, ma lei era tanto c<strong>on</strong>creta, così abituata alla dimostrabilità dei suoi teoremi, che<br />

probabilmente n<strong>on</strong> avrebbe creduto a una sola parola.<br />

E se pure l’avesse fatto, come avrebbe reagito sapendo dell’attrazi<strong>on</strong>e distruttiva che lui provava per la<br />

Creatura? E come avrebbe fatto a spiegarle, giacché ciò che sentiva n<strong>on</strong> era chiaro neanche a lui stesso?<br />

Aveva studiato le teorie psicoanalitiche sulla d<strong>on</strong>na mostro, su colei alla quale nulla si può rifiutare, sulla<br />

femmina che in cambio della passi<strong>on</strong>e ti castra, cioè ti annulla come uomo, la d<strong>on</strong>na madre che può nutrirti<br />

e distruggerti, colei che può dispensare il suo seno per nutrire o togliertelo per affamarti; ma tutto questo<br />

sapere, evidentemente, n<strong>on</strong> gli era servito granché.<br />

La Rusalka, n<strong>on</strong> era la pers<strong>on</strong>ificazi<strong>on</strong>e di un’antica paura, esisteva e lui ne era certo, proveniente da<br />

chissà quale dimensi<strong>on</strong>e di sogno o di dannazi<strong>on</strong>e, o forse di entrambe; così come era certo che doveva<br />

inc<strong>on</strong>trarla e misurarsi c<strong>on</strong> lei.<br />

Strinse il rosario nella mano, senza neanche chiedersi perché il c<strong>on</strong>tatto c<strong>on</strong> quell’oggetto in qualche<br />

modo lo tranquillizzasse. Quindi si stese sul divano, dopo essersi servito una generosa razi<strong>on</strong>e di grappa.<br />

Il liquore gli scese in gola come un rigagnolo di fuoco, a ricordargli che ormai era un ex bevitore, a quel<br />

punto una sigaretta ci sarebbe stata proprio bene, ma era diventato anche un ex fumatore.<br />

Ex bevitore, ex fumatore, ex tossico. Troppi ex per una pers<strong>on</strong>a sola.<br />

Vagò per i canali televisivi, sperando che il maledetto scatol<strong>on</strong>e gli facesse l’effetto soporifero di<br />

sempre, ma vecchi film o pubblicità ridicolmente oscene n<strong>on</strong> gli fur<strong>on</strong>o di alcun aiuto.<br />

Il silenzio nell’appartamento era totale, a parte gli scricchiolii e i rumori classici di una casa, quelli<br />

che poss<strong>on</strong>o essere c<strong>on</strong>siderati il respiro notturno della casa stessa: il ticchettio di un orologio, il r<strong>on</strong>zare<br />

del frigo. La cosa gli sembrò innaturale, ma dopo un attimo ne capì la ragi<strong>on</strong>e: mancava il c<strong>on</strong>tinuo<br />

chiacchierio delle gemelle, e il pensiero delle figlie ebbe l’effetto di farlo sorridere.<br />

Il s<strong>on</strong>no però c<strong>on</strong>tinuava a rifiutarsi di arrivare. Dormire, si disse, è un po’ come l’aria, il sole o certe<br />

pers<strong>on</strong>e discrete che arricchisc<strong>on</strong>o la tua vita senza mai apparire; nessuno ringrazia mai per avere la<br />

bu<strong>on</strong>a sorte di goderne, fino a che n<strong>on</strong> arriva un qualche evento che te ne priva.<br />

A lui era successo così c<strong>on</strong> suo padre.<br />

Ne aveva capito il valore solo quando era morto, e anche allora, per anni aveva pensato a lui come se<br />

fosse ancora vivo. Per anni, quotidianamente si era detto: «Appena vedo papà devo racc<strong>on</strong>targli che…»,<br />

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