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Massimo Tommolillo - Words on line

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n<strong>on</strong> s<strong>on</strong>o un cittadino di sec<strong>on</strong>da classe. Ma c<strong>on</strong>ta poco che io n<strong>on</strong> lo sia, se poi qualcuno provava a farmi<br />

sentire proprio così. Quindi perché la società è venuta fuori in questo modo? Chi beneficia di tutto questo, e<br />

perché c<strong>on</strong>tinua questo patriarcato?»<br />

«E le risposte sociali alla Morte cosa c’entrano in tutto questo?»<br />

«Perché come le dicevo niente si sviluppa nel vuoto e tutto è collegato. N<strong>on</strong> vede che vi s<strong>on</strong>o molte<br />

c<strong>on</strong>nessi<strong>on</strong>i tra allora e oggi? Quando n<strong>on</strong> vi erano disp<strong>on</strong>ibili risposte scientifiche ai mali e alle pestilenze, i<br />

popoli attribuivano queste disgrazie a figure n<strong>on</strong> umane, a creature diverse e inc<strong>on</strong>trollabili. Cosa è cambiato<br />

oggi? N<strong>on</strong> le ricordano le recenti reazi<strong>on</strong>i all’AIDS?»<br />

«Credo di capire.»<br />

«No, mi scusi ma forse n<strong>on</strong> è così... Forse lei sta pensando che io n<strong>on</strong> sia normale, sarà una sua<br />

deformazi<strong>on</strong>e professi<strong>on</strong>ale. Diciamo che s<strong>on</strong>o n<strong>on</strong> c<strong>on</strong>venzi<strong>on</strong>ale, ma n<strong>on</strong> matta e lei dovrebbe sapere<br />

quanto costa una scelta così. Nell’ambiente accademico mi hanno detto che, fino a quando c<strong>on</strong>tinuerò a<br />

interessarmi a queste cose, n<strong>on</strong> farò molta strada. Ma io la strada la sto facendo, solo che quella che percorro<br />

io n<strong>on</strong> è molto frequentata, tutto qui. E quando fai una scelta così la solitudine la metti in c<strong>on</strong>to, no? Ma io<br />

n<strong>on</strong> riesco a n<strong>on</strong> chiedermi perché mai, una pers<strong>on</strong>a secoli fa credeva in un racc<strong>on</strong>to folcloristico per<br />

spiegare una pestilenza, e oggi crede che una malattia sia un castigo di Dio? Certo tutto ciò gli serve a<br />

qualcosa, ma se n<strong>on</strong> ha necessariamente un senso, perché c<strong>on</strong>tinua a crederci? È tutto questo che trovo<br />

affascinante, capisce ora?»<br />

Il panino ricoperto da semi di sesamo era secco come carta, ogni bocc<strong>on</strong>e da deglutire era una fatica. Il<br />

tutto appariva ben diverso comunque dalle immagini accattivanti dei coloratissimi pannelli illuminati, che<br />

campeggiavano un po’ dovunque.<br />

N<strong>on</strong> meno spiacevole, era l’odore nauseante del grasso animale che sfrigolava sulle piastre, e che<br />

rivaleggiava c<strong>on</strong> la puzza acre delle patatine fritte. Il tutto lo avvolgeva come una untuosa nube tossica.<br />

Lorenzo pensò che, appena arrivato a casa, solo una lunga doccia l’avrebbe liberato di quel tanfo.<br />

D’altr<strong>on</strong>de quando aveva lasciato la casa di Mary, entrare in un fast food gli era sembrata una bu<strong>on</strong>a idea:<br />

rumori, voci, luce violenta e colori vivaci, avrebbero scacciato le nebbie dei dubbi e delle paure, che si erano<br />

minacciosamente insediate nei canal<strong>on</strong>i della sua coscienza.<br />

Invece, l’ambiente falso n<strong>on</strong> aveva fatto altro che accentuare la sensazi<strong>on</strong>e di distacco e solitudine, oltre<br />

che compromettere irreparabilmente la sua digesti<strong>on</strong>e, naturalmente.<br />

Uscire dal vecchio port<strong>on</strong>e e riascoltare il rumore tranquillizzante del traffico cittadino, era stato per<br />

Lorenzo, c<strong>on</strong>temporaneamente, causa di un lungo respiro di sollievo e di una sensazi<strong>on</strong>e di rimpianto.<br />

Il primo era dovuto al sentore di oppressi<strong>on</strong>e che gli era m<strong>on</strong>tato dentro, a mano a mano che la ragazza<br />

proseguiva nel suo racc<strong>on</strong>to; n<strong>on</strong> c’erano vie di uscita, almeno apparentemente. O lui si salvava dalla<br />

seduzi<strong>on</strong>e del sogno distruggendo la Creatura, o lei avrebbe distrutto lui, facendogli ciò che aveva fatto a<br />

Stefano.<br />

Diventare una larva senza alcuna vol<strong>on</strong>tà propria, che n<strong>on</strong> fosse una animalesca forza distruttiva e<br />

autolesiva gli era insopportabile; ma anche sc<strong>on</strong>figgere la Creatura d’acqua n<strong>on</strong> gli sembrava accettabile, se<br />

questo doveva significare la sua distruzi<strong>on</strong>e.<br />

Posto che in qualche modo vi fosse riuscito, cosa sarebbe accaduto di quel corpo dalla pelle lattea, di quei<br />

capelli fluttuanti, di quella voglia di vivere? Quale presenza altrettanto eccitante avrebbe visitato i suoi<br />

sogni?<br />

Per quanto si sforzasse, n<strong>on</strong> riusciva a c<strong>on</strong>siderare la Rusalka come un mostro che succhiava l’energia<br />

dalle sue vittime; un essere sfortunato tutt’al più.<br />

Più in prof<strong>on</strong>dità aveva preferito n<strong>on</strong> andare; troppa nebbia.<br />

Il senso di rimpianto nasceva dalla sensazi<strong>on</strong>e di aver deluso un’attesa. In molti modi Mary gli aveva<br />

mandato sfumate richieste di aiuto che lui aveva vigliaccamente ignorato, mantenendo un profilo<br />

incredibilmente basso.<br />

Molte frasi della ragazza gli erano sembrate domande cui lui si era ben guardato, come al solito, dal dare<br />

risposte. Specie quando lei alla fine aveva fatto quell’allusi<strong>on</strong>e alla propria diversità o meglio, n<strong>on</strong><br />

c<strong>on</strong>venzi<strong>on</strong>alità, come l’aveva definita.<br />

La neutralità dei suoi interventi adesso gli appariva perfino irritante. Ormai n<strong>on</strong> era più possibile<br />

distinguere i colloqui di lavoro dalle normali chiacchierate.<br />

Mary, nell’accompagnarlo alla porta gli aveva detto:<br />

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