23.05.2013 Views

vita interna di gesù cristo - Parrocchia San Michele Arcangelo ...

vita interna di gesù cristo - Parrocchia San Michele Arcangelo ...

vita interna di gesù cristo - Parrocchia San Michele Arcangelo ...

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

crucci che io stavo provando; questo accresceva il mio travaglio. Tutti i miei <strong>di</strong>scepoli dormivano, ed io ero solo, derelitto,<br />

abbandonato, tra sfinimenti <strong>di</strong> morte. Non vi era chi mi <strong>di</strong>cesse una parola <strong>di</strong> conforto. E ciò che più mi crucciava era<br />

l’abbandono del Padre. Prolungai con tutto ciò la mia penosa orazione, soffrendo allora nella mente tutto ciò che poi avrei<br />

sofferto nel corpo durante la mia acerbissima passione. O sposa mia, quanto vi<strong>di</strong> e quanto intesi <strong>di</strong> travaglio e <strong>di</strong> pena in questa<br />

penosissima orazione! Offrivo tutto al Padre in sconto delle offese, che riceveva dai miei fratelli.<br />

Stando in sì penosa agonia, soffrivo anche una gran<strong>di</strong>ssima debolezza <strong>di</strong> forze corporali; prostrato colla faccia in terra, replicavo<br />

le preghiere al Padre; ma il Padre mi lasciò in grave affanno, <strong>di</strong>mostrando <strong>di</strong> non ascoltarmi.<br />

VA A DESTARE I SUOI –<br />

Essendo stato per un pezzo a penare in tal modo, mi alzai a fatica dall’orazione, ed andai <strong>di</strong> nuovo a destare i miei apostoli, che<br />

dormivano, <strong>di</strong>cendo a Pietro: Simone, anche tu dormi? Non hai potuto vegliare neppure un ora con me? (1) Volevo con queste<br />

parole fargli conoscere, che, se non poteva stare per breve tempo in orazione e vegliare con me, come poi avrebbe potuto<br />

morire con me, se fosse stato necessario? Dissi queste parole a Pietro, e, nella persona sua, a tutti quelli che fanno promesse, <strong>di</strong><br />

voler patire e soffrire gran<strong>di</strong> cose per amor mio e per imitarmi, e poi, all’occasione, non sanno soffrire neppure un incomodo, né<br />

la privazione <strong>di</strong> una minima sod<strong>di</strong>sfazione, come sfece Pietro, che non seppe superare un po <strong>di</strong> sonno. Vi<strong>di</strong> allora tutti coloro che<br />

l’avrebbero imitato in questo suo darsi al sonno durante il mio grave travaglio, e ne intesi amarezza.<br />

Svegliati i miei apostoli, <strong>di</strong>ssi loro il mio grande patire: Sappiate che l’anima mia si trova in tristezza, sino a soffrire l’agonia <strong>di</strong><br />

morte. Ciò <strong>di</strong>ssi loro con parole molto compassionevoli; ma essi, sbigottiti ed oppressi dal sonno, non mi <strong>di</strong>ssero neppure una<br />

parola <strong>di</strong> conforto.<br />

TORNA ALL’ORAZIONE –<br />

Onde io, tutto afflitto e amareggiato, <strong>di</strong> nuovo ricorsi all’orazione. Prostrato in terra e adorata il <strong>di</strong>vin Padre, Gli ripetei: Padre<br />

mio, se è possibile, passi da me questo calice: non si faccia, però, la mia volontà, ma la tua. Il Padre neppure allora mi confortò,<br />

ma, lasciandomi abbandonato alla mestizia, alla tristezza e all’amarezza, mi riempì <strong>di</strong> un più grave affanno.<br />

SUDA SANGUE –<br />

Allora si presentarono alla mia mente tutti i peccati dei miei fratelli, dal principio sino alla fine del mondo, con tutto il loro, peso,<br />

gravezza e misura. Vi<strong>di</strong> la mia persona che si era addossata tutto il peso per pagare alla <strong>di</strong>vina giustizia una traboccante<br />

sod<strong>di</strong>sfazione. Vi<strong>di</strong> l’ira paterna contro <strong>di</strong> me, per le colpe addossatemi. Vi<strong>di</strong> la gravezza delle offese al <strong>di</strong>vin Padre, da me<br />

infinitamente amato. Vi<strong>di</strong>, <strong>di</strong> nuovo, la gravezza ed acerbità della mia passione e morte, per pagare il debita <strong>di</strong> tanti delitti. Vi<strong>di</strong> il<br />

numero gran<strong>di</strong>ssimo <strong>di</strong> quelli che si sarebbero dannati, per i quali sarebbero stati inutili i miei gravissimi patimenti ed il<br />

mio,sangue sparso con tanta carità ed amore. Vi<strong>di</strong> le offese <strong>di</strong> coloro che si sarebbero salvati, e che pur essendo anime elette,<br />

avrebbero offeso molto il <strong>di</strong>vin Padre, ravvedendosi poi. Vi<strong>di</strong> tutto ciò che si sarebbe operato nel monda. Vi<strong>di</strong> la <strong>di</strong>gnità della mia<br />

persona esposta a sì gravi tormenti, e il poco conto che i miei fratelli rie avrebbero fatto. Allora, immerso in un mare <strong>di</strong> crucci e<br />

<strong>di</strong> tormenti, rivolgendomi al Padre, provai un gran<strong>di</strong>ssimo dolore per le molte e gravi offese che aveva e che avrebbe ricevuto<br />

sino alla fine del mondo; ed in siffatto dolore cad<strong>di</strong> in terra bocconi, sudando vivo sangue, che, uscendo dal mio corpo, scorreva<br />

in terra a gocce ben grosse. Offri quel sangue al Padre per placare il suo sdegno, in caparra <strong>di</strong> quello che avrei sofferto durante la<br />

mia passione e morte, e <strong>di</strong> tutto il sangue che avrei in essa versato.<br />

Stando in così grave tormento, bagnato <strong>di</strong> sanguigno sudore, agonizzante, caduto in terra, vedevo che il tra<strong>di</strong>tore Giuda e tutta<br />

la sbirraglia si erano adunati insieme per venire a prendermi. Ciò causava maggior cruccio al mio cuore afflitto, in modo che<br />

arrivarono al colmo le mie pene, i miei dolori e la mia amarezza. Mi trovavo in tale stato che sarei morto, se il Padre, con la sua<br />

potenza, non mi avesse conservato in <strong>vita</strong>. In me la <strong>di</strong>vinità serviva solo per questo pro<strong>di</strong>gio: che non restassi morto sotto il peso<br />

<strong>di</strong> sì gravi tormenti.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!