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vita interna di gesù cristo - Parrocchia San Michele Arcangelo ...

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Alla fine si placò il Padre, per l’offerta che gli feci dell’acerbissimo dolore, della contrizione che avevo <strong>di</strong> tutte le offese del<br />

genere umano é del sudore sanguigno che versai; per cui, sod<strong>di</strong>sfatta appieno la <strong>di</strong>vina giustizia, Egli mandò un angelo perché mi<br />

confortasse e mi animasse a bere l’amaro calice della passione. essendo quella la volontà Sua (1).<br />

SUPPLICHE E PENE –<br />

U<strong>di</strong>ta la volontà,del Padre mio, e confortato dall’angelo, mi alzai da terra con generosità, bramando <strong>di</strong> adempirla. Riacquistate le<br />

forze, adorai <strong>di</strong> nuovo il Padre, lo ringraziai del conforto inviatomi, e gli offri tutto ciò che avevo patito, in sconto <strong>di</strong> tante offese<br />

del genere umano, supplicandolo <strong>di</strong> molte grazie per tutti i miei fratelli, in virtù <strong>di</strong> quello che gli offrivo.<br />

Mentre stavo agonizzante, vi<strong>di</strong> tutti i miei fratelli ad uno ad uno, e non solo vi<strong>di</strong> tutte le offese che avrebbero fatte al Padre mio,<br />

ma anche tutti i loro bisogni e necessità, sia spirituali che temporali, e ne intesi compassione. Perciò, riavuto dalla penosissima<br />

agonia, pregai il <strong>di</strong>vin Padre per tutti in generale, e per ciascuno in particolare, affinché si fosse degnato <strong>di</strong> soccorrerli con la sua<br />

<strong>di</strong>vina grazia, secondo il loro bisogno. Gli domandai questo, in virtù <strong>di</strong> quanto avevo patito. Il Padre così fu placato per le offerte<br />

che gli avevo fatto e per la contrizione che per tutti avevo avuta e vi<strong>di</strong>, che non avrebbe mancato <strong>di</strong> fare quanto gli chiedevo. Di<br />

questo intesi consolazione, benché fu,più l’amarezza e soffri, nel vedere il gran numero <strong>di</strong> quelli, che se ne sarebbero abusati.<br />

Supplicai ancora il Padre <strong>di</strong> dare ai miei fratelli un vero dolore <strong>di</strong> tutte le loro colpe, quando gliel’avessero domandato con<br />

umiltà, e specialmente e quelli, che, stando vicini alla morte, nella penosa agonia, ne hanno grande necessità. Questo glielo<br />

domandai in virtù della contrizione che io ebbi, allorché ero agonizzante. Vi<strong>di</strong> che il Padre gliel’avrebbe dato, e che molti, per<br />

questa contrizione, si sarebbero salvati. Io ne intesi consolazione e ne resi grazie al Padre. Ebbi però dell’amarezza, nel vedere<br />

che molti se ne sarebbero resi indegni, perché durante la loro <strong>vita</strong>, non l’avrebbero richiesta mai al Padre, ed in morte non se ne<br />

sarebbero neppur curati, per cui sarebbero periti miseramente.<br />

Gli domandai ancora, in virtù della pena che soffri nella mia penosa agonia, che si fosse degnato <strong>di</strong> addolcire le amarezze<br />

dell’agonia a tutti i miei fratelli, e che, infine li avesse confortati, così come aveva fatto con me, mandandomi 1 angelo<br />

confortatore. Il Padre tutto mi promise, e vi<strong>di</strong> che avrebbe tutto eseguito fedelmente con paterno amore. Di sciò gli resi le<br />

dovute grazie, anche a nome dei fratelli.<br />

Ottenuto tutto dal Padre, lo lodai e lo ringraziai per tanta misericor<strong>di</strong>a e bontà, ed andai <strong>di</strong> nuovo dai miei apostoli, che<br />

dormivano, ma con timore, per quello che avevo detto loro prima; quin<strong>di</strong> soggiunsi che dormissero e riposassero anche, per quel<br />

breve tempo che ci restava, giacché non avevano potuto vegliare (1). Poi, ritirato <strong>di</strong> nuovo, mi offri al Padre, pronto a soffrire<br />

quanto mi era preparato nel corso della mia acerbissima passione, per adempire la sua volontà <strong>di</strong>vina. Anzi, acceso da una<br />

brama ardente <strong>di</strong> patire, aspettavo l’ora con gran desiderio ed amore, perché si compisse l’opera dell’umana redenzione. Andai<br />

a destare i miei <strong>di</strong>scepoli, <strong>di</strong>cendo : Alzatevi ed an<strong>di</strong>amo incontro ai miei nemici, perché si avvicina l’ora, nella quale il Figliuolo<br />

dell’uomo sarà dato in mano ai peccatori. Ecco, che si appressa il tra<strong>di</strong>tore (1).<br />

Si destarono i miei apostoli, ma tutti sbigottiti, per le suddette parole, ed intimoriti, perché, non avendo orato, come io avevo<br />

or<strong>di</strong>nato doro, si trovarono privi della forza e della virtù, che suole apportare all’anima la fervente orazione.<br />

ESORTAZIONE ALLA SUA SPOSA –<br />

Hai inteso, sposa mia, come sia necessaria l’orazione; perciò ti stia a cuore la pratica <strong>di</strong> questo sì importante esercizio, non<br />

trascurandola giammai, perché tu sia ben provvista <strong>di</strong> armi per combattere contro i tuoi nemici infernali, contro le tue passioni,<br />

ed anche per ottenere dal Padre mio le grazie, per te per i tuoi prossimi. Offri spesso la contrizione che ebbi, in questa mia<br />

penosa orazione, con il sangue che sparsi, per la conversione dei peccatori e per ottenere il perdano delle offese e ti assicuro che<br />

il Padre mio gra<strong>di</strong>rà molto quest’offerta; domandagli anche una vera contrizione ed il dolore per te e per i tuoi prossimi,<br />

specialmente per i peccatori, perché piace molto al Padre mio un cuore contrito ed umiliato. Nella tua orazione domanda tutte<br />

le grazie necessarie per te e peri tuoi prossimi, e, se ve<strong>di</strong> che non sei esau<strong>di</strong>ta, non ti perdere d animo, ma continua a<br />

domandare. Non ti stanchino masi il te<strong>di</strong>o e la tristezza che, a volte, proverai in questo esercizio, ma uniformati sempre alla<br />

<strong>di</strong>vina volontà. Hai inteso il modo con cui devi orare e domandare: esponendo il tuo bisogno, o il tuo desiderio, e rimettendoti<br />

alla volontà del Padre. E, quando inten<strong>di</strong> la sua volontà, eseguiscila con prontezza, senza replica, senza turbamento, come feci<br />

io, quando, u<strong>di</strong>ta la volontà del Padre, che dovessi bere l’amaro calice, subito mi alzai ed andai incontro ai miei nemici. E fa tutto<br />

con amore e desiderio. <strong>di</strong> dar gusto al mio <strong>di</strong>vin Padre.

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