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mutui per la bonifica agraria a cura di nella eramo - associazione ...

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I provve<strong>di</strong>menti degli anni 1919-20 e i <strong>mutui</strong> alle società <strong>di</strong> <strong>bonifica</strong> e alle coo<strong>per</strong>ative 41<br />

previsti dal<strong>la</strong> notificazione, con <strong>la</strong> partico<strong>la</strong>reggiata menzione dei<br />

<strong>la</strong>vori a carico del proprietario e dell’affittuario; le parti <strong>di</strong> terreno da<br />

tenersi a coltura continua avvicendata e quelle da riservare a coltivazioni<br />

speciali o a piantagioni arboree ed arbustive; le garanzie tecniche<br />

e finanziarie necessarie all’adempimento degli obblighi assunti<br />

dalle parti; le con<strong>di</strong>zioni e i compensi da accordare all’affittuario <strong>per</strong><br />

l’esecuzione <strong>di</strong> miglioramenti atti ad accrescere <strong>la</strong> capacità produttiva<br />

del fondo 118 .<br />

Su un totale <strong>di</strong> 595 <strong>mutui</strong> concessi fino al 1932, anno in cui il flusso<br />

dei finanziamenti inizierà a essere <strong>di</strong>retto prevalentemente all’ambito<br />

pontino, si registrano 55 contratti stipu<strong>la</strong>ti con società <strong>di</strong> <strong>bonifica</strong> e coo<strong>per</strong>ative<br />

agricole. Di questi, <strong>la</strong> maggior parte si collocano nel <strong>per</strong>iodo<br />

imme<strong>di</strong>atamente successivo ai provve<strong>di</strong>menti degli anni 1919-20.<br />

Società e coo<strong>per</strong>ative concessionarie <strong>di</strong> terreni da <strong>bonifica</strong>re sottoponevano<br />

i piani dei miglioramenti al Ministero dell’agricoltura, che erogava<br />

le somme occorrenti sotto forma <strong>di</strong> <strong>mutui</strong> <strong>di</strong> favore. In questi casi il<br />

decreto <strong>di</strong> assegnazione <strong>di</strong> una tenuta o <strong>di</strong> un fondo costituiva parte integrante<br />

del contratto <strong>di</strong> mutuo, al quale rimaneva allegato. Esempi <strong>di</strong> questo<br />

tipo <strong>di</strong> contratto sono nei fascicoli re<strong>la</strong>tivi alle tenute: Ponte Buttero,<br />

<strong>di</strong> proprietà del marchese Alberto Del Gallo <strong>di</strong> Roccagiovine 119 ; Cerrone,<br />

118 Nel 1920 furono anche introdotte mo<strong>di</strong>fiche nel<strong>la</strong> composizione e nelle competenze<br />

del<strong>la</strong> Commissione <strong>di</strong> vigi<strong>la</strong>nza. Il r.d. 29 aprile 1920, n. 517 previde l’aggiunta <strong>di</strong> sei membri<br />

da eleggersi dal<strong>la</strong> rappresentanza <strong>agraria</strong> del Lazio. Due <strong>di</strong> essi sarebbero stati scelti fra<br />

i proprietari dei terreni del<strong>la</strong> provincia interessati nel<strong>la</strong> <strong>bonifica</strong>, due fra i conduttori, due<br />

fra i <strong>la</strong>voratori agricoli. Fino all’approvazione del<strong>la</strong> legge istitutiva delle rappresentanze<br />

agrarie, i membri elettivi sarebbero stati designati dal ministro <strong>per</strong> l’agricoltura. Il successivo<br />

r.d. 6 maggio 1920, n. 618, definì le attribuzioni del<strong>la</strong> Commissione, al<strong>la</strong> quale era affidata<br />

l’alta vigi<strong>la</strong>nza sull’esecuzione delle leggi in materia <strong>di</strong> <strong>bonifica</strong> obbligatoria, e del<br />

Comitato <strong>di</strong> sette membri costituito al suo interno: al<strong>la</strong> Commissione nel<strong>la</strong> sua totalità (che<br />

si riuniva, in sessione or<strong>di</strong>naria, due volte l’anno) spettava <strong>di</strong> denunciare al ministro le eventuali<br />

inadempienze, proponendo gli opportuni provve<strong>di</strong>menti, <strong>di</strong> pronunciarsi sulle <strong>di</strong>rettive<br />

e criteri <strong>di</strong> massima <strong>per</strong> <strong>la</strong> compi<strong>la</strong>zione dei piani <strong>di</strong> <strong>bonifica</strong>, <strong>di</strong> fissare le norme sui contratti<br />

riguardanti l’esercizio dell’industria <strong>agraria</strong>; il Comitato, che si riuniva almeno una volta<br />

al mese, doveva, invece, esprimersi sui singoli piani tecnici ed economici o sui singoli contratti.<br />

Successivamente furono ampliate le attribuzioni del Comitato, che, in base a d.m. 1<br />

gennaio 1921, doveva anche dare parere sulle espropriazioni dei terreni <strong>per</strong> <strong>la</strong> costituzione<br />

<strong>di</strong> centri <strong>di</strong> colonizzazione e sui re<strong>la</strong>tivi piani tecnici ed economici, mantenendosi <strong>la</strong><br />

competenza del<strong>la</strong> Commissione sulle questioni <strong>di</strong> massima attinenti a tale materia.<br />

119 ACS, MAF, DGMF, Mutui, b. 94, fasc. 178.

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