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mutui per la bonifica agraria a cura di nella eramo - associazione ...

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66<br />

Introduzione<br />

ARRIGO SERPIERI ALLA DIREZIONE DELLA BONIFICA INTEGRALE:<br />

I MUTUI PER L’AGRO PONTINO<br />

La necessità <strong>di</strong> porre sotto un’unica <strong>di</strong>rezione tutti i servizi attinenti<br />

alle bonifiche e fino a quel momento o<strong>per</strong>anti nell’ambito <strong>di</strong> <strong>di</strong>casteri<br />

<strong>di</strong>versi, portò al<strong>la</strong> creazione, nel 1929, <strong>di</strong> un Sottosegretariato <strong>per</strong> <strong>la</strong><br />

<strong>bonifica</strong> integrale 194 in seno al Ministero dell’agricoltura e foreste <strong>di</strong><br />

nuova istituzione. Nel Sottosegretariato furono concentrate sia le competenze<br />

sul<strong>la</strong> colonizzazione e le trasformazioni fon<strong>di</strong>arie, già spettanti<br />

al Ministero dell’economia nazionale, sia quelle sulle bonifiche<br />

idrauliche e sui bacini montani, prima affidate all’amministrazione dei<br />

<strong>la</strong>vori pubblici 195 . A quel<strong>la</strong> data erano già stati messi a punto, ad o<strong>per</strong>a<br />

<strong>di</strong> Arrigo Serpieri, gli strumenti legis<strong>la</strong>tivi attraverso i quali si era affermata<br />

<strong>la</strong> nozione <strong>di</strong> «integralità» del<strong>la</strong> <strong>bonifica</strong>: testo unico del 1923 (<strong>di</strong><br />

cui si è detto in precedenza); legge sulle trasformazioni fon<strong>di</strong>arie <strong>di</strong><br />

pubblico interesse (r.d.l. 18 maggio 1924, n. 753) 196 ; legge 24 <strong>di</strong>cembre<br />

1928, n. 3134, che stanziava consistenti mezzi finanziari <strong>per</strong> l’esecuzione<br />

<strong>di</strong> o<strong>per</strong>e <strong>di</strong> <strong>di</strong>versa tipologia finalizzate all’attuazione <strong>di</strong> un pro-<br />

194 R.d. 12 settembre 1929, n. 1661.<br />

195 Dal Sottosegretariato <strong>di</strong>pendeva <strong>la</strong> Direzione generale del<strong>la</strong> <strong>bonifica</strong> integrale, costituita<br />

con r.d. 14 novembre 1929, n. 2183, al<strong>la</strong> quale furono trasferite funzioni delle soppresse<br />

<strong>di</strong>rezioni generali dell’agricoltura (Ministero dell’economia nazionale) e delle acque,<br />

bonifiche e impianti idroelettrici (Ministero dei <strong>la</strong>vori pubblici). Sulle attribuzioni <strong>di</strong> quest’ultimo<br />

Ministero in materia <strong>di</strong> o<strong>per</strong>e <strong>di</strong> risanamento igienico, v. nota 13.<br />

196 Si tratta del<strong>la</strong> «legge Serpieri», che equiparò alle o<strong>per</strong>e <strong>di</strong> <strong>bonifica</strong> <strong>di</strong> competenza statale<br />

le trasformazioni fon<strong>di</strong>arie finalizzate all’incremento produttivo delle zone a economia<br />

<strong>la</strong>tifon<strong>di</strong>stica. Come veniva sottolineato nel<strong>la</strong> circo<strong>la</strong>re del ministro dei <strong>la</strong>vori pubblici 18<br />

maggio 1924, n. 8744, sull’applicazione del testo unico, «<strong>la</strong> portata del nuovo decreto 18<br />

maggio 1924 va oltre il campo del<strong>la</strong> <strong>bonifica</strong> e tocca, fra l’altro, il più ampio e complesso<br />

problema del <strong>la</strong>tifondo, giacchè in sostanza si propone <strong>di</strong> promuovere l’introduzione <strong>di</strong><br />

sistemi intensivi <strong>di</strong> coltura, tanto nei territori dove è necessaria una sistemazione idrogeologica<br />

del suolo, quanto nei territori dove tale sistemazione può non essere necessaria e<br />

tuttavia occorra mo<strong>di</strong>ficare certe con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> ambiente fisico e sociale <strong>per</strong> rendere possibili<br />

forme <strong>di</strong> coltura più intensive, capaci <strong>di</strong> offrire continuità <strong>di</strong> <strong>la</strong>voro e <strong>di</strong> red<strong>di</strong>to ad<br />

una più densa popo<strong>la</strong>zione». La legge prevedeva <strong>la</strong> possibilità <strong>di</strong> espropriare le terre a coltura<br />

estensiva, concedendone <strong>la</strong> <strong>bonifica</strong> a società capitalistiche. In seguito al<strong>la</strong> forte opposizione<br />

manifestata dal<strong>la</strong> proprietà meri<strong>di</strong>onale, furono cancel<strong>la</strong>te, con il successivo r.d.l.<br />

29 novembre 1925, n. 2464, tutte le c<strong>la</strong>usole che limitavano il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> pre<strong>la</strong>zione dei consorzi<br />

nelle concessioni. Sul<strong>la</strong> legge <strong>per</strong> le trasformazioni fon<strong>di</strong>arie <strong>di</strong> pubblico interesse v.<br />

E. JANDOLO, Legis<strong>la</strong>zione sulle bonifiche, sulle irrigazioni…, cit., pp. 73-86.

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