il libro - Silvio Riondato
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140 A. Nisco<br />
F<strong>il</strong>e riservato ad esclusivo ne di studio<br />
ne del reato, in ciò avvicinandosi al modello tedesco. Modello tedesco che, però, non<br />
è assecondato sino in fondo, perché se ne omette <strong>il</strong> richiamo alla “rappresentazione<br />
del fatto” (“Vorstellung der Tat”), che ne compendia la caratteristica nota soggettiva 87 .<br />
Permane, per contro, l’elemento degli “atti idonei”, di matrice italiana.<br />
E non è cosa da poco.<br />
Questo elemento, infatti, obbliga all’applicazione della prognosi postuma ed impedisce<br />
la punib<strong>il</strong>ità del tentativo inidoneo 88 (tendenzialmente punib<strong>il</strong>e in Germania).<br />
La denizione del tentativo nel codice penale turco resta con ciò fedele ad una<br />
costante della codicazione penale italiana: la concezione oggettiva 89 .<br />
4.5. Cenni sulla parte speciale: <strong>il</strong> v<strong>il</strong>ipendio politico<br />
Passando alla parte speciale del nuovo codice turco, che nel complesso può dirsi<br />
quella meno esposta ad inuenze tedesche, si rinvengono diverse reminescenze della<br />
codicazione italiana, aoranti soprattutto nella tutela di beni collettivi, quali “lo<br />
Stato” (e non più la “personalità dello Stato”) 90 e la sua amministrazione 91 .<br />
Di un certo interesse storico-comparativo ad esempio, è la scoperta di un reato di<br />
concussione 92 , l’attuale art. 250 del codice penale turco (irtıkâp). Nel vecchio codice<br />
questo reato era previsto, in forma non dissim<strong>il</strong>e, dall’art. 209, a sua volta derivato<br />
dagli artt. 169-170 del codice Zanardelli, e comprendente sia la variante della “induzione”<br />
(nella traduzione tedesca “Überredung”) che dell’“approttamento” dell’errore<br />
altrui.<br />
questione del tentativo nella scienza penalistica tedesca della prima metà del XIX Secolo, in Studi in onore di<br />
G. Marinucci, tomo II, cit., p. 1831 ss.<br />
87 Per un approfondito confronto con <strong>il</strong> modello tedesco, si veda R. Pauschert, Der objektive<br />
Versuchsbegri im türkischen Strafrecht versus der subjektive Versuchsbegri im deutschen Strafrecht, in<br />
Beiträge zum deutschen und türkischen Strafrecht, cit., p. 303 ss.<br />
88 A. Sözüer, Einführung in die Gesamtreform, cit., p. 55; Y. Ünver, Das Türkische Strafrecht, cit., p. 328.<br />
89 Sull’“oggettivismo” come caratteristica della tradizione penalistica italiana, A. Cadoppi, Il “modello<br />
italiano” di codice penale, cit., p. 62-63. G. Fornasari, A. Menghini, Percorsi, cit., p. 90, giudicano la<br />
scelta del legislatore italiano e di quello turco, di «aggancia[re] inequivocab<strong>il</strong>mente <strong>il</strong> tentativo all’avere<br />
iniziato la condotta criminosa con mezzi idonei a portarla a termine», «la scelta più “oggettivistica”» a<br />
livello comparato.<br />
90 A. Sözüer, Grenzen der Strafbarkeit und die Auswirkungen der Sicherheitsgedanken auf die türkische<br />
Strafrechtsreform, in K. Karsai, F. Nagy, Z. Szomora (Hg.), Freiheit – Sicherheit – (Straf)Recht. Beiträge<br />
eines Humboldt-Kollegs, Osnabrück 2011, p. 197. Sulla riforma dei reati a tutela dello stato in Turchia,<br />
in chiave oramai retrospettiva, v. S. Tellenbach, Einige Betrachtungen zu den Staatsschutzdelikten<br />
im Entwurf eines türkischen Strafgesetzbuchs, in Ceza hukuku reformu. Sempozyum, 20-23 ekim 1999,<br />
Istanbul 2001, p. 635 ss.<br />
91 Per una sintetica ricognizione, v. Y. Ünver, Das Türkische Strafrecht, cit., p. 330 ss.<br />
92 La concussione merita una menzione, in quanto è considerata, dal punto di vista comparativo, una<br />
«fattispecie molto “italiana”» (G. Fornasari, Concussione, in A. Bondi, A. di Martino, G. Fornasari,<br />
Reati contro la pubblica amministrazione, 2 a ed., Torino 2008, p. 189-190).