il libro - Silvio Riondato
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194 R. Alagna<br />
F<strong>il</strong>e riservato ad esclusivo ne di studio<br />
anche l’uccisione della donna impura o infedele 44 . L’onore di costoro è, infatti, legato<br />
alla loro capacità di accudire la famiglia, di controllarne i membri, di difenderla e di<br />
garantire l’integrità sessuale delle donne 45 .<br />
La lesione dell’onore dei congiunti maschi realizzato da un comportamento sessualmente<br />
immorale di una donna della famiglia è condizionata, dunque, alla non<br />
reazione da parte del capo-famiglia: se questi, direttamente o tramite un sottoposto<br />
maschio, non provvede a neutralizzare <strong>il</strong> disonore arrecato dalla donna, la lesione<br />
dell’onore si perfeziona denitivamente 46 . Senza reintegrazione dell’onore l’intera<br />
comunità può essere coinvolta da questa lordura; la donna è <strong>il</strong> sacrario della famiglia<br />
e adeguato a questo ruolo deve essere <strong>il</strong> suo contegno 47 . Come dice la tradizione,<br />
quando una donna entra vestita da sposa nella casa di un uomo, la lascia soltanto avvolta<br />
nel drappo funebre 48 .<br />
Questo onore che è bene sociale supremo, che rappresenta <strong>il</strong> capitale simbolico<br />
necessario per <strong>il</strong> successo delle unioni fam<strong>il</strong>iari e per <strong>il</strong> riconoscimento sociale 49 , non<br />
può non essere ripristinato 50 : l’omicidio è, dunque, un obbligo morale che nasce<br />
direttamente dal concetto di onore 51 .<br />
L’assassinio non è tuttavia un esito ineluttab<strong>il</strong>e. Per restaurare l’onore compromesso<br />
dalla donna, l’uomo potrebbe anche ripudiarla o uccidere <strong>il</strong> suo amante. Teoricamente<br />
si potrebbe anche arontare un duro confronto verbale, ma di fatto nelle<br />
famiglie più conservatrici ci si aspetta una puricazione denitiva dell’onta subita,<br />
che normalmente signica l’uccisione della donna e del suo amante. E questo, para-<br />
come sia una concezione eccentrica, perché del tutto soggettiva, di onore come bene collettivo e sociale:<br />
non è leso se <strong>il</strong> tradimento rimane segreto, anche solo di alcuni membri della famiglia, ma è già distrutto<br />
se su una donna irreprensib<strong>il</strong>e circolano voci e <strong>il</strong>lazioni.<br />
44 Kiz<strong>il</strong>han I., Ehrenmorde, cit., p. 72 ss.<br />
45 Dietz A., Ehrenmord, cit., p. 1386.<br />
46 Kuzkaya H., Ehre und Scham, cit., pp. 22 ss. e 88; Schiffauer W., Die Gewalt der Ehre, cit., p. 65;<br />
Schiffauer W., Migration und kulturelle Dierenz. Studie für das Büro der Ausländerbeauftragten des<br />
Senats von Berlin, Berlin 2003, p. 30.<br />
47 E quindi anche quando la donna è stata del tutto incolpevolmente violentata, abusata. Non c’è<br />
distinzione, la “profanazione” esiste comunque, cfr., Tellenbach S., Ehrenmorde an Frauen, cit., p.<br />
706 ss.<br />
48 La citazione, anteposta alla prefazione, è tratta dall’autobiograa di C<strong>il</strong>eli S., Wir sind eure Töchter,<br />
nicht eure Ehre, Blanvalet, München 2006.<br />
49 Cfr., Oberwittler D.-Kasselt J., Ehrenmorde in Deutschland, cit., p. 15 ss.<br />
50 Si veda anche la rassegna casistica sistematizzata di tipologie di disonore presentata nel volume<br />
di Cöster A.C., Ehrenmord in Deutschland, cit., p. 109 ss.; la rassegna casistica è allo stesso tempo<br />
un’analisi criminologica delle declinazioni violente del concetto di onore. Da una prospettiva più<br />
intimistica, si veda anche la presentazione casistica nel volume, di grande successo già con la prima<br />
edizione londinese in lingua inglese, di önal A., Warum tötet ihr? Ehrenmorde in der Turkei, Droemer,<br />
München, 2008, p. 15 ss.<br />
51 Tra i vari, Oberwittler D., Kasselt J., Ehrenmorde in Deutschland, cit., p. 17; Pohlreich E.R.,<br />
Ehrenmorde, cit., p. 28.