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il libro - Silvio Riondato

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150 R. Borsari<br />

F<strong>il</strong>e riservato ad esclusivo ne di studio<br />

L’obbligo di adattamento concerne due proli 15 :<br />

- proli di diritto sostanziale, relativi alla criminalizzazione delle fattispecie previste<br />

quali crimini internazionali dallo Statuto 16 ;<br />

- proli di cooperazione internazionale, relativi alla cooperazione e all’assistenza<br />

giudiziaria fornita dagli Stati membri alla Corte penale internazionale.<br />

Tale partizione, oltre che a livello sistematico, si rivela ut<strong>il</strong>e al ne di individuare<br />

le speciche fonti normative dell’obbligo di adattamento.<br />

Quanto al primo prolo − criminalizzazione nel diritto interno di fatti costituenti<br />

crimini internazionali previsti dallo Statuto −, secondo una corrente di pensiero<br />

parrebbe non doversi reputare sussistente un vero e proprio obbligo circa siatta<br />

criminalizzazione 17 . Nondimeno, l’aermazione del principio di complementarietà<br />

della giurisdizione della Corte penale internazionale rispetto alle giurisdizioni penali<br />

nazionali 18 corrobora l’idea che lo Statuto si fondi sul presupposto della necessaria<br />

implementación del Estatuto de Roma de la Corte penal internacional. Contribuciones de América latina y<br />

Alemania, Montevideo 2006, p. 19.<br />

15 Per questa distinzione Bellelli, Come adattare l’ordinamento giuridico allo statuto della Corte dell’Aja,<br />

in Dir. pen. proc., 2003, p. 1301, nonché Id., Lo Statuto di Roma e la Costituzione italiana, cit., p. 1599-<br />

1605. cfr. ancora Bassiouni, Le fonti e <strong>il</strong> contenuto del diritto penale internazionale, cit., p. 9 ss.<br />

16 Artt. 5-8 bis st.<br />

17 Eccezion fatta per i crimini contro l’amministrazione della giustizia della corte previsti dall’art. 70<br />

dello statuto, che, al comma 4, lett. a), prevede che ogni Stato parte estenda le proprie leggi penali che<br />

puniscano reati contro l’integrità delle proprie procedure d’indagine e giudiziarie ai crimini previsti<br />

dallo stesso art. 70. Sul tema v., diusamente, Bellelli, I reati contro l’amministrazione della giustizia<br />

internazionale, in Lattanzi, Monetti (coord. da), La Corte penale internazionale, cit., p. 1261 ss.<br />

Sull’assenza di un obbligo di criminalizzazione per le altre fattispecie di cui allo statuto cfr. Id., Lo<br />

Statuto di Roma e la Costituzione italiana, ivi, p. 1600, n. 10 e Ambos, La implementación del estatuto<br />

de la corte penal internacional en Alemania, cit., p. 33. Sostiene invece “che la ricezione dei crimini<br />

internazionali negli ordinamenti interni appare costituire un obbligo per gli stati parte, assieme e<br />

prima ancora dell’obbligo di collaborazione con la corte” Mantovani, Sui principi generali del diritto<br />

internazionale penale, in Riv. it. dir. proc. pen., 2003, p. 54.<br />

18 Paragrafo 10 del preambolo dello Statuto di Roma e articolo 17. La letteratura in argomento è molto<br />

ampia, in conformità alla assoluta centralità di questo aspetto; per alcuni riferimenti v. Lattanzi, La<br />

complementarità, in Lattanzi, Monetti (coord. da), La Corte penale internazionale, cit., p. 179 ss.;<br />

Benvenuti, Complementarity of the international criminal court to national criminal jurisdictions, in<br />

Lattanzi, Schabas (eds.), Essays on the Rome statute of the international criminal court, cit., p. 21 ss.;<br />

Fronza, Principio di complementarietà, esercizio della giurisdizione e adeguamento a livello interno, in<br />

Amati, Caccamo, Costi, Fronza, Vallini, Introduzione al diritto penale internazionale, cit., p. 39<br />

ss.; Werle, Diritto dei crimini internazionali, cit., marg. 226-228; Stigen, e relationship between<br />

the international criminal court and national jurisdiction. e principle of complementarity, Leiden-<br />

Boston 2008; Holmes, e principle of complementarity, in Lee (ed.), e international criminal court.<br />

e making of the Rome statute. Issues, negotiations, results, e Hague-Boston-London 1999, p. 41<br />

ss.; Carnevali, I principi del primato e della complementarietà nel diritto penale internazionale, in Riv.<br />

it. dir. proc. pen., 2010, p. 1653 ss. Per un’analisi più ampia, con particolare riferimento anche alle<br />

posizioni giurisprudenziali sul giudizio di ammissib<strong>il</strong>ità di cui all’art. 17 st., cfr. Ambos, El test de<br />

complementariedad de la corte penal internacional (artículo 17 estatuto de roma). Un análisis sistemático

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