il libro - Silvio Riondato

192 R. Alagna
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spazi esistenziali più profondi delle dinamiche sociali e relazionali 25 .
Nella lingua turca, come in quella araba, si rintracciano diverse espressioni che
traducono il termine onore. È possibile rintracciarne due dimensioni esistenziali:
l’onore-seref e l’onore-namus. Il termine seref indica la reputazione di una persona
all’interno della sua comunità di appartenenza e della società tutta. Etimologicamente
proveniente dal greco nomos, il concetto di onore-namus, invece, è strettamente legato
all’onore sessuale della donna: il rapporto, tra la donna e la legge morale sessuale
che (in senso letterale) ella incarna, identica e assimila l’uomo a cui è congiunta e
gli uomini tutti della famiglia 26 . I due concetti rappresentano, in sostanza, il volto
che l’individuo mostra alla società e, allo stesso tempo, l’immagine che di costui essa
ne trae 27 .
L’onore-seref è dinamico e può accrescersi, diminuire o essere integralmente compromesso.
Tali oscillazioni dipendono sia dai comportamenti della persona a cui il
seref si riferisce, sia dal comportamento delle donne della famiglia in relazione all’onore-namus.
Una persona di sesso maschile che vive in un certo luogo e appartiene
a una determinata famiglia possiede una particolare misura di onore-seref. Questa
può essere incrementata attraverso comportamenti che rivelano coraggio, generosità
e forza; e può ridursi per il tramite di atteggiamenti che esprimono debolezza 28 . La
perdita di onore-seref danneggia non solo l’individuo che ha mostrato debolezza ma
anche la sua famiglia, che viene esclusa dalle attività economiche, che subisce aggressioni
e minacce, e a volte è costretta a lasciare il paese 29 .
La dimensione dell’onore-namus, incarna l’onore famigliare nella purezza sessuale
della donna prima del matrimonio e nella sua fedeltà e castità durante la relazione
coniugale. Con tale purezza del contegno sessuale ella conserva e protegge l’onore
della famiglia 30 . Essendo un onore incorporato nella donna, esso è presente sin dalla
nascita e può soltanto essere mantenuto o perduto 31 . Non si concepiscono, difatti,
modalità per la reintegrazione dell’onore-namus della donna 32 : una volta macchiato è
25 Cfr., H. Kuzkaya, Ehre und Scham, cit., p. 20 ss.
26 Si veda, E. Cakir-Ceylan, Gewalt im Namen der Ehre, cit., p. 5.
27 B. Erbil, Toleranz für Ehrenmörder?, cit., p. 155 ove si cita dal turco un saggio di Yalcin-Heckmann,
il quale nel descrivere il rapporto tra i due concetti di onore li sintetizza con onorevolezza, namus, e
onorabilità, seref.
28 Cfr., W. Schiffauer, Die Gewalt der Ehre: Erklärungen zu einem deutsch-türkischen Sexualkonikt, 4
ed., Suhrkamp, Frankfurt am Main 1990, p. 76.
29 Cfr., H. Kuzkaya, Ehre und Scham, cit., p. 21.
30 Si veda, I. Kizilhan, Ehrenmorde. Der unmögliche Versuch einer Erklärung: Hintergründe Analysen
Fallbeispiele, Regener, Berlin 2006, p. 72.
31 Proprio di incarnazione e incorporazione, Verkörperung, parla in un’intervista il fratello di Hatun
Sürücü, condannato per l’assassinio della sorella.
32 Cfr., E. Cakir-Ceylan, Gewalt im Namen der Ehre, cit., p. 5.