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sommario - Programmi di astrologia professionale

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Ricerca '90 Recensioni<br />

Serena Foglia, sociologa e psicologa assai famosa,<br />

è molto amica dell’<strong>astrologia</strong>. Ogni presentazione<br />

sarebbe inutile al nostro pubblico se<br />

tra questo non vi fossero le ultimissime leve che<br />

ignorano la storia dell’<strong>astrologia</strong> italiana negli<br />

ultimi trent’anni del secolo scorso e, per loro,<br />

desidero ricordare un fatto importante: Serena<br />

Foglia ebbe, all’inizio degli anni Settanta, il<br />

gran<strong>di</strong>ssimo merito <strong>di</strong> sdoganare l’<strong>astrologia</strong><br />

italiana dal ghetto orrendo in cui risiedeva, in un<br />

periodo in cui lo sdoganamento della psicanalisi<br />

era soltanto all’inizio. Per chi si fosse affacciato<br />

allo scenario culturale del nostro Paese tra la<br />

fine degli anni Sessanta e l’inizio <strong>di</strong> quelli Settanta,<br />

l’<strong>astrologia</strong> si sarebbe presentata in modo<br />

<strong>di</strong>cotomico, frammentario e, sotto certi aspetti,<br />

schizofrenico. Vi erano astrologi più o meno<br />

famosi che svolgevano il ruolo svolto oggi da<br />

Branko, Fox ed altri: li si vedevano a Capodanno<br />

in televisione e sulle riviste femminili più in<br />

voga. Dall’altra parte si registrava la presenza<br />

<strong>di</strong> un’astrologa molto colta, Rosanna Zerilli, che<br />

dalle pagine de Il Tempo Illustrato, teneva una<br />

rubrica, oltre che <strong>di</strong> oroscopi segnosolari, anche<br />

<strong>di</strong> risposte ai lettori e portava avanti, nel contempo,<br />

un <strong>di</strong>scorso politico <strong>di</strong> sinistra. Poi c’erano<br />

stu<strong>di</strong>osi isolati e promettenti tra cui Lisa<br />

Morpurgo, Massimo Frisari, chi scrive ed altri<br />

ancora. Il primo tentativo <strong>di</strong> dare una veste<br />

ufficiale e cre<strong>di</strong>bile all’<strong>astrologia</strong> italiana fu<br />

portato avanti dall’amico Federico Capone che<br />

nel 1970 fondava il C.I.D.A. a Torino, coagulando<br />

intorno ad esso pochi ma motivati stu<strong>di</strong>osi<br />

(personalmente conservo ancora la tessera<br />

numero 10 <strong>di</strong> questa associazione e posso <strong>di</strong>rmi,<br />

a ragione, tra i fondatori della stessa, proprio a<br />

partire dal 1970). A Federico Capone vanno,<br />

perciò, dei meriti gran<strong>di</strong>ssimi e non solo per<br />

questo egli è benvoluto ed apprezzato in tutta<br />

Italia.<br />

Ma la vera operazione <strong>di</strong> “sdoganamento”, come<br />

<strong>di</strong>cevo, la si ebbe soltanto nel 1975, ad opera <strong>di</strong><br />

Serena Foglia che, nel frattempo, avendo sostituito<br />

Capone alla guida del C.I.D.A. impresse<br />

Serena Foglia<br />

MATERNITÀ<br />

Rizzoli<br />

allo stesso una svolta sostanziale. Chi non abbia<br />

partecipato al Primo Convegno Internazionale<br />

<strong>di</strong> Astrologia, a Milano, nell’autunno del<br />

1975, non può comprendere bene <strong>di</strong> che passo<br />

si sia trattato.<br />

Serena Foglia scelse ed ottenne, come sede dei<br />

lavori, il prestigiosissimo Museo della Scienza<br />

e della Tecnica, e già questo dovrebbe farvi<br />

comprendere molte cose. Gran<strong>di</strong> astrologi internazionali,<br />

del calibro <strong>di</strong> André Barbault e <strong>di</strong><br />

Bruno Huber e <strong>di</strong> E<strong>di</strong>th Wangeman si confrontarono,<br />

al tavolo delle relazioni, con Serena<br />

Foglia, Helen Kinauer Saltarini, Mario A. Viterbi,<br />

Roberto Burò, Gianni Montobbio, Angelo<br />

Angelini, Lisa Morpurgo, Francesco Waldner,<br />

Ciro Discepolo, André l’Eclair, Tommaso Palamidessi,<br />

Sergio Ghivarello, Federico Capone e<br />

Rosanna Zerilli (nell’or<strong>di</strong>ne degl’interventi come<br />

poi furono pubblicati nel libro Astrologia oggi,<br />

Armenia e<strong>di</strong>tore).<br />

La sala era gremita, con molta gente in pie<strong>di</strong>.<br />

Parteciparono giornalisti dei maggiori quoti<strong>di</strong>ani<br />

italiani, nonché <strong>di</strong> perio<strong>di</strong>ci come Epoca e<br />

L’Europeo e varie testate ra<strong>di</strong>otelevisive. I<br />

me<strong>di</strong>a scoprivano “questo strano mostro” che<br />

era l’<strong>astrologia</strong> colta, un’<strong>astrologia</strong> che sembrava<br />

non avere nulla a che vedere con gli<br />

oroscopi segnosolari. Se pensate che la mia<br />

ricerca sulla schizofrenia, lì presentata, ebbe il<br />

riflesso <strong>di</strong> quattro colonne su Il Giorno <strong>di</strong><br />

Milano, potrete comprendere che si trattò <strong>di</strong> un<br />

avvenimento, nel nostro Paese, <strong>di</strong> una risonanza<br />

enorme. E possiamo <strong>di</strong>re che più o meno a<br />

partire da quella data si aprì, in Italia, presso<br />

l’intellighenzia ufficiale, un ampio <strong>di</strong>battito <strong>di</strong><br />

tipo epistemologico su tale <strong>di</strong>sciplina. Da qualche<br />

parte credo <strong>di</strong> conservare ancora i moltissimi<br />

articoli che uscirono, soprattutto su Il Manifesto<br />

(Marcello Cini), ma anche sull’Unità,<br />

su Paese Sera e poi, avanti negli anni, su<br />

Repubblica, Il Corriere della Sera e via <strong>di</strong>cendo.<br />

Ecco, non voglio <strong>di</strong>lungarmi ulteriormente su<br />

questo passaggio che a mio avviso dovrebbe<br />

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