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sommario - Programmi di astrologia professionale

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Derivazione delle lettere da un punto <strong>di</strong> vista storico ... Ricerca ’90<br />

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antichi era anche simbolicamente la madre, e tale lo è ancora per i<br />

popoli primitivi); inoltre la gamba (che senza dubbio fu per motivi <strong>di</strong><br />

semplicità che gli Egizi scelsero come fonogramma una gamba<br />

verticale anziché curva) ha un aspetto che generalmente è sempre<br />

piegato o lievemente piegato ed è <strong>di</strong>fficile da raddrizzare completamente<br />

e ben si presta a significare il femminile che per tra<strong>di</strong>zione è<br />

preposto a piegarsi <strong>di</strong> fronte all’uomo ed è in genere più flessibile (<br />

dal testo <strong>di</strong> Kallir, p.150).<br />

Il predecessore geroglifico della b consiste nel geroglifico della<br />

montagna posta in posizione orizzontale: tale attribuzione ci riporta<br />

ad una nozione <strong>di</strong> terra e <strong>di</strong> desiderio <strong>di</strong> elevazione, ed è per tale<br />

motivo che la Carroy ascrive alla b la correlazione oltreché con la<br />

Luna (simbolo della donna e del femminile per eccellenza) anche<br />

con i significati attribuibili alla nona casa, casa che riguarda l’espansione<br />

della coscienza e il desiderio <strong>di</strong> elevarsi intellettualmente. Dalla<br />

Crepy tale lettera è vista come in<strong>di</strong>cativa sia del modo con il quale<br />

provve<strong>di</strong>amo ad acquisire ed eventualmente <strong>di</strong>stribuire le nostre<br />

provviste e riserve e sia del modo ideale con il quale organizziamo la<br />

nostra vita pratica (3).<br />

La lettera C è stata vista, simbolicamente a causa della sua forma,<br />

quale immagine <strong>di</strong> due cavità: quella orale ed uterina (dal testo <strong>di</strong><br />

Kallir, p. 259). Designa, quin<strong>di</strong>, principalmente una forza creativa<br />

femminile. Dalla Carroy, la C viene identificata con il geroglifico da<br />

cui ha preso il via la K (è noto, infatti che il suono della c viene<br />

pronunciato spesso in modo duro e molte nostre parole che iniziano<br />

con la c, anticamente prevedevano invece proprio tale lettera) che ha<br />

la forma <strong>di</strong> una ciotola. Tale strumento era, in Egitto, l’utensile usato<br />

dai costruttori che se ne servivano per la preparazione <strong>di</strong> miscugli dei<br />

loro materiali. Sul piano astratto, esso rappresenta quin<strong>di</strong> il recipiente,<br />

l’ambiente nel quale si mescolano delle forze per creare una<br />

manifestazione materiale. E a causa <strong>di</strong> questi significati, questa<br />

lettera viene equiparata alla seconda casa, la quale, come sappiamo,<br />

presiede appunto all’acquisizione dei beni materiali del soggetto e per<br />

esteso alle risorse ed alle abilità da cui possono scaturire ricchezze.<br />

Dalla Crepy è vista, soprattutto quando la sua forma è svolta con<br />

angolosità ed eccessivi avvolgimenti, quale lettera significativa dell’egoismo<br />

personale.<br />

Anche la lettera D designa dei simboli del femminile: il nome greco<br />

della lettera è infatti delta e tale nome, che <strong>di</strong>venta sinonimo a sua<br />

volta <strong>di</strong> qualsiasi cosa abbia sagoma triangolare, è spesso usato,

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