sommario - Programmi di astrologia professionale
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Ricerca ’90 L’assegnazione dei suoni ai corpi celesti<br />
porta <strong>di</strong> accesso verso l’enucleazione del relativo armonico in<br />
qualsiasi suono dato e verso la possibilità <strong>di</strong> applicare l’estensione<br />
<strong>di</strong> questo concetto <strong>di</strong> “porta” all’armonia delle stelle. Si tratta <strong>di</strong> un<br />
accesso archetipico dominante, costituito da 4 gra<strong>di</strong> successivi<br />
della scala secondo il seguente schema:<br />
Ho chiamato accesso archetipico dominante questa possibilità del<br />
numero quattro anche per motivi linguistici. Qui si può realizzare,<br />
credo, il luogo preciso in cui suono e parola, si possono dare per così<br />
<strong>di</strong>re la mano. Il nome della quarta lettera dell’alfabeto ebraico,<br />
DALET, significa infatti propriamente (magicamente si potrebbe<br />
<strong>di</strong>re) “porta”.<br />
Comprendere l’accesso dal suono al linguaggio comporta allora<br />
anche la comprensione dei rapporti tra il sistema macrocosmico<br />
(astrale-zo<strong>di</strong>acale) e quello musicale. Si tratta <strong>di</strong> rapporti molto<br />
stretti e significativi in cui l’armonia delle sfere celesti e l’armonia<br />
dei suoni sembrano mostrarsi congruenti e spiegarsi reciprocamente.<br />
Dei rapporti tra sistema astro-zo<strong>di</strong>acale e sistema musicale si parla<br />
solitamente molto poco, e questo nonostante fra essi esistano<br />
connessioni concrete. La musica si fonda infatti su do<strong>di</strong>ci semitoni,<br />
come lo Zo<strong>di</strong>aco si basa su do<strong>di</strong>ci costellazioni. La musica identifica<br />
sette note in una scala tonale, così come vi sono sette pianeti<br />
principali nel sistema solare. La musica parla <strong>di</strong> “accor<strong>di</strong>” consonanti<br />
e <strong>di</strong>ssonanti; l’antico scrutatore del cielo parlava <strong>di</strong> “aspetti”<br />
consonanti e <strong>di</strong>ssonanti degli astri. Le analogie sono evidenti, e<br />
tuttavia sono state analizzate molto raramente e superficialmente<br />
nei campi dell’<strong>astrologia</strong> e della musica, mai in quello del linguaggio.<br />
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