etichettatura e presentazione dei prodotti di largo consumo: alimenti ...
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4. Etichettatura <strong>dei</strong> <strong>prodotti</strong> preconfezionati<br />
Le etichette <strong>dei</strong> <strong>prodotti</strong> alimentari preconfezionati devono obbligatoriamente riportare<br />
le seguenti in<strong>di</strong>cazioni (art. 3 del D. Lgs. 109/92):<br />
1. la denominazione <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta;<br />
2. l’elenco degli ingre<strong>di</strong>enti;<br />
3. la quantità netta o la quantità nominale;<br />
4. il termine minimo <strong>di</strong> conservazione o la data <strong>di</strong> scadenza;<br />
5. il nome o la ragione sociale o il marchio depositato e la sede del<br />
fabbricante o del confezionatore o <strong>di</strong> un ven<strong>di</strong>tore stabilito nella UE;<br />
6. la sede dello stabilimento <strong>di</strong> produzione o <strong>di</strong> confezionamento;<br />
7. il titolo alcolometrico volumico effettivo;<br />
8. il lotto <strong>di</strong> appartenenza del prodotto;<br />
9. le modalità <strong>di</strong> conservazione e/o utilizzazione;<br />
10. origine o <strong>di</strong> provenienza;<br />
11. la quantità <strong>di</strong> taluni ingre<strong>di</strong>enti o categorie <strong>di</strong> ingre<strong>di</strong>enti.<br />
Alcune delle suddette in<strong>di</strong>cazioni sono assolutamente obbligatorie, altre obbligatorie<br />
salvo casi <strong>di</strong> deroga previsti dalla legge, altre ancora obbligatorie in relazione alla<br />
destinazione d’uso.<br />
Nei paragrafi seguenti approfon<strong>di</strong>remo i requisiti relativi all’utilizzo <strong>di</strong> ciascuna<br />
in<strong>di</strong>cazione.<br />
4.1 Denominazione <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta<br />
E’ l’in<strong>di</strong>cazione più importante in quanto rappresenta il nome del prodotto e pertanto è<br />
sempre obbligatoria.<br />
DIFFERENTI TIPOLOGIE DI DENOMINAZIONE DI VENDITA<br />
Alcune denominazioni <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta sono legali, ovvero <strong>di</strong>sciplinate a livello comunitario (es. olio<br />
extravergine <strong>di</strong> oliva, vino) o nazionale (es. pasta <strong>di</strong> semola <strong>di</strong> grano duro, panettone,<br />
formaggio): ciò vuol <strong>di</strong>re che la normativa definisce la caratteristiche merceologiche che deve<br />
possedere l’alimento per poter utilizzare quella determinata denominazione <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta.<br />
Altre denominazioni <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta sono, invece, merceologiche ovvero fanno riferimento ad <strong>alimenti</strong><br />
<strong>di</strong>ffusi negli usi e nelle consuetu<strong>di</strong>ni alimentari (es. pizza, gelato, torrone) e quin<strong>di</strong>, pur non<br />
essendoci una co<strong>di</strong>fica normativa, sono comunemente conosciuti come tali sul mercato<br />
nazionale.<br />
Infine, una terza ed ultima tipologia, è la denominazione <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> fantasia (es. Grancereale,<br />
Tartufone, ecc.) ed è associata ad un prodotto alimentare nuovo, innovativo, frutto della ricerca<br />
dell’azienda; essa, pertanto, deve essere sempre seguita da una breve descrizione sulle<br />
caratteristiche del prodotto (ad esempio, nel caso del Grancereale, la descrizione sarà: Biscotto<br />
a base <strong>di</strong> cereali).<br />
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