30.05.2013 Views

etichettatura e presentazione dei prodotti di largo consumo: alimenti ...

etichettatura e presentazione dei prodotti di largo consumo: alimenti ...

etichettatura e presentazione dei prodotti di largo consumo: alimenti ...

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

• chiarezza: le in<strong>di</strong>cazioni devono risultare facilmente comprensibili per<br />

un consumatore me<strong>di</strong>o e non devono ingenerare dubbi sulle<br />

caratteristiche del prodotto acquistato; sono pertanto da evitare co<strong>di</strong>ci<br />

o altri elementi che non siano <strong>di</strong> imme<strong>di</strong>ata interpretazione e<br />

comprensione (es. il numero <strong>di</strong> iscrizione al REA del Registro Imprese<br />

della CCIAA in sostituzione della sede dello stabilimento <strong>di</strong> produzione);<br />

• leggibilità: le informazioni devono essere riportate in caratteri <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>mensioni tali da poter essere letti senza troppa <strong>di</strong>fficoltà; a tale scopo,<br />

per alcune tipologie <strong>di</strong> informazioni (ad esempio la quantità nominale) il<br />

legislatore ha definito la <strong>di</strong>mensione minima <strong>dei</strong> caratteri al <strong>di</strong> sotto <strong>dei</strong><br />

quali non è possibile scendere;<br />

• facilità <strong>di</strong> lettura: le in<strong>di</strong>cazioni <strong>di</strong> seguito elencate devono figurare nello<br />

stesso campo visivo, in modo da essere facilmente leggibili in una sola<br />

occhiata; gli operatori inoltre non devono riportare informazioni in punti<br />

nascosti, <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficile lettura o rimovibili (es. sigillo <strong>di</strong> confezionamento);<br />

Nello stesso campo visivo In campo visivo facoltativamente <strong>di</strong>verso<br />

Denominazione <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta Elenco degli ingre<strong>di</strong>enti<br />

Termine minimo <strong>di</strong> conservazione o data <strong>di</strong><br />

scadenza<br />

Sede o in<strong>di</strong>rizzo<br />

Quantità Nome o ragione sociale o marchio<br />

Titolo alcolometrico Sede dello stabilimento<br />

Lotto<br />

Altre informazioni previste per particolari<br />

tipologie <strong>di</strong> <strong>prodotti</strong> (es. istruzioni d’uso, valori<br />

nutrizionali, ecc).<br />

• indelebilità: gli operatori devono garantire l’indelebilità delle<br />

informazioni riportate in etichetta, affinché esse siano leggibili per tutta<br />

la vita commerciale del prodotto.<br />

Tali principi generali sono anche richiamati nel Co<strong>di</strong>ce del Consumo, (D. Lgs. 206 del 6<br />

settembre 2005), il testo normativo fondamentale, che nel rispetto della normativa comunitaria<br />

e nazionale, definisce le regole comuni <strong>dei</strong> processi <strong>di</strong> acquisto e <strong>di</strong> <strong>consumo</strong> nel nostro Paese.<br />

Ispirandosi al principio generale <strong>di</strong> <strong>di</strong>ligenza professionale, il Co<strong>di</strong>ce del Consumo vieta le<br />

pratiche commerciali ingannevoli e scorrette, tali da influenzare in modo rilevante il<br />

comportamento economico del consumatore me<strong>di</strong>o. Rientrano in questa fattispecie i <strong>prodotti</strong><br />

che omettono o riportano in modo occulto e poco trasparente le informazioni rilevanti per il<br />

consumatore così come quelli che inducono a pensare che l’alimento possiede caratteristiche<br />

che invece non ha.<br />

Le in<strong>di</strong>cazioni riportate sull’etichetta <strong>dei</strong> <strong>prodotti</strong> alimentari destinati alla<br />

commercializzazione sul mercato nazionale devono essere riportate in lingua italiana.<br />

E’ consentito l’utilizzo <strong>di</strong> altre lingue solo se:<br />

• il termine è <strong>di</strong>ventato <strong>di</strong> uso talmente corrente e generalizzato da non<br />

richiedere traduzioni (es.: Croissant utilizzato come denominazione <strong>di</strong> un<br />

prodotto da forno);<br />

• le menzioni originali non hanno corrispondenti nei termini italiani (es. Brandy).<br />

9 <strong>di</strong> 106

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!