Premessa L’etichetta è <strong>di</strong>ventata negli ultimi anni lo strumento prioritario per informare i consumatori sui <strong>prodotti</strong> immessi in commercio. Concepita inizialmente per agevolare le prassi commerciali e facilitare il libero scambio <strong>di</strong> merci, essa ha acquisito un progressivo valore ai fini della tutela <strong>dei</strong> <strong>di</strong>ritti <strong>dei</strong> consumatori. In alcuni settori produttivi, ad esempio quello dell’alimentare o <strong>dei</strong> cosmetici, la normativa comunitaria è piuttosto dettagliata ed impone agli operatori <strong>di</strong> riportare in etichetta una serie <strong>di</strong> in<strong>di</strong>cazioni sulle caratteristiche commerciali del prodotto acquistato. In altri settori invece, ad esempio quello della moda (<strong>prodotti</strong> tessili, abbigliamento, calzature, pelletteria), la normativa è meno dettagliata e questo favorisce le prassi commerciali che potrebbero ingenerare confusione nel consumatore circa la vera origine o natura <strong>dei</strong> <strong>prodotti</strong> acquistati. I risultati forniti dalle Autorità nazionali deputate al controllo (Ministero Sviluppo Economico, Ministero Politiche Agricole Alimentari Forestali, Ministero della Salute, Antitrust, Camere <strong>di</strong> Commercio, ecc.), segnalano che continuano ed essere presenti sul mercato <strong>prodotti</strong> che forniscono al consumatore in<strong>di</strong>cazioni errate o ambigue creando al riguardo false aspettative. Tra le fro<strong>di</strong> più comuni si segnalano: la mancata in<strong>di</strong>cazione della quantità del prodotto, l’omissione <strong>di</strong> taluni ingre<strong>di</strong>enti e/o sostante dannose per categorie sensibili <strong>di</strong> consumatori, la presenza <strong>di</strong> in<strong>di</strong>cazioni false o ambigue sull’origine del prodotto. Queste prassi commerciali scorrette, contrarie al principio della <strong>di</strong>ligenza professionale sancito dal Co<strong>di</strong>ce del Consumo, sono lesive <strong>dei</strong> <strong>di</strong>ritti del consumatore: devono essere quin<strong>di</strong> fortemente combattute perché alterano, o falsano in misura apprezzabile, le decisioni <strong>di</strong> acquisto in relazione ad un determinato prodotto e possono essere potenzialmente pericolose per la salute umana. L’etichetta rappresenta uno degli strumenti più importanti che i consumatori hanno a <strong>di</strong>sposizione per tutelarsi. La correttezza delle in<strong>di</strong>cazioni e la chiarezza <strong>dei</strong> contenuti rappresentano i primi in<strong>di</strong>catori della serietà del produttore e, quin<strong>di</strong>, dell’affidabilità del prodotto acquistato. Attraverso la Guida al <strong>consumo</strong> la Camera <strong>di</strong> Commercio <strong>di</strong> La Spezia si pone l’obiettivo <strong>di</strong> informare il consumatore sulle regole <strong>di</strong> <strong>presentazione</strong> <strong>dei</strong> principali beni <strong>di</strong> <strong>largo</strong> <strong>consumo</strong> (<strong>prodotti</strong> alimentari, cosmetici, del comparto moda, elettrodomestici), chiarendo le modalità che gli operatori commerciali devono adottare per etichettare correttamente i loro <strong>prodotti</strong>. Si auspica, così facendo, <strong>di</strong> dare un contributo operativo alla crescita dell’educazione al <strong>consumo</strong> <strong>dei</strong> citta<strong>di</strong>ni ed alla crescita delle scelte <strong>di</strong> acquisto consapevoli. 6 <strong>di</strong> 106
ETICHETTATURA DEI PRODOTTI ALIMENTARI 7 <strong>di</strong> 106