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SANDOKAN ALLA RISCOSSA - Testi Elettronici

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I trecento uomini erano già sulla spiaggia con quattro spingarde e si preparavano a chiudere il passo agli<br />

abitanti della capitale, se avessero tentato di fuggire verso le foreste.<br />

«Sono tutti pronti?» chiese Sandokan a Yanez il quale, insieme a Tremal-Naik, aveva regolato lo sbarco.<br />

«Sì, amico» rispose il portoghese.<br />

«Allora possiamo muoverci anche noi».<br />

«Hai ben notato dove si trova la casa del rajah?» «A metà delle piattaforme».<br />

«Stringiamoci allora verso terra per impedirgli di rifugiarsi nelle kotte e distruggiamo subito i ponti».<br />

«Ci avevo già pensato. Lo stringeremo in un cerchio di fuoco. É poi necessario che noi ci dividiamo. Tu<br />

assumerai il comando d'una decina di barche e batterai il villaggio dalla parte di levante, al di là dei ponti».<br />

«E tu?» «Io con altrettante spazzerò le piattaforme di ponente, oltre il capannone reale».<br />

«E le altre?» «Ne assuma il comando Tremal-Naik per investire la fronte del villaggio che guarda il lago. Vi<br />

possono essere delle scialuppe nascoste in mezzo a quella selva di palafitte, e il rajah, i suoi figli e il greco<br />

potrebbero approfittarne per fuggire; e questo non lo voglio assolutamente, m'intendi, Yanez?» «Per Giove!...<br />

Non sono ancora diventato sordo» rispose il sempre allegro portoghese.<br />

«Porta i miei ordini».<br />

«Fra un minuto tu sarai accontentato, fratellino. Non voglio tornarmene nell'Assam senza vederti rajah».<br />

Un momento dopo, i comandi si succedevano ai comandi a bordo della flottiglia e le barche si spostavano<br />

rapidamente, disponendosi su tre colonne.<br />

«Date dentro ai remi!...» gridò finalmente Sandokan, il quale dalla murata poppiera dell'ammiraglia<br />

sorvegliava attentamente tutte quelle mosse.<br />

«Ognuno al suo posto di combattimento!» Le tre piccole divisioni, già ordinate, si staccarono dalla spiaggia,<br />

muovendo rapidamente verso la capitale del rajah.<br />

Le tenebre cominciavano a scomparire, dileguandosi sotto l'invasione delle prime luci dell'alba.<br />

Le acque del lago, poco prima nere come se fossero d'inchiostro, si colorivano di tinte indefinibili. A levante<br />

qualche scintillio appariva di già.<br />

Immense bande d'uccelli acquatici salutavano l'aurora e il ritorno dell'astro diurno con grida festose e<br />

passavano, rapide come folgori, al di sopra della flottiglia, come se volessero augurarle la vittoria.<br />

Sulle gigantesche piattaforme del villaggio i fuochi a poco a poco si estinguevano, lanciando in aria le ultime<br />

faville.<br />

Anche sull'alta terrazza, ove s'innalzava la vasta capanna del rajah, i falò morivano.<br />

Sandokan, curvo sulla prora, colle braccia appoggiate al piccolo bompresso, guardava ferocemente la casa<br />

reale, cogli occhi iniettati di sangue. Era pur sempre, anche invecchiata, la terribile Tigre della Malesia, che<br />

dalle rive di Mòmpracem aveva fatto tremare, coi suoi invincibili prahos ed i suoi Tigrotti, tutte le popolazioni<br />

costiere del selvaggio Borneo.<br />

Si sarebbe detto che colla potenza del suo sguardo d'aquila cercava di attrarre fuori della sua dimora<br />

l'usurpatore del suo regno e l'assassino della sua famiglia.<br />

Un colpo di spingarda, sparato verso la costa, lo fece sobbalzare.<br />

Erano Kammamuri e Sapagar che assalivano di già le due kotte erette a difesa dei ponti.<br />

Si alzò di scatto, tendendo gli orecchi.<br />

Un secondo colpo rimbombò, salutando quasi il sole che in quel momento si alzava radioso sull'orizzonte.<br />

«Le mie spingarde!...» gridò. «Forza ai remi!... Sotto! Sotto!...» Le tre squadriglie si erano ormai separate,<br />

prendendo diverse direzioni.<br />

Quella di Yanez, più leggera, era già passata dinanzi all'ultima piattaforma del villaggio, mentre quella di<br />

Tremal-Naik si era arrestata dinanzi, pronta a mitragliare i fuggiaschi.<br />

Urla spaventevoli echeggiavano sulle ampie terrazze, e ondate di guerrieri passavano sopra i ponti, agitando<br />

forsennatamente i parang e i kampilang lucentissimi.<br />

Già nuvole di frecce cadevano in tutte le direzioni, senza ferire alcuno, poiché le barche non erano ancora a<br />

buona portata.<br />

A un tratto l'altra piattaforma, che reggeva la capanna reale, si coprì pure di difensori e parecchi colpi di fucile<br />

echeggiarono.<br />

Era la guardia del rajah che faceva fuoco contro la squadriglia di Sandokan e di Yanez, essendo queste due le<br />

più vicine.<br />

Ma non erano che una ventina di pessimi fucili che tuonavano, facendo più fracasso che danno.

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