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SANDOKAN ALLA RISCOSSA - Testi Elettronici

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«Sembrano di pessimo umore» disse Yanez. «Sfido io!... Vedersi sparire d'un tratto costolette d'Europa, della<br />

Malesia e dell'India!... Anche un antropofago sarebbe rimasto molto disilluso!» «Tu scherzi», disse Sandokan<br />

«e non pensi che se la barcaccia cola a picco cadremo fra le loro mascelle».<br />

«Se continua a galleggiare magnificamente!...» «Ed intanto ci allontaniamo sempre più dai nostri uomini».<br />

«Sono in buon numero, e perciò non ho alcuna inquietudine per loro. A terra, trincerati in mezzo agli alberi e<br />

colle spingarde, terranno testa a tutti i dayaki senza subire gravi perdite. Quando questa comica avventura<br />

finirà, andremo a raggiungerli e riprenderemo la nostra marcia».<br />

«Attraverso le selve?» chiese Tremal-Naik.<br />

«Per mio conto sono più sicure dei fiumi» rispose il portoghese il quale, anche nelle più difficili circostanze,<br />

manteneva il suo inalterabile buon umore.<br />

«E poi non abbiamo una riserva verso la costa? Sambigliong ha una trentina d'uomini e una fortezza in sua<br />

mano, è vero, Sandokan?» «Per Sambigliong non temo nulla» rispose la Tigre della Malesia. «La kotta è<br />

solidissima ed ha con sé trenta malesi d'un coraggio provato».<br />

«Allora tutto va bene» concluse Yanez. «Regaliamo qualche chicca a questi bestioni, tanto per calmare un po'<br />

la loro fame. Se sarà un po' indigesta, tanto peggio per loro».<br />

Piantò solidamente i piedi sulla tromba d'aria, s'appoggiò alla ciminiera, si tolse la carabina a due colpi che<br />

portava a bandoliera, e dopo essersi assicurato che le capsule erano a posto, mirò attentamente il più grosso<br />

gaviale.<br />

«Se non lo ammazzo, m'incarico di mangiarlo vivo ed intero» disse.<br />

«Allora sarai tu che farai una colossale indigestione» rispose Tremal-Naik, il quale si preparava pure a far<br />

fuoco.<br />

«Un rajah dell'Assam non può soffrire indigestioni» disse Sandokan seriamente.<br />

«E allora nemmeno il mio padrone che è il suo primo ministro» aggiunse Kammamuri.<br />

«State zitti, chiacchieroni!...» esclamò Yanez. «Finché mi fate ridere io non potrò mirare il mio bestione».<br />

«Sfondagli l'occhio, e la chicca gli entrerà nel cervello» disse la Tigre della Malesia.<br />

«Niente affatto, preferisco fargli mangiare la mia palla conica. Vedrai che salto gli farò fare. Toh!... Mi guarda<br />

come se già pregustasse le mie bistecche.<br />

A te, canaglia!...» Il capo dei sauriani, un mostro più lungo di cinque metri e probabilmente più affamato degli<br />

altri, data la sua mole, si era avvicinato alla tromba d'aria sulla quale il portoghese si teneva quasi ritto,<br />

mostrando le sue enormi mascelle e lanciando, di quando in quando, dei rauchi nitriti.<br />

«Come sei brutto!» esclamò Yanez. «Tu non hai il diritto di vivere».<br />

Abbassò la carabina e lo mirò fra le fauci spalancate.<br />

Una detonazione secca risuonò, seguita da un "evviva".<br />

Il gaviale, colpito in piena bocca, si rizzò di colpo sulla sua coda mostruosa giungendo quasi a livello della<br />

bocca d'aria, spalancando spaventosamente le formidabili mascelle irte di denti, poi si abbatté sulla tolda della<br />

barcaccia, come se fosse stato fulminato da una scarica elettrica. Non era però morto, poiché quelle bestiacce, al<br />

pari dei coccodrilli, dei caimani e anche dei pescicani, godono di una vitalità straordinaria.<br />

Rimase qualche minuto come intontito e stupefatto di quell'insolito cibo, poi si rizzò quasi verticalmente sulla<br />

coda e si mise a fare una serie di salti stravaganti da far scoppiare dalle risa anche l'uomo più grave e più serio<br />

dell'orbe terracqueo.<br />

Ora stramazzava sulla tolda, spalancando le sue enormi mascelle, ora si risollevava, contorcendosi come un<br />

mostruoso pitone, poi tornava a ricadere, rimanendo per qualche minuto ancora immobile. Non era però ancora<br />

spirato, poiché dopo un istante di riposo eccolo di nuovo sobbalzare, come se fosse stato morso da una<br />

tarantola, e riprendere i suoi ridicoli contorcimenti.<br />

«Per Giove!...» esclamò Yanez, il quale rideva a crepapelle, malgrado la gravità della situazione. «Non è<br />

capace di digerire quel maledetto pezzo di piombo che io gli ho regalato. Se avessi un po' di bicarbonato di soda<br />

glielo regalerei volentieri, tanto mi fa pena vederlo smaniare a quel modo.<br />

Disgraziatamente i dayaki mancano assolutamente di farmacisti».<br />

«Proviamo se quell'altro che gli sta presso e che lo guarda come trasognato, ha lo stomaco più robusto» disse<br />

Tremal-Naik. «Sarà un esperimento interessantissimo».<br />

«Voi scherzate e non pensate che se la barcaccia affonda da un momento all'altro, quei bestioni proveranno i<br />

loro denti sulle nostre carni anziché sul piombo» disse Sandokan, il quale era il solo che non rideva,<br />

preoccupato più degli altri della sorte dei suoi uomini.

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