SANDOKAN ALLA RISCOSSA - Testi Elettronici
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«Bah!...» disse Sandokan. «Se non sono elefanti quelli che si avanzano, per noi basteranno. Già io non credo<br />
che si tratti di pachidermi. Su, amici, in alto!...» Il fragore sordo si avvicinava lentamente e continuamente.<br />
Pareva veramente, come aveva detto Yanez, che una moltitudine di animali marciassero sotto l'immensa<br />
foresta.<br />
Di quando in quando i quattro avventurieri udivano degli strani fragori, come se delle onde s'infrangessero<br />
contro una spiaggia.<br />
«Dunque, Yanez?» chiese Sandokan, il quale si mostrava un po' preoccupato.<br />
«Delle bestie si avanzano indubbiamente» rispose il portoghese. «Credo però anch'io che non siano elefanti,<br />
quantunque quei giganteschi pachidermi siano abbastanza numerosi nelle foreste del Borneo».<br />
«Mi viene un dubbio».<br />
«Quale?» «Io una volta ho assistito ad una gigantesca emigrazione di bufali».<br />
«Cattivi come quelli indiani?» chiese Tremal-Naik.<br />
«Più selvatici ancora, se è possibile» rispose Sandokan. «I bufali di quest'isola non hanno paura nemmeno<br />
d'una colonna di guerrieri».<br />
«Ne so qualche cosa anch'io» disse Yanez. «Li abbiamo provati fra le selve di Labuan».<br />
«In alto» comandò Sandokan.<br />
Si aggrapparono alle piante gommifere, che si aggrovigliavano le une alle altre, innalzandosi parecchi metri e<br />
si misero al sicuro.<br />
La macchia si estendeva per più di cento metri quadrati, stretta dai soliti rotang e dai soliti nepentes, i quali<br />
mostravano i loro meravigliosi vasi variopinti, con dentro dell'acqua, più o meno pulita, ma pur sempre<br />
bevibile.<br />
Il male era che non poteva offrire una grande resistenza all'invasione di grossi animali.<br />
«Speriamo che non ci scorgano» disse Yanez. «Se gli animali che si avanzano fossero degli elefanti, povere le<br />
nostre costole!» «Credi che siano veramente dei pachidermi, dunque?» chiese per la seconda volta Tremal-<br />
Naik.<br />
«Te lo dirò quando compariranno» rispose il portoghese. «Tieni pronte le cartucce per ora».<br />
«Se è possibile, le economizzerò, anzi».<br />
«Tacete!» disse in quel momento Sandokan. «Stanno forzando la foresta».<br />
Il fragore aumentava rapidamente. Si udivano delle piante cadere e dei rami schiantarsi sotto degli urti<br />
certamente poderosissimi.<br />
Delle masse enormi dovevano attraversare la folta boscaglia.<br />
Ad un tratto Yanez mandò un grido.<br />
«Ho capito!...» «Che cosa?» chiese Sandokan.<br />
«Ho udito un muggito».<br />
«Dove?» «Toh!... Eccone un altro!... Sono davvero dei bufali selvaggi quelli che si avanZano».<br />
«Bestie cattive» disse Sandokan. «Se si accorgono della nostra presenza, daranno una carica così furiosa, da<br />
sfondare di colpo tutto questo gigantesco agglomeramento di piante. Che nessuno faccia fuoco, ve lo<br />
raccomando. Ci va di mezzo la nostra pelle».<br />
«Sono più terribili di quelli indiani, dunque?» chiese Tremal-Naik.<br />
«Non certo migliori» rispose Yanez. «I dayaki li temono più dei rinoceronti».<br />
«Emigrano di quando in quando?» «Sì, e in masse enormi. Guai se incontrano sul loro passaggio qualche<br />
carovana!... L'assaltano con furia incredibile e non lasciano vivo un solo uomo».<br />
«Eccoli» disse in quell'istante Sandokan. «Tenetevi bene stretti alle piante, poiché subiremo indubbiamente<br />
degli urti poderosi».<br />
Un branco d'animali, formato da una cinquantina di giganteschi bufali, di forme mastodontiche colla fronte<br />
larga, armata di due corna che s'incurvavano all'indietro, e il muso corto, s'avanzava lentamente attraverso la<br />
foresta, aprendosi il passo a gran colpi di testa.<br />
Doveva essere l'avanguardia, poiché in lontananza si udivano risuonare dei muggiti e si udivano anche degli<br />
alberi cadere, schiantati certamente dalle saldissime corna di quei pesantissimi e robustissimi animali.<br />
«Sono quasi grossi come i rinoceronti» disse Tremal-Naik. «Quelli indiani non raggiungono una simile mole».<br />
L'avanguardia, giunta dinanzi all'ammasso delle piante gommifere, si fermò un momento per cercare un<br />
passaggio, poi, non trovandone, indietreggiò per prendere lo slancio.<br />
«Tenetevi saldi!...» disse Sandokan. «Non rispondo della vita di chi cade».