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producono una maggiore caduta di<br />
tensione d’arco ed una maggiore costrizione<br />
del fuso d’arco. Nel caso di saldatura<br />
MAG, con protezione di miscela<br />
attiva, con polarità negativa al bagno, si<br />
hanno emissioni di vapori metallici<br />
(plasma stream) dal bagno sull’arco e<br />
instabilità d’arco fino alla sua estinzione,<br />
trasferimento irregolare con<br />
produzione di spruzzi e fumo intenso.<br />
Nel caso di trasferimento short arc, a<br />
basso apporto termico, si depositano<br />
cordoni eccessivamente bombati con<br />
rischio di mancanza di penetrazione.<br />
Esperimenti condotti con procedimento<br />
TIG hanno rilevato una notevole suscettibilità<br />
al “soffio magnetico” al di sopra<br />
di 8 bar, sia per preesistenza di campi<br />
magnetici, soprattutto su strutture tubolari<br />
e pipelines, sia per magnetismo<br />
indotto durante la saldatura in corrente<br />
continua. Il problema è stato risolto<br />
sperimentalmente con l’applicazione di<br />
una bobina avvolta intorno all’elettrodo<br />
di tungsteno (500 spire da 0,6 mm con<br />
corrente continua di circa 3 A) che ha<br />
instaurato un campo magnetico di circa<br />
140 Gs permettendo il deposito regolare<br />
alla pressione di 21 bar, corrente di<br />
100A, lunghezza d’arco di 2 mm e velocità<br />
di saldatura di 20 cm/min. Ulteriori<br />
prove sperimentali hanno evidenziato un<br />
miglioramento alimentando la bobina<br />
con CA.<br />
2.4 Influenza della pressione sulla<br />
composizione chimica del metallo<br />
depositato<br />
L’elevata pressione della camera<br />
influenza l’analisi chimica del metallo<br />
depositato attraverso tre meccanismi<br />
principali:<br />
• la riduzione della macchia catodica e<br />
anodica dell’arco a causa della costrizione<br />
del fuso d’arco (la sezione si<br />
restringe all’aumentare della pressione<br />
della camera) provoca un incremento<br />
di energia (maggiore densità di<br />
ionizzazione) e temperatura con<br />
conseguente maggiore vaporizzazione<br />
del metallo d’apporto e inevitabile<br />
perdita di elementi di lega,<br />
• la maggiore concentrazione del fuso<br />
d’arco influenza la geometria del<br />
bagno liquido ed agisce sulla penetrazione<br />
(i cordoni risultano più stretti e<br />
bombati); la vaporizzazione di<br />
elementi di lega nel metallo trasferito<br />
influenza la tensione superficiale del<br />
bagno e la fluidità del deposito,<br />
• l’assorbimento dei gas nel metallo<br />
liquido depositato aumenta al<br />
crescere della pressione.<br />
Indipendentemente da un generale<br />
aumento di ossigeno, azoto e idrogeno<br />
le reazioni chimiche legate alla<br />
concentrazione di manganese e silicio<br />
nei consumabili regolano i processi di<br />
disossidazione del bagno metallico.<br />
Si ha pertanto una diminuzione di Mn<br />
e Si nel deposito ed una maggiore<br />
concentrazione di ossidi di Mn e Si<br />
nella scoria. Può anche essere rilevato<br />
un leggero incremento della concentrazione<br />
del carbonio.<br />
Shielding gas flow rate (l/min)<br />
F. Lezzi - Principali problemi nella saldatura subacquea<br />
2.5 Gas di protezione<br />
Le numerose indagini effettuate per la<br />
determinazione delle opportune portate<br />
di gas protettivo nella saldatura MAG<br />
hanno individuato la portata di 10 l/min<br />
(Fig. 1) come ottimale per evitare contaminazioni<br />
del bagno metallico dai<br />
componenti gassosi (azoto o idrogeno)<br />
provenienti dall’esterno.<br />
La turbolenza nella protezione gassosa<br />
riduce i valori di tenacità del metallo<br />
depositato (Fig. 2).<br />
Le condizioni di prova sono state le<br />
seguenti:<br />
• atmosfera della camera = Trimix<br />
(He/O2/5%N2) Figura 1 - Portata ottimale della miscela di protezione in funzione della pressione.<br />
Charpy impact value (J)<br />
1000<br />
800<br />
600<br />
400<br />
200<br />
200<br />
190<br />
180<br />
170<br />
160<br />
150<br />
140<br />
130<br />
120<br />
110<br />
100<br />
90<br />
80<br />
70<br />
60<br />
50<br />
40<br />
30<br />
20<br />
10<br />
0<br />
LEGEND<br />
Szelagowski et al.<br />
Muleman et al.<br />
Richardson et al.<br />
Richardson et al.<br />
Muleman et al.<br />
Ar + 0,1 bar O 2<br />
Richardson and Nilson<br />
He + 0,5 bar CO 2<br />
0<br />
1 10 100<br />
Working pressure (bar)<br />
Test temperature (°C)<br />
Szelagowski et al.<br />
He based mixtures<br />
Richardson and Nilson<br />
Ar + 0,1 bar O 2<br />
-100 -90 -80 -70 -60 -50 -40 -30 -20 -10 0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100<br />
Figura 2 - Valori di resilienza Charpy su saldature effettuate alla pressione corrispondente a<br />
360 m di profondità: a) flusso di gas laminare, b) flusso di gas turbolento.<br />
Riv. Ital. Saldatura - n. 1 - Gennaio / Febbraio <strong>2007</strong><br />
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