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Numero 1 2007 - IIS

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producono una maggiore caduta di<br />

tensione d’arco ed una maggiore costrizione<br />

del fuso d’arco. Nel caso di saldatura<br />

MAG, con protezione di miscela<br />

attiva, con polarità negativa al bagno, si<br />

hanno emissioni di vapori metallici<br />

(plasma stream) dal bagno sull’arco e<br />

instabilità d’arco fino alla sua estinzione,<br />

trasferimento irregolare con<br />

produzione di spruzzi e fumo intenso.<br />

Nel caso di trasferimento short arc, a<br />

basso apporto termico, si depositano<br />

cordoni eccessivamente bombati con<br />

rischio di mancanza di penetrazione.<br />

Esperimenti condotti con procedimento<br />

TIG hanno rilevato una notevole suscettibilità<br />

al “soffio magnetico” al di sopra<br />

di 8 bar, sia per preesistenza di campi<br />

magnetici, soprattutto su strutture tubolari<br />

e pipelines, sia per magnetismo<br />

indotto durante la saldatura in corrente<br />

continua. Il problema è stato risolto<br />

sperimentalmente con l’applicazione di<br />

una bobina avvolta intorno all’elettrodo<br />

di tungsteno (500 spire da 0,6 mm con<br />

corrente continua di circa 3 A) che ha<br />

instaurato un campo magnetico di circa<br />

140 Gs permettendo il deposito regolare<br />

alla pressione di 21 bar, corrente di<br />

100A, lunghezza d’arco di 2 mm e velocità<br />

di saldatura di 20 cm/min. Ulteriori<br />

prove sperimentali hanno evidenziato un<br />

miglioramento alimentando la bobina<br />

con CA.<br />

2.4 Influenza della pressione sulla<br />

composizione chimica del metallo<br />

depositato<br />

L’elevata pressione della camera<br />

influenza l’analisi chimica del metallo<br />

depositato attraverso tre meccanismi<br />

principali:<br />

• la riduzione della macchia catodica e<br />

anodica dell’arco a causa della costrizione<br />

del fuso d’arco (la sezione si<br />

restringe all’aumentare della pressione<br />

della camera) provoca un incremento<br />

di energia (maggiore densità di<br />

ionizzazione) e temperatura con<br />

conseguente maggiore vaporizzazione<br />

del metallo d’apporto e inevitabile<br />

perdita di elementi di lega,<br />

• la maggiore concentrazione del fuso<br />

d’arco influenza la geometria del<br />

bagno liquido ed agisce sulla penetrazione<br />

(i cordoni risultano più stretti e<br />

bombati); la vaporizzazione di<br />

elementi di lega nel metallo trasferito<br />

influenza la tensione superficiale del<br />

bagno e la fluidità del deposito,<br />

• l’assorbimento dei gas nel metallo<br />

liquido depositato aumenta al<br />

crescere della pressione.<br />

Indipendentemente da un generale<br />

aumento di ossigeno, azoto e idrogeno<br />

le reazioni chimiche legate alla<br />

concentrazione di manganese e silicio<br />

nei consumabili regolano i processi di<br />

disossidazione del bagno metallico.<br />

Si ha pertanto una diminuzione di Mn<br />

e Si nel deposito ed una maggiore<br />

concentrazione di ossidi di Mn e Si<br />

nella scoria. Può anche essere rilevato<br />

un leggero incremento della concentrazione<br />

del carbonio.<br />

Shielding gas flow rate (l/min)<br />

F. Lezzi - Principali problemi nella saldatura subacquea<br />

2.5 Gas di protezione<br />

Le numerose indagini effettuate per la<br />

determinazione delle opportune portate<br />

di gas protettivo nella saldatura MAG<br />

hanno individuato la portata di 10 l/min<br />

(Fig. 1) come ottimale per evitare contaminazioni<br />

del bagno metallico dai<br />

componenti gassosi (azoto o idrogeno)<br />

provenienti dall’esterno.<br />

La turbolenza nella protezione gassosa<br />

riduce i valori di tenacità del metallo<br />

depositato (Fig. 2).<br />

Le condizioni di prova sono state le<br />

seguenti:<br />

• atmosfera della camera = Trimix<br />

(He/O2/5%N2) Figura 1 - Portata ottimale della miscela di protezione in funzione della pressione.<br />

Charpy impact value (J)<br />

1000<br />

800<br />

600<br />

400<br />

200<br />

200<br />

190<br />

180<br />

170<br />

160<br />

150<br />

140<br />

130<br />

120<br />

110<br />

100<br />

90<br />

80<br />

70<br />

60<br />

50<br />

40<br />

30<br />

20<br />

10<br />

0<br />

LEGEND<br />

Szelagowski et al.<br />

Muleman et al.<br />

Richardson et al.<br />

Richardson et al.<br />

Muleman et al.<br />

Ar + 0,1 bar O 2<br />

Richardson and Nilson<br />

He + 0,5 bar CO 2<br />

0<br />

1 10 100<br />

Working pressure (bar)<br />

Test temperature (°C)<br />

Szelagowski et al.<br />

He based mixtures<br />

Richardson and Nilson<br />

Ar + 0,1 bar O 2<br />

-100 -90 -80 -70 -60 -50 -40 -30 -20 -10 0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100<br />

Figura 2 - Valori di resilienza Charpy su saldature effettuate alla pressione corrispondente a<br />

360 m di profondità: a) flusso di gas laminare, b) flusso di gas turbolento.<br />

Riv. Ital. Saldatura - n. 1 - Gennaio / Febbraio <strong>2007</strong><br />

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