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Numero 1 2007 - IIS

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U. Natale et al. - Analisi sperimentale di coppie brasate 52NiCrMo6-G30<br />

Figura 6 - Difetti di adesione del metallo di<br />

apporto.<br />

notevole capacità di bagnare il metallo<br />

base, rifluisce agevolmente nel meato<br />

per attrazione capillare e non presenta<br />

fenomeni di liquazione durante tutta la<br />

brasatura.<br />

Le principali proprietà fisiche della lega<br />

di apporto prescelta per realizzare le<br />

brasature in esame sono riportate nella<br />

Tabella II.<br />

Le prime brasature così effettuate hanno<br />

presentato, però, alle prove distruttive<br />

del cono esterno, una serie di difetti<br />

costituiti essenzialmente da parziale<br />

riempimento del meato, di spessore<br />

variabile tra 0,02-0,04 mm, con<br />

mancanza di adesione della lega di<br />

apporto alla testa in carburo di tungsteno<br />

(Fig. 6); non è stato possibile<br />

eliminare questo tipo di difettosità attraverso<br />

alcuni accorgimenti tecnici<br />

convenzionali quali, ad es., l’adozione di<br />

un cannello doppio per il riscaldamento<br />

o la realizzazione di un foro di sfiato<br />

Figura 8 - Eliminazione dei difetti di<br />

adesione.<br />

84 Riv. Ital. Saldatura - n. 1 - Gennaio / Febbraio <strong>2007</strong><br />

TABELLA II - Proprietà fisiche della lega di apporto.<br />

Intervallo di fusione: .......................................... 595 - 600 °C<br />

Temperatura di esercizio: ................................. 610 °C<br />

Forno: ................................................................... ~ 700 °C<br />

Densità: ................................................................ ~ 9,3 g/cm 3<br />

Resistenza alla trazione: ....................................400 - 500 N/mm 2<br />

Allungamento (l=5d): ......................................... 25 - 35 %<br />

Durezza: ............................................................... ~ 100 HB 30<br />

Resistività ρ: ........................................................ 0,06 ∝Wm<br />

Figura 7 - Foro di sfiato nel cono femmina.<br />

(Fig. 7), nel cono femmina. Ci è riuscito<br />

di eliminarle, però, facendo ruotare, al<br />

raggiungimento della temperatura di<br />

brasatura, di due giri completi il cono<br />

maschio (Fig. 8), con l’ausilio di una<br />

pinza: quest’azione meccanica ha<br />

evidentemente favorito una distribuzione<br />

pressocchè uniforme della lega<br />

fusa nel meato contribuendo a realizzare,<br />

assieme alle scelte già discusse, le<br />

condizioni ottimali dell’intero processo<br />

di brasatura secondo il<br />

quale sono state realizzate,<br />

perciò, le giunzioni<br />

brasate nelle successive<br />

fasi dello studio.<br />

Analisi numericosperimentale<br />

Individuate così le<br />

condizioni ottimali per<br />

brasare i due materiali di<br />

cui è costituita l’anima<br />

di calibratura, prima di<br />

procedere alle prove di<br />

trazione volte ad individuare<br />

la geometria della<br />

conicità di cianfrinatura<br />

dei lembi in grado di<br />

assicurare la massima<br />

capacità di resistenza a<br />

0,02 a 0,04<br />

trazione della<br />

brasatura, si è<br />

ritenuto utile<br />

individuare per<br />

via teorica il<br />

livello di sollecitazione<br />

cui sono<br />

sottoposte in<br />

esercizio le<br />

diverse brasature<br />

da testare.<br />

A questo proposito<br />

si è provveduto<br />

a condurre un’analisi numerica agli<br />

elementi finiti per valutare lo stato<br />

tensionale in corrispondenza del cono<br />

medio della lega di apporto il cui spessore<br />

normale (meato) è stato sempre<br />

assunto pari a 0,04mm.<br />

Con riferimento alla Figura 9, una volta<br />

fissati per tutti i modelli analizzati in<br />

25 mm la lunghezza assiale l del cono<br />

maschio ed in 6 mm il suo diametro<br />

minore d, si è fatto variare il diametro<br />

maggiore D dello stesso cono secondo i<br />

valori 16-18-20-22-24 mm a cui è stato<br />

sempre ricondotto anche il diametro D’<br />

del cono femmina con una rettifica postbrasatura.<br />

I cinque modelli, di cui nella Figura 10<br />

sono riportati alcuni esemplari, caratterizzati<br />

dai rapporti<br />

δ = D/d = 2.66 - 3.00 - 3.33 - 3,66-4.00,<br />

sono stati individuati, nell’ordine, con le<br />

lettere A-B-C-D-E.<br />

Portare in battuta<br />

3m ni<br />

Diametro iniziale<br />

Diametro rettificato<br />

Figura 9 - Parametri geometrici dei modelli<br />

di provini.

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