31.05.2013 Views

quando e perché il film-tv crea dipendenza. Nel ... - Cinematografo

quando e perché il film-tv crea dipendenza. Nel ... - Cinematografo

quando e perché il film-tv crea dipendenza. Nel ... - Cinematografo

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

SPECIALE<br />

UUna volta spalancata la porta non se ne esce indenni. Qual è <strong>il</strong> segreto? Ognuno ha <strong>il</strong><br />

suo, come direbbe David Lynch, <strong>il</strong> giusto intruglio di pathos, suspense e ironia. Il<br />

minimo comune denominatore è la sceneggiatura di ferro, non è un caso che attori<br />

noti come Matt D<strong>il</strong>lon, Kathy Bates o Chazz Palminteri abbiano fatto <strong>il</strong> salto alla regia<br />

sperimentandosi proprio su questi terreni. Che si tratti di struttura orizzontale o<br />

verticale, la storia è studiata fino all’ultimo dettaglio. A volte la mano è più importante,<br />

vedi episodi di E.R. o CSI diretti da Quentin Tarantino o la bellissima miniserie Angels<br />

in America di Mike Nichols, e <strong>il</strong> legame col mezzo cinematografico più stretto. Di<br />

solito sono prodotti pensati per la televisione (serie-seriali) con connotazioni<br />

fortemente cinematografiche: panoramiche mozzafiato, interpreti-personaggi eroici,<br />

dialoghi perfetti e moltissima azione. Alcuni sono ottimi prodotti di genere (The<br />

Shield), altri hanno una marcia in più e spunti geniali: la deriva lynchiana di Lost, <strong>il</strong><br />

ritmo di 24 pensato in tempo reale (24 ore), l’idea che <strong>il</strong> protagonista di Prison Break<br />

segua <strong>il</strong> tracciato che ha sul corpo, tatuato a vista, per 22 episodi.<br />

Il legame con <strong>il</strong> cinema è fortissimo, non solo <strong>perché</strong> chi scrive lo conosce e lo cita<br />

(Cast Away, Il fuggitivo, I tre giorni del Condor, Pap<strong>il</strong>lon, Il braccio violento della legge,<br />

Il cattivo tenente…, i titoli sono moltissimi) e <strong>perché</strong> spesso <strong>il</strong> successo è retrospettivo,<br />

è <strong>il</strong> caso di 24: impossib<strong>il</strong>e da apprezzare a puntate, imperdib<strong>il</strong>e in dvd. Ma più<br />

frequentemente la serie continua <strong>il</strong> suo corso di vita naturale nella versione<br />

homevideo, sottraendo pubblico al grande schermo.<br />

Addentrandoci ulteriormente in questo mondo nuovo e sterminato, abbiamo<br />

scoperto che <strong>il</strong> fenomeno ha sul web (e in edicola) seguaci accaniti: i serial dipendenti.<br />

Popolo notturno, di ogni sesso ed età, si ingozza di puntate senza soluzione di<br />

continuità e fino allo sfinimento (vedi intervista a Ferzan Ozpetek pag. 18). Abbiamo<br />

rintracciato una “Lostpedia” e l’esistenza di un linguaggio a parte (“lo script del p<strong>il</strong>ot<br />

proiettato allo screening è di un ghost writer molto bravo nei subplot”). Scovato che<br />

la IV collana di 24, appena uscita, non solo sta facendo palpitare i fan (le prenotazioni<br />

online sono alle stelle), ma persino a Kabul, all’interno del quartiere m<strong>il</strong>itare, si<br />

attendono con ansia i nuovi episodi dell’unico serial in cui non si sorride mai.<br />

Abbiamo deciso, quindi, del tutto arbitrariamente di dividere l’inserto in due,<br />

dedicando la prima parte ai “thr<strong>il</strong>ler”, mettendoci dentro polizieschi, drammi<br />

carcerari, thr<strong>il</strong>ler dell’anima (Lost), lasciando fuori per necessità ciò che a nostro<br />

giudizio era meno “cinematografico”. Raggruppando nella seconda parte quelli che<br />

abbiamo denominato i “Casi clinici”, da Dr. House a Grey’s Anatomy alle meravigliose<br />

Casalinghe disperate, cercando chiavi di lettura insolite, interrogando esperti,<br />

interpretando alla Damon Lindelof, sceneggiatore di Lost, i segni. Che dimostrano<br />

una visione globale più lungimirante del mezzo e che copiare è un’arte…<br />

MENTI CR<br />

Le serie sono moltissime e danno <strong>dipendenza</strong>, non solo da Tv. Abbiamo<br />

cercato di carpirne <strong>il</strong> segreto e scoperto che chi le ha inventate è un<br />

genio (del male). E <strong>il</strong> cinema ci ha messo lo zampino…<br />

DI MARINA SANNA<br />

34 RdC Marzo 2007<br />

Il cast al completo<br />

di Lost. In primo<br />

piano Matthew Fox,<br />

Terry O'Quinn ed<br />

Evangeline L<strong>il</strong>ly

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!