quando e perché il film-tv crea dipendenza. Nel ... - Cinematografo
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iF<strong>il</strong>mDelMese<br />
INTRIGO A BERLINO<br />
Un thr<strong>il</strong>ler da museo del cinema per Soderbergh. Nostalgico e bellissimo<br />
IN USCITA<br />
58 RdC Marzo 2007<br />
La topografia berlinese d<strong>il</strong>aniata<br />
e sventrata dalle bombe - è <strong>il</strong> 1945<br />
- e un genere classico del cinema, <strong>il</strong> noir,<br />
ripensato in chiave f<strong>il</strong>ologica, non<br />
possono fare a meno del trasparente.<br />
Una jeep, con a bordo <strong>il</strong> corrispondente<br />
di guerra Jake Geismer<br />
(un George Clooney ingolfato nella sua<br />
divisa m<strong>il</strong>itare) e <strong>il</strong> suo autista, <strong>il</strong><br />
caporale Tully (Toby Maguire), che si<br />
muove tra le rovine di Berlino e<br />
Potsdam, dove la conferenza di pace<br />
dei leader dei paesi vincitori<br />
disegneranno <strong>il</strong> mondo della seconda<br />
metà del Novecento, usa <strong>il</strong> vecchio e<br />
tradizionale effetto speciale per<br />
GEORGE CLOONEY E CATE BLANCHETT<br />
SULLE ORME DI NOTORIUS<br />
suggerire l’<strong>il</strong>lusione imperfetta,<br />
convenzionale, concordata del trovarsi<br />
“lì ed allora”. Gli intrighi, le colpe, la<br />
disperazione, gli inganni, la ragnatela di<br />
rapporti loschi, la violenza esplicita ed<br />
ambigua del noir chiedono al regista<br />
Steven Soderbergh e allo spettatore di<br />
dislocare, con un atto di fiducia e di<br />
complicità reciproca, i corpi degli attori<br />
di oggi e la sensib<strong>il</strong>ità e <strong>il</strong> modo di<br />
guardare della modernità in una<br />
retroproiezione cinef<strong>il</strong>a. Clooney e la<br />
donna amata Lena (una seducente Cate<br />
Blanchett in black) e perduta <strong>quando</strong><br />
erano i cannoni e non i battiti del cuore<br />
<strong>il</strong> metronomo della colonna sonora, i<br />
traffici di Tully, le spie e le controspie, i<br />
pedinamenti e gli agguati, sono<br />
raccontati con la stessa tecnica e con<br />
alcune delle inquadrature,<br />
REGIA STEVEN SODERBERGH<br />
Con George Clooney, Cate Blanchett<br />
Genere Thr<strong>il</strong>ler, bianco & nero<br />
Distr. Warner Bros.<br />
Durata 105’<br />
amorevolmente ricostruite, di<br />
Casablanca, Notorius, Testimone<br />
d’accusa, Il terzo uomo (solo per citare i<br />
titoli più riconoscib<strong>il</strong>i). Oltre al<br />
bellissimo e nostalgico bianco e nero<br />
anche gli obiettivi di ripresa sono da<br />
museo del cinema per fotocopiare le<br />
atmosfere d’epoca. La musica e la<br />
recitazione di impostazione teatrale<br />
ricalcano uno st<strong>il</strong>e prelevato dalle<br />
bobine di una moviola della memoria<br />
visiva. La storia procede, secondo la<br />
grammatica di alcuni f<strong>il</strong>m noir,<br />
spostando costantemente <strong>il</strong> punto di<br />
vista tra i personaggi principali e con <strong>il</strong><br />
punto di vista slitta e si muove la<br />
presunta verità dell’intreccio. Si segue <strong>il</strong><br />
f<strong>il</strong>m con la stessa curiosità con cui si<br />
sfoglia un libro sul vecchio cinema.<br />
ENRICO MAGRELLI