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quando e perché il film-tv crea dipendenza. Nel ... - Cinematografo

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telecomando DVD Inside Cinema Libri Colonne sonore<br />

Attraverso lo<br />

schermo.<br />

Cinema e<br />

cultura<br />

cattolica in<br />

Italia. 3 voll.<br />

a cura di<br />

Ruggero Eugeni<br />

e Dario E. Viganò<br />

ed. Ente dello<br />

Spettacolo<br />

€ 75,00<br />

Da non perdere a cura di Giorgia Priolo<br />

80 RdC Marzo 2007<br />

Terreni inesplorati<br />

Primi passi<br />

Cinema, Chiesa e cultura cattolica: un rapporto sconosciuto<br />

DI GIAN PIERO BRUNETTA<br />

Novecento pagine, una trentina<br />

di giovani e alcuni studiosi<br />

affermati come Bettetini, Bernardini,<br />

Casetti, Laura e Scoppola, per i tre<br />

volumi curati da Ruggero Eugeni e<br />

Dario Viganò, un vero evento per gli<br />

studi sul cinema italiano. Un’impresa<br />

in cui si accostano – non sempre<br />

riuscendo a integrarle bene tra loro –<br />

storia d’Italia, storia del cinema e<br />

microstorie e si ricostruisce, alla luce<br />

di uno spirito apprezzab<strong>il</strong>mente laico,<br />

la memoria dei rapporti tra cultura<br />

cattolica, Chiesa e cinema lungo <strong>il</strong> XX<br />

secolo. Un’opera destinata a divenire<br />

un punto di riferimento per futuri<br />

lavori, uno strumento di studio e non<br />

di battaglia culturale, un primo vero<br />

sforzo di ricomporre tasselli<br />

importanti e sconosciuti di una storia<br />

finora vista e studiata nei suoi aspetti<br />

conflittuali, repressivi, di rifiuto, o per<br />

le sue caratteristiche più<br />

oleografiche. Gli autori hanno<br />

lavorato sulla breve e media durata<br />

tentando di annodare, in base a<br />

qualche denominatore comune<br />

(domina quello della modernità).<br />

molti f<strong>il</strong>i entro la trama e ordito di<br />

una storia ad alto grado di<br />

complessità. Nonostante l’ampiezza<br />

dello sguardo, le ricerche d’archivio e<br />

la cura nella ricostruzione (le mie<br />

preferenze vanno ai saggi di Elena<br />

Mosconi, per la loro capacità di<br />

valorizzare la ricerca analitica e<br />

WALT DISNEY’S SILLY SYMPHONIES<br />

A companion to the classic cartoon series<br />

R. Merrit, J.B. Kaufman, ed. Cineteca del Friuli, € 50,00<br />

Ricco volume che farà la gioia degli amanti di Walt Disney<br />

e di tutti i cartoon. Ma anche per chi fosse rimasto fermo a<br />

Fantasia e non conoscesse la serie delle S<strong>il</strong>ly Symphonies,<br />

le insuperate e pirotecniche sintesi di musica e immagini<br />

che Walt Disney creò tra <strong>il</strong> ‘29 e <strong>il</strong> ‘39, segnaliamo questa nuova<br />

pubblicazione della Cineteca del Friuli. Opera di due tra i massimi esperti<br />

disneyani, e frutto di anni di ricerche, <strong>il</strong> volume contiene non solo<br />

dettagliate schede f<strong>il</strong>mografiche di tutte le Symphonies realizzate (dai Tre<br />

porcellini al Pifferaio magico), ma anche appendici su quelle che non hanno<br />

mai visto la luce. Solo in inglese, ma riccamente <strong>il</strong>lustrato.<br />

combinare ottiche descrittive e<br />

interpretative) confesso però, da<br />

laico, d’essere rimasto sulla mia fame.<br />

La sensazione forte è di essere<br />

ancora all’inizio di un viaggio che vale<br />

la pena proseguire andando ad<br />

affrontare aspetti rimasti, per varie<br />

ragioni, in ombra. Si vorrebbe sapere<br />

in che percentuale la cultura cattolica<br />

è entrata a far parte del cinema<br />

italiano e in che momenti ne alimenta<br />

non solo a livello di superficie la<br />

carne e <strong>il</strong> sangue. Dove e in che<br />

autori si coglie un’anima cattolica che<br />

unisce vari livelli del cinema italiano?<br />

E <strong>perché</strong> non dedicare in futuro<br />

nuove riflessioni sul ruolo politico e di<br />

organizzazione della cultura<br />

cinematografica di personaggi come<br />

Gedda e del suo uso del cinema<br />

all’interno dell’azione dei Comitati<br />

Civici, o di Padre Morlion, figura<br />

tratteggiata a bulino da Elena<br />

Dagrada, ma che non viene fuori a<br />

tutto tondo, o studiare l’azione di go<br />

and stop sul cinema italiano dei vari<br />

ministri cattolici del dopoguerra da<br />

Andreotti a Scalfaro? O analizzare<br />

alcune figure di critici cattolici che<br />

hanno lasciato un segno importante,<br />

o approfondire <strong>il</strong> ruolo di formazione<br />

della culturale popolare esercitato dai<br />

Cineforum con qualche bel lavoro di<br />

storia orale? Le strade da percorrere<br />

sono ancora molte. L’augurio è di non<br />

fermarsi qui.<br />

UNO SGUARDO AL BUIO<br />

Cinema, critica, psicoanalisi<br />

Enzo Natta, ed. Effatà, € 12,00<br />

L’opera f<strong>il</strong>mica come terreno di esplorazione dell’inconscio<br />

anche dello spettatore che la ri<strong>crea</strong> immedesimandosi in<br />

essa. Questa è l’affascinante e controversa sfida della<br />

critica psicoanalitica, <strong>il</strong> modello interpretativo che Enzo<br />

Natta analizza spaziando dal cinema classico a quello recentissimo. Un ag<strong>il</strong>e<br />

saggio stimolante e pieno di spunti di riflessione. Uno per tutti: e se la<br />

carenza di “capolavori” nel cinema contemporaneo fosse originata dalla<br />

depressione che affligge la maggior parte degli autori? Potrebbe davvero<br />

essere <strong>il</strong> blocco della speranza, male del nostro tempo, a spingere anche i<br />

cineasti sulle soglie del s<strong>il</strong>enzio?

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