quando e perché il film-tv crea dipendenza. Nel ... - Cinematografo
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DIARIO DI UNO SCANDALO<br />
Psicosi, vulnerab<strong>il</strong>ità e amori proibiti: Dench impareggiab<strong>il</strong>e, accanto a Cate Blanchett<br />
IN SALA<br />
E’ di pochi anni fa la vicenda<br />
dell’insegnante americana finita<br />
in carcere per la relazione con uno<br />
studente. Del rapporto i media hanno<br />
rivelato ogni particolare fino<br />
all’apparente lieto fine: i due sono oggi<br />
sposati. Restano aperte le domande di<br />
fondo: cosa spinge una donna matura<br />
a sedurre un ragazzino? Perché un<br />
teenager ricerca una figura così<br />
smaccatamente materna? E quale<br />
ruolo giocano i comprimari: mariti,<br />
padri, amici, persino figli? Diario di uno<br />
scandalo, l’intenso f<strong>il</strong>m di Richard Eyre<br />
tratto dal romanzo di Zoe Heller che a<br />
quella “tragedia americana” sembra<br />
RISULTATO TOCCANTE CHE RIFUGGE DA<br />
MORBOSITA’ E LUOGHI COMUNI<br />
ispirato, risponde implicitamente ai<br />
quesiti facendo piazza pulita dei luoghi<br />
comuni e rifuggendo i momenti a base<br />
erotica per concentrarsi sui sentimenti,<br />
sulle paure, sulle nevrosi dei<br />
protagonisti. Eyre costruisce un quadro<br />
dove Sheba, l’infelice quarantenne<br />
fatta vivere da Cate Blanchett, <strong>il</strong><br />
giovane amante Steven, <strong>il</strong> comprensivo<br />
marito Richard, sono dolorosamente<br />
artefici del proprio destino pur<br />
restando tutto sommato sullo sfondo.<br />
A tenere i f<strong>il</strong>i la frustrata insegnante<br />
ultrasessantenne Barbara, cui<br />
un’impareggiab<strong>il</strong>e Judi Dench regala<br />
toccanti sfumature. Il diario dello<br />
scandalo è <strong>il</strong> quaderno su cui l’anziana<br />
signora ferma pensieri ed emozioni,<br />
ma soprattutto <strong>il</strong> dolore che ne ha<br />
congelato l’esistenza in un eterno<br />
REGIA RICHARD EYRE<br />
Con Cate Blanchett, Judi Dench, B<strong>il</strong>l Nighy<br />
Genere Drammatico, colore<br />
Distr. 20th Century Fox<br />
Durata 92’<br />
presente. L’incontro con Sheba è<br />
l’ultima spiaggia, la mano cui<br />
aggrapparsi sull’orlo del precipizio.<br />
Poco importa, allora, che la salvezza<br />
passi per la rovina degli altri, in primo<br />
luogo dell’amata Sheba cui con calcolo<br />
spietato distrugge la vita.<br />
Sembrerebbe <strong>il</strong> ritratto di un mostro, di<br />
una Hannibal Lecter dell’anima, invece<br />
è la radiografia di un essere a suo<br />
modo vulnerab<strong>il</strong>e, malato di solitudine,<br />
vittima delle proprie stesse psicosi.<br />
Inut<strong>il</strong>e dire che Judi Dench, insieme a<br />
un’altra lady di ferro, la Ellen Mirren di<br />
The Queen, meriterebbe più di un<br />
oscar. Il ruolo è di quelli che valgono<br />
una carriera e che l’attrice avrebbe<br />
dovuto strappare con la forza a Bette<br />
Davis, se la star fosse ancora viva.<br />
ANGELA PRUDENZI<br />
Marzo 2007 RdC 57