31.05.2013 Views

kant_il pensiero_della_bellezza.pdf - Lettere e Filosofia

kant_il pensiero_della_bellezza.pdf - Lettere e Filosofia

kant_il pensiero_della_bellezza.pdf - Lettere e Filosofia

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

12<br />

le apparenze, per poterle “leggere come esperienza”. 15 Questo compitare e s<strong>il</strong>labare le<br />

lettere e le s<strong>il</strong>labe del mondo, questo Buchstabieren, oggettiva l’esperienza e rende<br />

ragione (matematico-causale, obiettivante) delle apparenze leggendo <strong>il</strong> libro gal<strong>il</strong>eiano<br />

scritto in cerchi e triangoli Cosa significa allora che “oltre lo Buchstabieren” la<br />

nostra “capacità conoscitiva” sente “un bisogno assai più alto”? 16 Nella conoscenza<br />

<strong>della</strong> natura l’in sé è assente. Tra le apparenze non trovo fini in sé. Incontro però la<br />

<strong>bellezza</strong> e la incontro come contingente.<br />

Necessità delle apparenze, impossib<strong>il</strong>ità dei fini in sé, presenza contingente <strong>della</strong><br />

<strong>bellezza</strong>: sono questi i tre volti (conoscitivo, morale, estetico) <strong>della</strong> natura.<br />

Bellezza e gusto hanno dunque, come scrive Kant nella Prefazione alla CdG, <strong>il</strong> carattere<br />

dell’“enigmatico” Ciò che, nel principio del Giudizio estetico, costituisce das<br />

Rätselhafte 17 - e cioè, la relazione che la <strong>bellezza</strong> esibisce tra conoscenza e piacere - 18<br />

pone al “f<strong>il</strong>osofo trascendentale” <strong>il</strong> compito di “scoprire la sua origine [Ursprung]”. 19<br />

(). Il problema si pone al livello di una “topica trascendentale” fondata sulla Riflessione,<br />

<strong>il</strong> cui obiettivo è “una determinazione del luogo [Ort] in cui rientrano [hingehören]<br />

le rappresentazioni delle cose”. 20<br />

In una chiarificazione trascendentale di questo tipo, l’inoggettivab<strong>il</strong>ità <strong>della</strong> <strong>bellezza</strong><br />

è un limite del discorso (limite che consegna la <strong>bellezza</strong> a un soggettivismo e a un<br />

sentimentalismo privi di verità nonostante la loro universalità e necessità) oppure<br />

questa inoggettivab<strong>il</strong>ità reinterroga <strong>il</strong> concetto fondamentale <strong>della</strong> f<strong>il</strong>osofia <strong>kant</strong>iana,<br />

cioè <strong>il</strong> ‘fenomeno’ nella sua fenomenicità?<br />

Dunque, qual’è <strong>il</strong> “luogo” <strong>della</strong> <strong>bellezza</strong>? Il suo “luogo trascendentale”, 21 dato che,<br />

quanto alla sua “origine”, è esclusa radicalmente da Kant ogni “via psicologica”? 22<br />

Le tre Critiche <strong>kant</strong>iane cercano gli a priori del Vero, del Bene e del Bello. Più<br />

precisamente: le tre Critiche <strong>kant</strong>iane descrivono l’incommensurab<strong>il</strong>ità e<br />

l’irriducib<strong>il</strong>ità delle ontologie regionali del conoscitivo, del dialettico, dell’etico,<br />

dell’estetico e del biologico. 23 Le prime due Critiche fondano <strong>il</strong> Vero e <strong>il</strong> Bene chiarendo<br />

gli a priori dei “dominî” 24 <strong>della</strong> Natura e <strong>della</strong> Libertà. La terza Critica nella sua<br />

prima parte (Critica del giudizio estetico) ricerca intorno agli a priori <strong>della</strong> <strong>bellezza</strong>.<br />

decisioni sul vero e <strong>il</strong> falso, <strong>il</strong> bene e <strong>il</strong> male” (cfr. L’esistenzialismo e l’estetica, in M. Dufrenne, D.<br />

Formaggio, 1981, I, pp. 338 - 339).<br />

15 CRP, p. 375; KrV, B pp. 370 - 371.<br />

16 Ibid.<br />

17 Lyotard parla di “monstres logiques” (1991, p. 30).<br />

18 CdG, pp. 5 - 6; KU, p. 9.<br />

19 CdG, p. 45, c. m.; KU, p. 21.<br />

20 CRP, p. 341, c. m.; KrV, B p. 325.<br />

21 CRP, p. 340,c. m.; KrV, B p. 324<br />

22 CdG, p. 17; KU, p. 19.<br />

23 Su questo rimando a Gambazzi 1981.<br />

24 Nel senso preciso definito nel § II dell’Introduzione alla CdG.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!