kant_il pensiero_della_bellezza.pdf - Lettere e Filosofia
kant_il pensiero_della_bellezza.pdf - Lettere e Filosofia
kant_il pensiero_della_bellezza.pdf - Lettere e Filosofia
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
1. Due domande<br />
Un bloß Buchstabieren e un höheres Bedürfnis<br />
Nella mia relazione, mi porrò due domande sulla base di alcuni presupposti. I presupposti<br />
sono la singolarità e la contingenza che, nella CdG, strutturano <strong>il</strong> campo <strong>della</strong><br />
<strong>bellezza</strong> e la nuova legge che ogni opera d’arte instaura con la propria autoposizione.<br />
Le due domande sono:<br />
1) Quale ‘estetica’ esige di essere pensata a partire dall’Estetica trascendentale <strong>della</strong><br />
CRP e dalla teoria <strong>della</strong> <strong>bellezza</strong> e dell’arte nella CdG?<br />
2) Quale <strong>pensiero</strong> ne risulta? Cioè, detto in altri termini: quale sintesi risulta da una<br />
considerazione <strong>della</strong> CRP e <strong>della</strong> sua teoria dell’immaginazione trascendentale in<br />
rapporto allo specifico schematizzare senza concetto dell’immaginazione nel campo<br />
<strong>della</strong> <strong>bellezza</strong> e dell’arte?<br />
Le due brevi analisi che condurrò (la prima sui 4 ‘senza’ che contraddistinguono i<br />
momenti dell’Analitica del giudizio estetico sul bello; la seconda sulla singolarità e<br />
l’esemplarità), accennano e convergono verso un ‘luogo’ in cui si propone <strong>il</strong> problema<br />
fondamentale <strong>della</strong> f<strong>il</strong>osofia: che cosa significa pensare? Quale tipo di coappartenenza<br />
di essere e <strong>pensiero</strong> emerge nella CdG dove <strong>il</strong> Giudizio determinante trova<br />
fondamento nel Giudizio riflettente, e la legge del fenomeno non è più relazionata al<br />
caso singolo secondo un modello di sussunzione del particolare all’universale già dato,<br />
ma nasce invece dal caso singolo stesso come sua universalità propria ed intrinseca,<br />
dato che la possib<strong>il</strong>ità non precede l’esistenza, ma sorge in essa e con essa?<br />
Nel campo del Giudizio riflettente estetico, nel caso cioè <strong>della</strong> <strong>bellezza</strong> naturale e<br />
ancor più in quello dell’opera d’arte, l’esistenza o la creazione di una singolarità si<br />
dimostrano capaci di una validità e di una evidenza universali (la <strong>bellezza</strong>, dice Kant,<br />
sfugge alla legalità oggettiva <strong>della</strong> conoscenza <strong>della</strong> natura; l’opera crea le legge di se<br />
stessa). 217<br />
Il <strong>pensiero</strong> che dà conoscenza, nella CRP, concerne l’esperienza che si risolve in<br />
un bloß Buchstabieren (in un s<strong>il</strong>labare, computare) volto alle Erscheinungen per poterle<br />
“leggere come esperienza”. 218 Questo compitare oggettiva l’esperienza e rende<br />
ragione delle apparenze leggendo <strong>il</strong> libro gal<strong>il</strong>eiano scritto in cerchi , triangoli e nessi<br />
di causalità. Cosa significa allora, rispetto al campo estetico, che, al di là del bloß<br />
Buchstabieren (cioè al di là di un mero “compitare apparenze secondo un’unità sintetica”,<br />
la nostra “capacità conoscitiva” sente ein höheres Bedürfnis, “un bisogno assai<br />
più alto”?<br />
217 Su questi temi cfr. Gambazzi 1981.<br />
218 Come scrive Kant nella sezione sulle Idee in generale - CRP, p. 375; KrV, p. 350.<br />
51