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kant_il pensiero_della_bellezza.pdf - Lettere e Filosofia

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68<br />

4. Le due estetiche. Singolarità e esemplarità 288<br />

... ist aber nur das Besondere gegeben, wozu sie das Allgemeine finden<br />

soll...<br />

... Se è dato invece soltanto <strong>il</strong> particolare, e <strong>il</strong> giudizio deve trovare<br />

l’universale... 289<br />

`/Wsper s£rma e≥kÁi kecum◊nwn Ð k£llistoj [Ð] kÒsmoj<br />

Proprio come un mucchio di rifiuti gettati a caso è <strong>il</strong> più<br />

bello dei mondi.<br />

Eraclito 290<br />

La <strong>bellezza</strong> non riguarda “la possib<strong>il</strong>ità di una natura”, 291 ma la sua realtà contingente.<br />

Derrida lo dice così: la <strong>bellezza</strong> è “un questo più che un oggetto”. 292 Il giudizio<br />

estetico vive, dunque, nella tensione di logico ed estetico, di intelligib<strong>il</strong>e e sensib<strong>il</strong>e,<br />

di universale e particolare. Scrive Kant che, nel giudizio sulla <strong>bellezza</strong>, “se è dato soltanto<br />

<strong>il</strong> particolare, e <strong>il</strong> giudizio deve trovare l’universale, esso è semplicemente riflettente”.<br />

293 Per quanto riguarda la quantità logica ogni giudizio di gusto è singolare.<br />

294 È solo esteticamente che esso è universale, quando, cioè, si soddisfa la condizione<br />

del “sottoporre l’oggetto ai propri occhi (das Objekt seinen Augen unterwerfen)<br />

come se <strong>il</strong> piacere dovesse dipendere dalla sensazione”. Non <strong>il</strong> che cosa dell’oggetto<br />

(<strong>il</strong> suo concetto), ma <strong>il</strong> suo questo, la sua ecceitas è ‘causa’ <strong>della</strong> sua universalità.<br />

Cioè, manca l’oggetto rispetto al concetto, ma non un apparire singolare rispetto alle<br />

facoltà <strong>della</strong> conoscenza in generale.<br />

288<br />

Su questo cfr. anche supra <strong>il</strong> § 7 <strong>della</strong> Prima Parte.<br />

289<br />

CdG, § IV, p. 14.<br />

290<br />

Diels B 70, Colli 14 (A 107). V. anche Diels 52 e Colli 14 (A 18) (v. anche n. p. 146 che cerca<br />

collegamenti del frammento A 107 con quello A 18): “la vita è un fanciullo che gioca, che sposta<br />

i pezzi sulla scacchiera: reggimento di un fanciullo”/a≥ën pa√j œsti pa∂zwn, pesseÚwn paidÕj ¹<br />

bas<strong>il</strong>h∂h.<br />

291<br />

CdG, p. 15.<br />

292 Derrida 1981, p. 91, c. m.<br />

293 CdG, p. 14.<br />

294 CdG, § 8, p. 47

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