kant_il pensiero_della_bellezza.pdf - Lettere e Filosofia
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36<br />
e scopo. 148 Il Gunst è “l’unico piacere libero”. 149 Concetto, Legge e finalità oggettiva<br />
non danno piacere. L’esteticità del giudizio di gusto libera <strong>il</strong> piacere solo perché, correlativamente,<br />
libera l’evento <strong>della</strong> <strong>bellezza</strong>. Quest’ultima è completa ed è se stessa<br />
solo nella dimensione dell’evento. 150 In questo senso essa è, come vedremo, per essenza<br />
“pulchritudo vaga”, 151 cioè pre-categoriale, antepredicativa, senza radicamento<br />
se non in se stessa, senza aderenza a funzioni e indipendente sia da attrattive che da<br />
emozioni. 152 Divertimento, sensualismo, estetismo, sentimentalismo sono la morte<br />
<strong>della</strong> <strong>bellezza</strong> nell’empiricità e nello psicologismo (dunque nel ‘soggettivismo’) tanto<br />
quanto l’intellettualismo e la concettualizzazione ne sono la cancellazione nella categorialità.<br />
L’evento <strong>della</strong> <strong>bellezza</strong> è puro: esso vaga, erra nel mondo, 153 come vedremo,<br />
in pura contingenza e singolarità. Per un soggetto: senza <strong>il</strong> piacere la <strong>bellezza</strong> “è nulla”.<br />
154 Non categoriale, non soggetta a legge morale e non radicata in nulla che non sia<br />
<strong>il</strong> proprio apparire, la <strong>bellezza</strong> è però, come vedremo, ciò che pone <strong>il</strong> soggetto in un<br />
radicamento pre-categoriale.<br />
La potenza intensiva dell’evento senza concetto, senza causa, senza scopo, è anche<br />
la sua libertà dalla cronologia e dal tempo fattuale. L’evento e l’istante sono due aspetti<br />
dello stesso fenomeno. L’istante poetico di Bachelard esibisce questa affinità<br />
profonda. Esso, nella sua doppia “verticalità”, si definisce nel sentimento puro di<br />
“pene senza causalità temporale, le pene acute che attraversano un cuore per niente,<br />
senza mai <strong>il</strong>languidire” e nel sentimento <strong>della</strong> “consolazione senza speranza, questa<br />
strana consolazione autoctona, senza protezione”. L’istante poetico è nel luogo di<br />
“tutto ciò che ci distacca dalla causa e dalla ricompensa, tutto ciò che nega la causa<br />
intima e <strong>il</strong> desiderio stesso, tutto ciò che svalorizza insieme <strong>il</strong> passato e l’avvenire”.<br />
La <strong>bellezza</strong> è l’al di là <strong>della</strong> vita e l’al di là <strong>della</strong> psiche, in breve, è una diversa temporalità,<br />
quella che Bachelard chiama “verticale”:”in equ<strong>il</strong>ibrio sulla mezzanotte,<br />
senza nulla attendere dal soffio delle ore, <strong>il</strong> poeta si alleggerisce di ogni vita inut<strong>il</strong>e”.<br />
155<br />
Dal lato oggettivo e correlativamente, gli stati di cose si alleggeriscono da ogni peso<br />
di realtà oggettiva, da cause e fini: <strong>il</strong> rapporto col mondo si libera da ogni pragmatismo<br />
e ut<strong>il</strong>izzazione verso uno spazio radicale di percezione e ascolto originari del<br />
148<br />
C’è un percorso <strong>kant</strong>iano di Heidegger entro e dopo la svolta. Dal Nieztsche, cit. (cfr. lezioni<br />
del semestre invernale 36/37 per <strong>il</strong> dis-interesse come “lasciar essere”), al saggio sulla Cosa sino<br />
all’“ohne warum”, al “senza perché” che organizza <strong>il</strong> commento a S<strong>il</strong>esius e <strong>il</strong> discorso sul fondamento<br />
nella Sechste Stunde di Der Satz vom Grund. La <strong>bellezza</strong> <strong>kant</strong>iana è <strong>il</strong> modello dell’analisi<br />
<strong>della</strong> Cosa heideggeriana? Che portata ha avuto per <strong>il</strong> tema dell’Ereignis?<br />
149<br />
CdG, p. 41; KU, p. 15.<br />
150<br />
Cfr., Arendt 1990, p. 116: in Kant la <strong>bellezza</strong> “contiene <strong>il</strong> fondamento <strong>della</strong> propria attualità”.<br />
151<br />
CdG, § 16.<br />
152<br />
CdG, § 13.<br />
153<br />
Su questo, cfr. Derrida 1981, passim.<br />
154<br />
CdG, p. 49; KU, pp. 56 - 57.<br />
155<br />
Cfr. Istante poetico e istante metafisico (1939), in Bachelard 1973, pp. 118 - 119, c. m. Come<br />
vedremo, anche l’antipsicologismo <strong>kant</strong>iano è caratterizzato da 4 “senza”.