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L'Affresco del lunettone in controfacciata<br />
Un'altra opera dell'Inganni, assai ricca di mavimento, vibrante di colore,<br />
che si situa con cronologia certa, è il lunettone dipinto a fresco sopra la porta<br />
maggiore in controfacciata, raffigurante Mosé che fa scaturire l'acqua dalla roccia.<br />
Dalla critica è stato finora concordemente ed erroneamente datato al 1850 perché<br />
in quell'anno Angelo Inganni espose alla manifestazione annuale di Brera un<br />
dipinto di analogo soggetto che è da identificare con quello ancora oggi conservato<br />
in collezione privata bresciana (7). Questa piccola tela, insieme ad un'altra<br />
che raffigura un particolare del medesimo soggetto (8), servÌ certamente all'Inganni,<br />
ina più di quindici anni dopo, quando appunto eseguì l'affresco in Gussago.<br />
Attualinente nella grande lunetta è leggibile in basso a destra la firma Angelo<br />
Inganni ma soltanto le prime due cifre della data 18 ... ; le altre due, purtroppo,<br />
sono scomparse nella maldestra posa di un isolatore a supporto dei<br />
vecchi cavetti del primo impianto elettrico che attraversano alla base tutto quanto<br />
l'affresco.<br />
Fortunatamente sono stati rintracciati nell'archivio della Parrocchiale di<br />
Gussago alcuni documenti che permettono di datare con sicurezza il dipinto al<br />
1867/68. Il prezioso carteggio consta di nove pezzi, il più antico dei quali è una<br />
lettera dell'Inganni alla Fab'briceria della prepositurale, datata dalla Santissima<br />
il 19 dicembre 1870:<br />
Onorevole Fabbriceria,<br />
Con questa mia sono ad interessare la compiacenza di codesta Fabbriceria.<br />
acciò mi faccia edoto cosa intenda di fare relativamente alla Medaglia<br />
già compiuta da due anni e più, rapp. Mosé al Sinai; e per la quale<br />
non ricevetti che una caparra di lire cinquecento, non essendo decoroso<br />
ne per me ne per la Fabbriceria il lasciare la cosa in tanta incertezza.<br />
Colgo l'incontro per attestarle i sensi della mia stima, mentre mi dico<br />
Devot.mo Servitore<br />
Angelo · Inganni.<br />
Per inquadrare meglio l'argomento, va precisato che l'affresco era stato commissionato<br />
all'Inganni dal solito mecenate Paolo Richedei che però era venuto a<br />
morte nel 1869.<br />
Nel nostro carteggio c'è poi il silenzio di un intero anno, durante il quale,<br />
tuttavia, è probabile ci sia stato più d'un tentativo di comporre in forma onorevole<br />
il contenzioso tra il pittore e la fabbriceria. E' almeno quanto sembra si possa<br />
evincere da una lettera dell'Inganni al prevosto del tempo, Bortolo Alberti, datata<br />
dalla Santissima il 31 dicem'bre 1871, in cui ci pare di capire che il medesimo<br />
prevosto si fosse fatto garante insieme ad altro sacerdote che faceva parte<br />
(7) Fu esposto all' Accademia di Brera nell'Esposizione annuale del 1850 (vedi Catalogo,<br />
p. 29), nella Mostra della pittura bresciana dell'Ottocento nel 1934 a Brescia (vedi<br />
Catalogo, p. 27, n. 99) e nella mostra dedicata ai dipinti di Angelo Inganni a Gussago<br />
nel 1975 (vedi Catalogo, p. 53 e scheda 8).<br />
(8) Fu esposto nella Mostra della pittura bresciana dell'Ottocento a Brescia nel 1934 (vedi<br />
Catalogo, p. 27, n. 101).<br />
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