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NOVITA' PER IL BRESCIANO GIACOMO ZANETTI:<br />
I <strong>DI</strong>PINTI SOTTO LA CANTORIA DEGLI SCALZI A VERONA<br />
L'esposizione critica dei pochi dipinti noti di Giacomo Zanetti curata da B.<br />
Passamani nell'ambito della mostra del 1981 sul Settecento bresciano è stata l'occasione<br />
per presentare il mal noto pittore «sia quale proposta di ricerca sia per<br />
documentare anche un esponente marginale della cultura bresciana in questa prima<br />
metà del secolo» (l), rivelando un artista qualitativamente modesto ma assai<br />
significativo nel riproporre, come ho recentemente accennato (2), il problema di<br />
quelle fitte ma al momento sfuggevoli relazioni tra Brescia e Venezia che condussero<br />
anche il Tortelli e Antonio Paglia nella Venezia del Ricci.<br />
Poche le notizie che lo riguardano: nato a Ghedi e formatosi con Francesco<br />
Paglia, «se ne andò a Venezia soto la direzione di Bastian Rizzi» (3). Pochi anche<br />
i dipinti segnalati dalla letteratura: le tre pale esposte in Duomo Vecchio (la<br />
Santa Cecilia che da S. Agata già nel Settecento è passata al Carmine; l'Elemosina<br />
dì S. Omobono di S. Giuseppe datata dal Maccarinelli 1737; la Discesa dello<br />
Spirito Santo in S. Zeno al Foro del 1741), e una Madonna del Rosario coi SS.<br />
Siro, Domenico e Carlo nell'Oratorio di S. Siro ora dispersa, cui vanno aggiunti<br />
i dipinti «in altri luoghi de particolari» ricordati dal Carboni (4) e dal Fenaroli (5)<br />
secondo il quale (ciI pittore bresciano Dusi conservava con somma gelosia vari suoi<br />
studi, ed i suoi ritratti sono tenuti in pregio».<br />
Con ciò il Passamani, che lo suppone attivo per lo più nelle chiese di provincia<br />
oltre che per le quadrerie private, lo presume (enato sul finire del Seicento,<br />
anche perché fino al Maccarinelli non risulta segnalato dalle Guide locali» (6): e<br />
in effetti la prima data bresciana sarebbe il 1737 indicato per la pala di S. Giuseppe.<br />
Tutto questo dovrà però essere in qualche modo rivisto sulla base del recupero<br />
di cinque dipinti dello Zanetti anteriori al 1720 tuttora collocati nel posto<br />
(1) B. PASSA MANI, Giacomo Zanetti; in Brescia pittorica 1700-1760: /'immagine del<br />
sacro, Brescia 1981, pp. 97-101.<br />
(2) E. MARIA GUZZO, in AA. VV., Le chiese di Manerbio, Brescia 1983, pp. 112-114.<br />
(3) G.B. CARBONI, Notiziet istoriche delli pittori, scultori ed architetti bresciani 1776, ed.<br />
C. Boselli, Supplemento ai «Commentari dell'Ateneo di Brescia per l'anno 1962", Brescia<br />
1962, p. 25.<br />
(4) G.B. CARBONI, op. cit., p. 25<br />
(5) S. FENAROLl, Dizionario degli artisti bresciani, Brescia 1877, p. 257.<br />
(6) B. PASSAMANI, op. cit., p. 97.<br />
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