DI - Brixia Sacra

con Giuseppe Zanardelli. Se è vero che determinate concordanze di intenti tra
i due personaggi dànno vita in Gardone V.T. a rilevanti opere ed iniziative di
carattere sociale, è altrettanto certo che il prevosto sa mantenersi sempre assolutamente
indipendente e rigorosamente inaccessibile alle maglie avviluppatrici
della satrapìa zanardelliana; gli riesce dunque abbastanza facile eludere o puntigliosamente
contrastare certe maldestre e goffe manovre di sapore anticlericale
dei nipotini gardonesi del celebre statista. Il parrocchiato del Giovanelli - e
più particolarmente i rapporti intrattenuti da lui e dagli stessi sindaci del paese
con lo Zanardelli - rappresentano un terreno d'indagine ancora quasi affatto
incolto che potrebbe rivelarsi fertile d'importanti acquisizioni.
Un indirizzo di ricerca al quale l'archivio parrocchiale può ancora offrire
validissimi apporti è infine individuabile nelle devozioni, nelle feste e nelle tradizioni
popolari, una direzione verso la quale scavò, con particolare interesse
e con ottimi risultati, negli anni della sua giovinezza, lo stesso don Luigi Falsina,.
al quale la storiografia gardonese è largamente debitrice.
Il solco da lui tracciato, che si è già rivelato tanto fecondo, è tuttora apertissimo
a proficui sviluppi. I temi di ricerca qui sinteticamente indicati, e specularmente
significati dall'allegata documentazione, rappresentano soltanto alcune
linee emergenti che traggono il loro rilievo da un fitto tessuto di fatti più
modesti ma non meno interessanti, testimoniati dalle carte dell'archivio parrocchiale.
Aver segnalato almeno questi fra i grandi capitoli della storia gardonese,
rappresenta un impegno di indagine da onorare, possibilmente prima che
mons. Falsina festeggi i suoi cento anni.
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